Quando si può votare in un’altra città

Quando si può votare in un'altra città

Alcune categorie hanno diritto ad esprimere il proprio voto in una città diversa da quella di residenza. Vediamo quali.

Il 25 settembre si terranno le elezioni politiche 2022 per eleggere i deputati e senatori che andranno a comporre il Parlamento italiano.

Tuttavia, ad ogni elezione torna puntuale il problema di dove votare. I lavoratori e gli studenti fuori sede sono costretti a tornate nel proprio Comune di residenza per esercitare il proprio diritto e dovere civico, espletando le operazioni di voto al seggio indicato sulla tessera elettorale.

Il voto coinvolge anche i tanti italiani positivi al Covid che si trovano in quarantena o isolamento e allo stesso tempo i lavoratori pubblici e privati che dovranno richiedere un permesso per recarsi al proprio seggio di appartenenza.

Vi sono però alcune eccezioni, che consentono di votare in un’altra città diversa da quella di residenza. Vediamo quando è possibile beneficiare di questa “agevolazione”.

Quando si può votare in un’altra città

Ci sono delle categorie che possono votare in un luogo diverso da quello indicato sulla tessera elettorale e quindi esercitare il proprio diritto in un’altra città, diversa da quella di residenza. Questo “permesso” vale per:

  • Chi si trova ricoverato in ospedale o in una casa di cura;
  • I membri del seggio;
  • I candidati alle elezioni;
  • Gli ufficiali e gli agenti della Forza pubblica, in servizio di ordine pubblico;
  • Gli elettori non deambulanti, purché esibiscano una certificazione della ASL che attesti l’impedimento;
  • I militari delle Forze armate e gli appartenenti ai Corpi organizzati militarmente per servizio dello Stato (comprese le infermiere della Croce Rossa Italiana), nonché gli appartenenti alle Forze di Polizia e al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Questi non solo possono votare in un seggio differente da quello indicato nella tessera elettorale, ma hanno persino la precedenza sugli altri lettori;
  • I lavoratori naviganti delle compagnie aeree e marittime che si trovino fuori residenza per motivi d’imbarco, purché ne abbiano fatto richiesta.

Quando non si può votare in un’altra città

Tutti gli elettori che non rientrano nelle categorie sopra elencate non possono votare fuori sede. Quindi dovranno fare rientro a casa.

Differenze tra elezioni e referendum?

Rispetto alle elezioni politiche e amministrative, con il referendum c’è una differenza sostanziale per votare fuori sede.

Nel caso del referendum, non esiste la divisione in collegi territoriali, dal momento che il collegio di residenza è unico a livello nazionale.

Per votare al referendum in una città diversa dalla propria residenza, è possibile chiedere una delega come rappresentante di lista che consente di votare fuori sede.

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