Pericolo nucleare: l’Unione europea interviene per contrastarne i rischi, come e con quali mezzi

Pericolo nucleare: l'Unione europea interviene per contrastarne i rischi, come e con quali mezzi

Attraverso la Protezione Civile, l’Ue sta creando riserve strategiche contro i rischi chimici, biologici e nucleari, impiegando 540,5 milioni di euro.

Il conflitto russo-ucraino dura ormai da più di un mese. Le vicende degli ultimi giorni, gli orrori compiuti dalle truppe russe a Bucha, gli sfollati e le continue ondate di profughi ucraini che si riversano in tutta Europa, sono le conseguenze di una guerra che indigna e addolora tutta l’Unione europea.

Inasprire le sanzioni alla Russia è una strada che continua ad essere battuta, come pure quella della diplomazia con i negoziati che, però, stentano a decollare, lasciando la situazione in una fase di stallo che desta preoccupazione.

In questi ultimi giorni, gran parte dei Paesi del mondo hanno espulso gli ambasciatori russi dai propri Stati; stessa cosa ha fatto l’Italia, con tutti i risvolti del caso.

Mentre la Ue ha delineato il piano in caso di guerra nucleare, come del resto anche il nostro Paese (approfondimento qui); le parole del portavoce del Cremlino Peskov risuonano sinistre.

La possibilità che Vladimir Putin dia una spallata alla fase di logoramento, in cui si trova oggi la guerra, c’è, inutile negarlo e occorre cercare di far fronte ai rischi chimici, biologici e nucleari che lo sgancio di una bomba o di un missile balistico ipersonico che trasporta testate nucleari potrebbero comportare.

Pericolo nucleare: come sta intervenendo l’Unione europea

Per contrastare i rischi chimici, biologici e nucleari che il conflitto russo-ucraino potrebbe generare, l’Ue sta creando riserve strategiche mediante la protezione civile, con l’impiego di 540,5 milioni di euro per attrezzature, farmaci e quanto serve per il trattamento dei pazienti esposti alle contaminazioni, oltre a riserve di decontaminazione.

Stiamo adottando misure concrete per migliorare la preparazione dell’Europa di fronte a potenziali minacce” ha sottolineato il commissario per la Gestione delle crisi Janez Lenarcic, che ha aggiunto: “Il nostro obiettivo è fornire ai nostri cittadini capacità di risposta rapida in caso di emergenza”.

Pericolo nucleare: rischi chimici, biologici e nucleari

L’Unione europea interverrà su tre aspetti importanti:

  • Dotazione pillole di iodio;
  • Difesa da potenziali minacce;
  • Sicurezza sanitaria.

In collaborazione con l’agenzia HERA (Health Emergency and preparedness Response Authority), l’Unione europea ha già mobilitato la riserva medica della Ue al fine di procurarsi quante più pillole di iodio possibili. Già 3 milioni di compresse sono state consegnate in Ucraina tramite la protezione civile della Ue, con il supporto di Francia e Spagna.

La preparazione alle minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari è un elemento essenziale per la sicurezza dei nostri cittadini e un elemento chiave di una forte Unione europea della sanità” ha dichiarato la commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare Stella Kyriakides.

L’intervento dell’HERA si è già rivelato prezioso per supportare non solo la popolazione ucraina, ma anche gli Stati membri della Ue, al fine di attuare le misure necessarie per la sicurezza sanitaria.