Quanto guadagnano scrutatori, segretari e presidenti di seggio per le elezioni 2022

Quanto guadagnano scrutatori, segretari e presidenti di seggio per le elezioni 2022

Per le elezioni politiche 2022 vediamo quando guadagna chi sta al seggio elettorale.

Il 25 settembre 2022 tutti gli italiani aventi diritto si recheranno al seggio elettorale per esprimere il proprio voto alle elezioni politiche 2022.

Si vota per eleggere i deputati e i senatori che andranno a comporre il Parlamento per la XIX legislatura e voteremo con il sistema elettorale Rosatellum, che prevede collegi uninominali e proporzionali.

Al seggio troveremo gli scrutatori, i segretari e i presidenti di seggio che svolgono un lavoro di controllo e verificano che le azioni di voto si svolgano nella massima trasparenza.

Ma quanto guadagnano gli scrutatori, i segretari e i presidenti di seggio per le elezioni 2022? Scopriamolo insieme.

Quanto guadagnano scrutatori, segretari e presidenti di seggio

Essere chiamati a fare lo scrutatore è una buona occasione per arrotondare. Tenuto conto del fatto che le elezioni si svolgeranno in una sola giornata, il 25 settembre dalle 7:00 alle 23:00 più lo spoglio, è un bel gruzzolo.

La cifra è commisurata ai compiti svolti e al carico di responsabilità. Infatti, il presidente guadagnerà di più proprio in virtù del fatto che ha maggiori oneri.

Inoltre, chi viene scelto come scrutatore ha diritto ad un’assenza giustificata e retribuita al lavoro, oltre al riposo compensativo il giorno seguente.

Il compenso dipende da alcuni fattori ed è proprio la legge a stabilirli. L’importo varia a seconda dell’appuntamento elettorale al quale si viene chiamati, dall’importanza del seggio e dal numero di schede da controllare.

Concentrandoci sulle elezioni politiche, e tenendo conto che le votazioni per Camera e Senato sono considerate una doppia elezione, la retribuzione per scrutatori e segretari è di 120 euro.

Nel caso in cui nello stesso vi siano più consultazioni, allora lo scrutatore e il segretario guadagneranno di più. Il compenso viene maggiorato:

  • Di 25 euro per amministrative, politiche ed europee;
  • Di 22 euro per il referendum fino a un massimo di 4 maggiorazioni.

Il presidente di seggio guadagnerà 150 euro. All’onorario base occorre aggiungere 37 euro se nella stessa data vi sono più elezioni.

Chi viene adibito ai seggi speciali - è il caso dei seggi elettorali nelle strutture ospedaliere - riceve una maggiorazione di 72,00 euro se ricopre il ruolo di presidente e 53,00 euro se è scrutatore.

Questi importi non costituiscono redditi e quindi non devono essere inseriti in
dichiarazione.

Modalità di pagamento

Il pagamento viene erogato dopo la comunicazione da parte del Comune di residenza al proprio indirizzo tramite una lettera o una mail sulla casella di posta. Nel documento vengono spiegati i tempi e le modalità di pagamento per ritirare le somme. Si può anche consultare il sito o contattare l’ufficio elettorale del Comune per avere maggiori dettagli.

Le somme spettanti vengono erogate:

  • Interamente sullo Stato: nel caso di elezione del Parlamento Europeo;
  • 50% sullo Stato e 50% sul Comune: in caso di Europee e amministrative comunali;
  • 50% sullo Stato e 50% sulla Regione: in caso di Europee e amministrative regionali;
  • Un terzo sullo Stato, un terzo sulla Regione e un terzo sul Comune: in caso di Europee, amministrative regionali e comunali.

A cosa hanno diritto

Agli scrutatori, ai segretari e ai presidenti di seggio spettano dei permessi elettorali sul lavoro, che permettono di sospendere l’attività lavorativa nei giorni delle elezioni senza perdere la retribuzione prevista.

A precisarlo è la Corte di Cassazione con sentenza 11830/2001, che spiega anche nel caso in cui la partecipazione interessa solo una parte della giornata, l’assenza viene legittimata per l’intero giorno lavorativo.

Per tali motivi spetta un permesso retribuito per tutti i giorni in cui il lavoratore deve assentarsi da lavoro per andare al seggio. Se il calendario elettorale cade di sabato o domenica (giorni non lavorativi), scrutatori e presidenti di seggio hanno diritto a un riposo compensativo il giorno seguente le elezioni.

Oppure possono rinunciare al riposo compensativo, ma hanno diritto a una quota di retribuzione in più nello stipendio mensile.

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