Dove votano i fuori sede?

Dove votano i fuori sede?

Tutto quello che c’è da sapere su dove votano studenti e lavoratori fuori sede.

In vista delle elezioni politiche 2022, torna a tenere banco la questione, mai effettivamente risolta, del voto per i fuori sede, che si tratti di studenti o lavoratori.

Un nodo che la politica non è ancora riuscita a sciogliere e che il 25 settembre dovrà fare i conti con quanti, per diversi motivi, non potranno rientrare presso i propri Comuni di residenza per esercitare il proprio diritto e dovere civico.

Chi potrà, invece, dovrà fare rientro a casa per votare, non senza difficoltà. Difficoltà legate non solo all’aspetto economico, sebbene vi siano sconti su biglietti del treno, autobus e aerei, ma principalmente al dispendio di tempo e risorse che ne deriva, quando si potrebbe loro di votare nel luogo dove lavorano o studiano, contribuendo a contrastare così il fenomeno dell’astensionismo che alle ultime consultazioni politiche ha fatto registrare la percentuale del 27%.

Secondo gli ultimi dati, sono circa 5 milioni gli italiani che dovranno decidere se rientrare a casa o meno. Nell’epoca di internet e dei dispositivi sempre connessi, non essere riusciti a trovare una soluzione per facilitare le operazioni di voti ha dell’incredibile. Un’azione che deve necessariamente essere fatta se vogliamo allinearci e stare al passo con gli altri Paesi europei.

Attualmente, rientriamo nella pessima lista, insieme a Cipro e Malta, di chi non ha ancora previsto un’alternativa per l’espressione di voto da parte dei fuori sede.

Frattanto che la politica si dia una mossa, magari con il nuovo esecutivo, ecco tutto quello che c’è da sapere su dove e come possono votare i fuori sede, senza rinunciare al diritto di voto.

Dove votano i fuori sede

Gli studenti e i lavoratori fuori sede non possono votare in un luogo diverso dalla loro residenza. Dovranno esprimere il proprio voto nel seggio riportato sulla propria tessera elettorale.

Se questo vincolo viene mantenuto per le elezioni politiche e amministrative, il discorso cambia quando si ha a che fare con il referendum.

Sebbene anche in questo caso valga la regola del rientro a casa per votare, c’è un modo per risparmiarsi il viaggio: essere nominati rappresentanti di lista. In questa specifica situazione, si potrà votare al referendum in un luogo diverso da quello di residenza.

Per diventare rappresentante di lista occorre iscriversi sul sito del partito, che assegnerà al fuori sede il seggio nella città di domicilio.

I requisiti per diventare rappresentante di lista sono:

  • Maggiore età;
  • Cittadinanza italiana;
  • Essere iscritti nelle liste degli elettori del territorio interessato dalla votazione, con riferimento alla circoscrizione in caso di elezioni politiche o europee;
  • Saper leggere e scrivere.

Come votano i fuori sede all’estero?

I fuori sede che vivono all’estero e devono votare possono farlo per corrispondenza. I cittadini italiani residenti fuori dai confini nazionali ed iscritti nelle specifiche liste elettorali possono esprimere il proprio voto, in quanto fanno parte della circoscrizione estero prevista dall’articolo 48 della Costituzione.

Il voto dei fuori sede all’estero è previsto per l’elezione di Camera e Senato e per i referendum abrogativi e confermativi, disciplinati dagli articoli 75 e 138 della Costituzione.

Questa regola non vale per i fuori sede all’estero che devono votare per le elezioni amministrative. In tal caso, infatti, il voto per corrispondenza non è consentito; dunque, per esprimere il proprio voto bisogna fare ritorno a casa.

Sconti per i fuori sede sui mezzi pubblici

Chi deve spostarsi per andare a votare, può beneficiare di una serie di agevolazioni sull’acquisto dei biglietti per i mezzi pubblici.

In vista per 25 settembre, Trenitalia ha previsto:

  • Riduzione del 70% rispetto al costo base del biglietto per i treni Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca, Intercity, Intercity Notte e servizio cuccette;
  • Riduzione del 60% del costo base del biglietto per i treni regionali.

Con Italo Treno il risparmio è del 60% per un biglietto andata e ritorno in tariffa Flex o Economy, sia in ambiente Smart che Comfort.

I biglietti scontati, necessariamente nella formula A/R, devono essere acquisti fornendo a corredo una documentazione che certifichi i reali motivi dello spostamento, ovvero andare a votare, e si dovranno allegare:

  • Documento d’identità in corso di validità;
  • Tessera elettorale;
  • Durante il viaggio di ritorno occorre invece mostrare il timbro sulla tessera elettorale che attesta l’avvenuta votazione.

Se non si è in possesso della tessera elettorale da esibire al momento del viaggio di andata, si può presentare una dichiarazione sostitutiva che ne certifichi il possesso. Le regole sopra riportate sono valide anche per i viaggi in aereo e traghetto.

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