Elezioni politiche del 25 settembre: istruzioni per la Polizia di Stato

Elezioni politiche del 25 settembre: istruzioni per la Polizia di Stato

Tutto quello che c’è da sapere su come possono votare gli appartenenti alle Forze dell’Ordine.

Le elezioni politiche 2022 si avvicinano. Il 25 settembre tutti gli italiani aventi diritto saranno chiamati alle urne per esprimere la loro preferenza, ed eleggere i 400 deputati e i 200 senatori che andranno a comporre il Parlamento, dimezzati in seguito alla riforma sul taglio dei parlamentari.

Le urne resteranno aperte dalle 7:00 alle 23:00 e ovviamente anche il personale delle Forze dell’Ordine si recherà a votare. A tale proposito è stato diramato un comunicato dal Ministero dell’Interno indicante le istruzioni di voto per le donne e gli uomini in divisa.
Vediamo in cosa consistono.

Elezioni 25 settembre: istruzioni per la Polizia di Stato

Nel documento del Ministero dell’Interno vengono stabilite le linee guida per l’”Avviamento alle urne dei militari e degli appartenenti ai corpi militarmente organizzati per il servizio dello Stato, alle Forze di Polizia e al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco”.

Nella fattispecie, viene esplicitato che i militari delle Forze armate, delle Forze di Polizia e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco potranno votare, previsa esibizione della tessera elettorale, con precedenza sugli altri elettori, in qualsiasi sezione del Comune in cui si trovino per causa di servizio.

Al fine di evitare che ci sia sovraffollamento nelle sezioni elettorali, dovuto alla presenza di cospicui reparti delle suddette Forze dell’Ordine - con conseguente congestionamento nelle operazioni dell’ufficio elettorale di sezione e con ritardo nell’esercizio del voto da parte degli elettori - il Ministero ha disposto che i Comuni assegnassero un limitato numero di elettori alle sezioni ubicate in prossimità delle caserme.

Il lavoro sinergico tra Comandi dei reparti e dei Corpi e i sindaci dei Comuni servirà a provvedere allo smistamento dei propri dipendenti fra le predette sezioni, cercando di avviarli in piccoli gruppi alle urne e stabilendo opportuni turni, in maniera tale da assicurare lo svolgimento del diritto di voto in piena tranquillità.

Inoltre, i Comandanti di reparto devono predisporre un’apposita dichiarazione nella quale attestano che il dipendente presta servizio militare nel reparto di appartenenza, indicando il Comune e apponendo la propria firma e il bollo del Comando.

Questa dichiarazione dovrà essere esibita dai militari che esplicitano il loro diritto di voto in un Comune diverso da quello nelle cui liste elettorali sono iscritti. L’intento è quello di scongiurare eventuali irregolarità da parte di elementi estranei alle Forze armate o ad organi ad esse assimilati.

Personale che opera in sede distaccata

I militari o gli appartenenti ai suddetti Corpi, distaccati in un’altra sede per esigenza di ordine pubblico, nella dichiarazione dovrebbero indicare in aggiunta anche il Comune in cui voteranno.

Stessa cosa deve essere disposta dai Comandi o dagli Uffici competenti per i dipendenti che si trovano a prestare servizio isolato fuori dal Comune nelle cui liste sono iscritti.

Personale in licenza

Per il personale militare in licenza, o in convalescenza ordinaria, che si trova fuori dalla sede del Corpo e fuori dal territorio del Comune nelle cui liste è iscritto, potrà essere ammesso a votare nel Comune in cui si trova.

In questo caso, non servirà alcuna dichiarazione, ma basterà soltanto il foglio di licenza o un documento equivalente già in possesso delle categorie in parola, per dimostrare il diritto all’esercizio del voto in un Comune diverso da quello delle liste elettorali.