Guerra nucleare: l’Unione europea elabora il piano, cosa prevede e chi riguarda

Guerra nucleare: l'Unione europea elabora il piano, cosa prevede e chi riguarda

L’Ue vara il piano in caso di guerra nucleare, invitando gli Stati membri ad aumentare le scorte di pillole di iodio, tute protettive e medicinali.

Il conflitto russo-ucraino è in una situazione di stallo. Giunti ormai al ventiseiesimo giorno di conflitto, con i tavoli negoziali che aprono piccoli spiragli, salvo poi richiuderli, l’asso nella manica di Vladimir Putin potrebbe ben presto essere sfilato come un coniglio dal cilindro. Stiamo parlando del nucleare.

Nei giorni scorsi, sono trapelate notizie circa la volontà del leader russo di sganciare una bomba tattica nucleare nel Mar Nero per “sbrogliare la situazione” e spianare la strada alla conquista di Mariupol che resiste da settimane agli attacchi delle truppe russe, così come Kiev, considerata dagli esperti difficilissima da espugnare per via della sua conformazione geografica.

Tuttavia, il capo del Cremlino ha più volte sventolato lo spauracchio della guerra nucleare, la terza guerra mondiale che non lascerebbe scampo ad anima viva.

L’Unione europea ha incoraggiato gli Stati membri ad attrezzarsi per gestire un eventuale attacco. Inoltre, la Ue starebbe anche mettendo a punto un piano per affrontare possibili attacchi chimici e batteriologici.

Guerra nucleare: in cosa consiste il piano della Ue

Secondo quanto riportato dal quotidiano inglese “Financial Times”, l’Unione europea avrebbe inviato gli Stati membri a “migliorare la risposta dei Paesi in caso di incidente nucleare”.

Le contromisure sarebbero arrivate dopo che i reiterati avvertimenti di Vladimir Putin circa l’utilizzo del nucleare qualora la Russia si sentisse “minacciata” e in seguito alla paventata ipotesi che i russi stiano utilizzando armi chimiche e biologiche in Ucraina.

Il piano della Ue prevede che gli Stati membri aumentino le scorte di:

  • Pillole di iodio;
  • Tute protettive;
  • Altri medicinali.

Il lavoro della Ue prevede anche nuove misure da mettere in atto per fronteggiare eventuali attacchi di natura:

  • Chimica;
  • Biologica;
  • Batteriologica;
  • Radiologica.

La preoccupazione ha dato origine ad una psicosi sempre più crescente. La richiesta di pillole di iodio presso le farmacie europee, in particolar modo in Belgio, Bulgaria e Repubblica Ceca, lasciano intendere il livello di paura.

La Commissione ha creato, lo scorso settembre, la European Health Emergency Preparedness and Response Authority (HERA), che ha il compito di identificare possibili future emergenze sanitarie e preparare l’Unione ad affrontarle.

In caso di emergenza, Hera attiverebbe i suoi fondi e meccanismi per il monitoraggio, il reperimento e l’acquisto di materiali.

Guerra nucleare: come si sta preparando l’Italia

L’Italia ha aggiornato il “Piano nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche nucleari” firmato dal capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ovvero sia il vademecum su come comportarsi in caso di guerra nucleare e l’Istituto Superiore di Sanità ha invitato alla calma, se e quando si dovranno assumere le pillole di iodio sarà l’Istituto a stabilirlo.

Per fronteggiare la guerra nucleare, sono tre i punti del testo da tenere in considerazione:

  • Riparo al chiuso per massimo 48ore;
  • Iodioprofilassi, con assunzione di pillole di iodio per le fasce d’età tra 0 e 40 anni, donne incinte o in fase di allattamento;
  • Restrizioni alla produzione, commercializzazione e consumo di alimenti potenzialmente contaminati.

Da escludere nella maniera più assoluta la medicina fai-da-te. Le pillole di iodio non sono caramelle e l’assunzione prevede degli orari e delle procedure specifiche.

In caso di necessità sarà l’ISS a distribuirle nei territori interessati e ad avviarne la somministrazione.