Guerra in Ucraina, migliaia di soldati Usa sono in arrivo in Italia: ecco perché

Guerra in Ucraina, migliaia di soldati Usa sono in arrivo in Italia: ecco perché

Nel vertice Nato, già definito “storico”, si gettano le basi per la solidità dell’Europa.

Il vertice Nato che si sta tenendo in questi giorni a Madrid e che concluderà domani sta facendo registrare una serie di interventi durissimi nei confronti di Mosca, da parte dei leader dei Paesi dell’Alleanza Atlantica, un’Alleanza che è “più necessaria che mai” e diventerà ancora “più forte e sicura”, ha detto il presidente americano Joe Biden intervenuto al summit.

Nel corso del punto stampa con il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, Biden ha ribadito che gli Stati Uniti rafforzeranno la loro presenza in Europa, al fine di rispondere alle sfide e al contesto di sicurezza.

Nella road map tracciata dal presidente americano c’è anche l’Italia, dove l’incremento di entità sarà ingente.

Soldati Usa in Italia: ecco perché

Dopo dieci anni, l’Alleanza Atlantica aggiorna il suo “Stategic Concept” alla luce della guerra in Ucraina, delineando un programma di azione per il prossimo decennio che ha come parole chiavi: resilienza ed operatività.

Nel concetto di operatività rientra quello di potenziamento. Il presidente Usa ha fatto sapere che la Russia è il primo pericolo da affrontare, segue Pechino. E se il Segretario della Nato ha già annunciato il rafforzamento del fronte orientale europeo con 300mila uomini (qui), Biden rilancia dichiarando di voler aumentare la capacità di difesa aerea in Italia e in Germania. Più soldati Usa sul nostro territorio che andranno ad aggiungersi a quelli presenti nelle basi Usa e Nato nel nostro Paese. Tutto lascia pensare che possono essere migliaia.

Ma c’è dell’altro. Biden ha aggiunto che creerà un quartier generale in Polonia per rafforzare la collaborazione con la Nato con l’impiego, a rotazione, di una brigata composta da 3mila soldati e 3mila dipendenti.

In più, verrà disposto un gruppo di combattimento in Romania, saranno migliorati gli spiegamenti americani a rotazione negli Stati Baltici (vedi crisi tra Kaliningrad e la Lituania), e verranno inviati altri due squadroni nel Regno Unito. Inoltre, in Spagna si predisporrà un aumento dei cacciatorpedinieri da quattro a sei, di stanza nella base navale di Rota.

All’inizio dell’anno, sono stati inviati altri 20mila soldati americani in Europa per “rafforzare l’Alleanza e per rispondere ai movimenti della Russia”.

Svezia e Finlandia prossime all’ingresso nella Nato

Dopo il via libera della Turchia che aveva posto il veto alle pratiche di Svezia e Finlandia, i due Stati scandinavi stanno per entrare nella Nato, con buona pace dei russi che già meditano vendetta.

“La NATO sarà più forte e sicura. Vladimir Putin voleva il ‘modello Finlandia’ per l’Europa e invece ottiene il ‘modello NATO’”

ha sottolineato il numero 1 della Casa Bianca. Dopo l’invito all’ingresso, avvenuto in tempi molto rapidi, si procederà al processo di ratifica nei 30 parlamenti, un’analisi che richiede un po’ di tempo, tuttavia Stoltenberg è fiducioso che, viste le circostanze, “gli alleati sono pronti a velocizzare al più presto il processo di ratifica”.

Al summit di Madrid non è di certo in discussione l’aiuto all’Ucraina che verrà fornito “fino a quando sarà necessario” ha ribadito il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Intanto, Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenendo in videocollegamento al vertice Nato a Madrid, ha chiesto ai Paesi dell’Alleanza “ artiglieria moderna e sostegno finanziario ” contro Mosca.

La reazione di Russia e Cina

Le forniture di armi occidentali possono minacciare la sicurezza non solo in Ucraina ma anche oltre i suoi confini. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli esteri russo Maria Zakharova, citata dalla Tass.

Inoltre, l’allargamento della Nato è una mossa “destabilizzante” che “non porterà maggiore sicurezza agli stessi membri dell’Alleanza”, ha detto il viceministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov, citato dall’agenzia Interfax.

La Cina non ha preso bene la menzione fatta al suo indirizzo nel G7. Il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian ha aggiunto: “il G7 non ha intenzione di condurre il dialogo e la cooperazione sulla base dell’uguaglianza e del rispetto, ma invece aderisce alla mentalità della Guerra Fredda, al pregiudizio ideologico e si impegna in politiche sugli interessi dei piccoli circoli”.

Il portavoce del ministero degli Esteri cinese ha aggiunto che la Nato ha inviato aerei e navi da guerra nelle acque circostanti la Cina, allo scopo di condurre manovre militari, con l’intento di creare tensione.

Intanto, l’amministrazione Usa di Joe Biden ha aggiunto cinque aziende cinesi in una lista nera sul commercio, accusandole di sostenere la base industriale militare e della difesa russa, in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe di Mosca. Ovviamente, le accuse sono state rispedite al mittente.