Aurora Marinaro - 14 maggio 2025
Gasparri chiede trasparenza a NoiPa


Il senatore di Forza Italia incalza il governo sui ritardi nei pagamenti degli arretrati al personale di Forze Armate e Polizia.
Il Senatore Maurizio Gasparri è tornato prepotentemente sulla questione degli stipendi aggiornati per il comparto sicurezza e difesa, puntando il dito contro NoiPa e chiedendo maggiore trasparenza sul suo operato.
A pochi giorni dalla pubblicazione del nuovo contratto 2022/2024 per il personale delle Forze Armate e di Polizia, i diretti interessati attendono ancora il pagamento degli arretrati e l’adeguamento stipendiale promesso (che arriveranno a giugno).
“Ho presentato una seconda interrogazione ai vertici di governo – ha dichiarato il presidente dei senatori di Forza Italia – per chiedere conto del funzionamento di NoiPa e dei compensi del direttore Curcio, che sembrano superare i 200mila euro, ai quali si aggiungerebbe un premio di 27mila. Mi chiedo se un trattamento del genere sia giustificato alla luce della lentezza nell’erogazione dei dovuti arretrati. È giunto il momento di valutare con serietà se siano stati adottati interventi per correggere questa inefficienza che colpisce direttamente migliaia di uomini e donne in divisa.”
I contenuti dell’interrogazione parlamentare
Per chi se la fosse persa, ricordiamo che la prima interrogazione presentata da Gasparri era rivolta ai ministri dell’Economia, della Difesa e dell’Interno. In quell’occasione il senatore aveva denunciato i ritardi nella corresponsione delle retribuzioni da parte di NoiPa, parlando di una situazione “vergognosa e imbarazzante” che penalizza “chi ogni giorno garantisce la sicurezza del nostro Paese”.
Gasparri aveva chiesto se i ministri fossero a conoscenza del problema e se intendessero adottare iniziative immediate per sanare la situazione, sottolineando l’importanza di superare le inefficienze burocratiche e tutelare il personale del comparto Sicurezza e Difesa.
La protesta dei sindacati
Il malumore non riguarda solo l’opposizione politica. Il rinvio del pagamento degli arretrati - inizialmente annunciati a maggio - ha generato forti reazioni anche da parte delle organizzazioni sindacali del comparto.
Aspmi ha definito “inaccettabile” che il personale militare debba ancora attendere quanto gli spetta di diritto, sottolineando come il contratto sia stato pubblicato ma si continui a registrare ritardi. Lo stesso ha poi ricordato come sia già iniziato il triennio 2025–2027, senza che il confronto sul nuovo rinnovo sia nemmeno partito. “Non possiamo parlare di valorizzazione del personale se continuiamo a ritardare il riconoscimento economico per anni già trascorsi”, ha dichiarato.
Antonino Duca, segretario del Sam Esercito, ha definito “inaccettabile” anche solo il dubbio sulla corresponsione di somme già allocate. “Il personale non può più attendere”, ha detto, auspicando al pari di Gasparri maggiore trasparenza da parte di NoiPa e un confronto immediato per rispettare le scadenze prefissate.
Anche il sindacato Sim Marina Militare ha parlato senza mezzi termini di “collo di bottiglia” causato da NoiPa, nonostante l’Amministrazione Difesa sia già pronta.
Della stessa posizione l’Usif Guardia di Finanza che ha espresso “totale indignazione” per i tempi del pagamento, chiedendo l’apertura di un tavolo sul rinnovo contrattuale e sulla previdenza dedicata: “Siamo stanchi delle pacche sulle spalle. Lavoriamo con serietà e impegno, ma restiamo poveri”.
Un malessere crescente
Il disagio, ormai diffuso tra le Forze Armate e le Forze di Polizia, non riguarda solo il ritardo nei pagamenti ma anche la mancanza di prospettive per il futuro. Gli operatori denunciano carichi di lavoro pesanti, carenze organiche croniche e un generale senso di demotivazione crescente, che rischia di compromettere l’efficacia stessa del comparto.
Gasparri promette battaglia: “Continuerò a tutelare con determinazione i diritti del popolo in divisa. La trasparenza su NoiPa non è solo una questione tecnica: è una questione di rispetto per chi ogni giorno serve il Paese”.
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