Kaliningrad: dove si trova, cosa rappresenta e il suo ruolo strategico

Kaliningrad: dove si trova, cosa rappresenta e il suo ruolo strategico

È il punto di forza della Russia, ma allo stesso tempo il suo tallone d’Achille e ora il blocco lituano potrebbe accendere gli animi nel Baltico.

Kaliningrad è un piccolo lembo di terra incuneato tra Lituania e Polonia ed è considerato di importanza strategica dalla Russia. È il suo affaccio sul mar Baltico, oltre a rappresentare l’avamposto russo tra i Paesi della Nato.

Per queste e per molte altre ragioni la decisione della Lituania di vietare il traffico ferroviario sul suo territorio a beni soggetti alle sanzioni internazionali contro la Russia ha inasprito ancora di più gli animi che sono già tesi e ha, di fatto, isolato l’Oblast di Kaliningrad.

La Russia minaccia ripercussioni se il traffico non riprenderà, mentre la Lituania si difende affermando che il “collegamento di terra non è stato bloccato; i passeggeri e i beni che non sono sanzionati continuano a transitare” verso Kaliningrad. Tuttavia, l’atmosfera resta calda.

Ma cerchiamo di capire perché l’exclave russa è così importante per Mosca, cosa rappresenta e se potrebbe essere il motivo per scatenare un ulteriore conflitto.

Kaliningrad: dove si trova

Kaliningrad è un’exclave russa, situata tra Lituania e Polonia, ed affaccia sul mar Baltico.

È uno dei principali porti russi e insieme a quello di Baltijsk rappresenta l’Oblast di Mosca, oltre ad essere l’unico porto russo della regione aperto tutto l’anno senza ghiacciare, fondamentale per i commerci e i traffici marittimi.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Kaliningrad venne annessa all’Unione Sovietica. Fino al 1946 aveva il nome di Königsberg, città che diede i natali al filosofo Immanuel Kant, ed era tedesca, precedentemente a lungo prussiana. Venne ribattezzata Kaliningrad in onore di Mikhail Kalinin, primo presidente del Soviet supremo ed eroe della Rivoluzione russa.

Durante la presidenza di Vladimir Putin, ha spiegato Massimo Nava sul Corriere, l’exclave acquistò maggiore importanza strategica in risposta al percorso delle Repubbliche Baltiche e della Polonia verso l’Europa e la Nato: “Da allora, il Baltico si è trasformato nel pericoloso bacino di giochi di guerra, quelli che vanno sotto il nome di esercitazioni congiunte e che restano pacifici fino a prova contraria”.

Kaliningrad: cosa rappresenta

L’exclave russa rappresenta la presenza russa tra Stati appartenenti alla Nato e non allineati a Mosca.

Tutto andava bene finché Lituania e Polonia erano territori sovietici. Con la disgregazione dell’URSS nel 1991, tutto cambia. Polonia e Lituania diventano indipendenti, il comunismo crolla, ed entrambi i Paesi entrano nella Nato e nell’Unione europea.

Kaliningrad: ruolo strategico

La posizione in cui è situata fa di Kaliningrad un avamposto russo strategico per Mosca. Da lì, il Cremlino può minacciare l’Europa.

A Kaliningrad, dal 1952, è di stanza la flotta del Baltico.

L’Oblast ospita 500mila abitanti ed è un avamposto militare. Infatti, i missili sparati dall’exclave, dal 2018 anche gli Iskander a capacità nucleare, possono colpire Berlino e le principali città dell’Europa orientale.

Kaliningrad: cosa cambia con le sanzioni

In virtù della sua posizione strategica, Kaliningrad ha mantenuto costantemente dei rapporti commerciali con la Russia, facilitando i trasferimenti via terra di persone e merci.

Adesso, con le sanzioni occidentali alla Russia e la decisione della Lituania di applicare “le sanzioni decise dalla Ue, dopo esserci consultati con la Commissione di Bruxelles”, come ha affermato il ministro degli Esteri di Vilnius Gabriellius Landsbergis, Kaliningrad è isolata e di conseguenza il passaggio di determinate merci sottoposte a sanzione non possono transitare dalla Russia verso l’exclave.

Le merci sottoposte a sanzione, e quindi a blocco sono: metalli, materiali da costruzione, apparecchiature elettroniche.

Mosca ha reagito avvertendo che, qualora Vilnius non dovesse eliminare il blocco, prenderà le misure necessarie per difendere i propri interessi nazionali.

La questione, sostiene il governatore di Kaliningrad Anton Alikhanov, “può essere risolta con mezzi diplomatici” e per questo il ministero degli Esteri russo ha convocato l’ambasciatore dell’Unione europea a Mosca Markus Ederer, precisando di aver chiesto: “l’immediata rimessa in moto dei regolari spostamenti da e verso Kaliningrad. Se la richiesta non verrà accolta, seguiranno rappresaglie”.

Kaliningrad è da anni l’epicentro del braccio di ferro con la Nato: velivoli militari la raggiungono sorvolando senza autorizzazione lo spazio aereo delle Repubbliche baltiche, che non hanno un’aviazione e vengono protette dai caccia dell’Alleanza.

Il Cremlino imputa a Vilnius di aver violato gli obblighi legali internazionali della Lituania, tra cui la dichiarazione congiunta del 2002 della Federazione russa e dell’Unione europea sul transito tra la regione di Kaliningrad e il resto del territorio russo.

Ciò che cambia adesso è lo scenario politico-militare. Con il blocco del transito operato dalla Lituania, con l’adesione di Svezia e Finlandia all’Alleanza Atlantica, e con Vilnius e la Polonia già della partita, la Russia potrebbe davvero indebolirsi, nella speranza che giunga a più miti consigli e decida di cedere qualcosa nel conflitto ucraino, perché fiaccata dalle sanzioni.

Se così non fosse, la Russia potrebbe agire di conseguenza e scatenare un conflitto nel mar Baltico.

Argomenti correlati: Guerra Russia