Cosa sono i collegi uninominali e come vengono assegnati

Cosa sono i collegi uninominali e come vengono assegnati

I collegi uninominali si allargano e si riduce il numero degli eletti.

In questa tornata elettorale, il 25 settembre gli italiani andranno a votare con la legge elettorale Rosatellum che assegna parte dei seggi tramite i collegi uninominali e parte con quelli plurinominali.

Il territorio italiano viene diviso in vari collegi, e in ciascuno di essi ogni coalizione presenta un candidato e se questi ottiene la maggioranza relativa dei voti prende il seggio.

Dopo ben tredici anni tornano quindi i collegi uninominali, introdotti per la prima volta con il Mattarellum nel 1993, eliminati dalla legge Calderoli (il Porcellum) nel 2005, salvo poi tornare con il Rosatellum nelle elezioni politiche del 2018.

In seguito al taglio dei parlamentari, dalle urne usciranno 400 deputati e 200 senatori, per un totale di 600 parlamentari.

Con l’attuale legge elettorale, le coalizioni sono cruciali per avere qualche speranza di spuntarla nei collegi uninominali.

A questo punto non ci resta da capire cosa sono i collegi uninominali e come vengono assegnati.

Collegi uninominali: cosa sono

Il collegio uninominale è una circoscrizione che elegge un unico rappresentante per ognuna delle camere del Parlamento.

Le tipologie di uninominale sono:

  • Secco, dove il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti (maggioranza relativa) a essere eletto;
  • Doppio turno, per essere eletto serve la maggioranza assoluta (50% +1 dei voti); in caso contrario ci sarà infatti un secondo turno con un ballottaggio tra due candidati che hanno ottenuto più voti.

La vittoria di una forza politica, quindi, sarà decretata dalla quantità di candidati eletti in ciascun collegio uninominale; nel caso delle elezioni del 25 settembre 2022, però, questo risultato non sarà sufficiente dal momento che il Rosatellum-bis non è un sistema elettorale maggioritario, ma misto, in quanto si tiene conto anche dei cosiddetti collegi plurinominali, dove invece si elegge più di un rappresentante.

L’impianto della legge elettorale Rosatellum prevede:

  • 37% dei seggi della Camera e del Senato vengono assegnati con sistema maggioritario a turno unico in altrettanti collegi uninominali: in ciascun collegio è eletto il candidato più votato, secondo il sistema noto come uninominale secco; la distribuzione dei seggi è su base nazionale;
  • 61% dei seggi al Senato è ripartito proporzionalmente tra le coalizioni e le singole liste che abbiano superato le previste soglie di sbarramento nazionali (3%); la ripartizione dei seggi è effettuata a livello nazionale per la Camera e a livello regionale per il Senato; a tale scopo sono istituiti collegi plurinominali nei quali le liste si presentano sotto forma di liste bloccate di candidati;
  • 2% dei seggi (8 deputati e 4 senatori) eletti all’estero con sistema proporzionale che prevede il voto di preferenza.

Collegi uninominali: come vengono assegnati

Per l’elezione dei rappresentanti alla Camera, il territorio italiano è stato diviso in 28 circoscrizioni elettorali, di cui 14 coincidono con una regione, mentre le restanti con una o più province delle 6 regioni più popolose (Lombardia, Lazio, Campania, Veneto, Sicilia ed Emilia-Romagna).

Per il Senato, ci sono 20 circoscrizioni elettorali, in base alle regioni. A ogni regione, a seconda del numero di abitanti, viene assegnato un certo numero di collegi plurinominali, per ognuno dei quali, a loro volta, vengono identificati uno o più collegi uninominali.

Tra le novità di questa tornata elettorale vi è il taglio dei parlamentari. Le due Camere che andranno a comporsi saranno in formato ridotto, con il 30% dei parlamentari in meno: 400 deputati (di cui 8 eletti nella Circoscrizione Estero) e 200 senatori (di cui 4 nella Circoscrizione Estero).

I 147 deputati alla Camera e 74 al Senato (37% del totale) vengono eletti con il sistema maggioritario secco nei collegi uninominali; mentre i restanti 245 deputati e 122 senatori vengono assegnati in base ai risultati conseguiti nei collegi plurinominali tramite sistema proporzionale.

Gli italiani all’estero

I cittadini italiani nel mondo potranno eleggere 8 candidati per la Camera e 4 per il Senato, sulla base di 12 seggi.

I cittadini eletti all’estero vengono divisi in 4 collegi:

  • Europa;
  • America meridionale:
  • America settentrionale e centrale;
  • Africa, Asia, Oceania e Antartide.

I collegi sono plurinominali e i voti vengono ripartiti tra le liste con sistema proporzionale.