Dove sono i bunker in Italia

Dove sono i bunker in Italia

La guerra in Ucraina ha riacceso l’interesse degli italiani per i rifugi sotterranei. Scopriamo dove si trovano.

Il conflitto russo-ucraino e la minaccia che da un momento all’altro possa scatenarsi una guerra nucleare tra Russia e USA che coinvolgerebbe tutti i Paesi della NATO, Italia compresa, ha riacceso in molti lo spettro della Guerra Fredda, dei rifugi antiatomici, dei bunker.

E sono proprio questi ultimi a destare maggiore interesse, viste anche le immagini che ci arrivano dal fronte ucraino e delle centinaia di civili che trovano asilo in queste strutture difensive, nate con lo scopo di proteggere persone, beni di valore o qualsiasi altra cosa debba essere salvaguardata dalla furia distruttiva delle bombe.

Se l’Unione europea elabora il piano per contrastare un’eventuale guerra nucleare, le armi di devastazione di Russia e Stati Uniti sono pronte ad entrare in funzione al minimo gesto dell’una o dell’altra compagine.

Alcuni bunker, oggi visitabili, attirano la curiosità di molti, sperando che non debbano mai essere utilizzati in caso di guerra nucleare.

Il più grande bunker antiatomico in Italia

Il più grande bunker antiatomico in Italia è ad Affi, in provincia di Verona.

Situato nelle viscere del monte Moscal, nel 1966 iniziarono le operazioni di West Star. Per tutto il periodo della Guerra Fredda, il bunker ospitò la sede protetta del comando NATO da cui venivano diramati gli ordini militari all’Occidente.

West Star ha una superficie di 13 mila metri quadrati e si trova a 150 metri sottoterra. A oggi, è l’unico rifugio antinucleare in Italia capace di resistere a 100 chilotoni, 5 volte tanto la bomba sganciata su Hiroshima.

Nel 2018 è stato ceduto dai ministeri della Difesa e della Finanza al Comune di Affi e in linea puramente teorica, questo bunker, potrebbe essere riattivato facilmente, essendo stato dismesso solo nel 2010 e può ospitare fino a 1.000 persone. Per rimetterlo in funzione, oltre all’ingente spesa economica, c’è bisogno di almeno un anno prima che torni operativo.

I più celebri bunker bellici

Costruiti durante la Seconda Guerra Mondiale e nel corso della Guerra Fredda, il nostro Paese è pieno di centinaia, se non migliaia di bunker difensivi, rifugi antiaerei e war room. I più conosciuti e visitabili sono:

  • Bunker di Villa Torlonia;
  • Bunker sotto Palazzo Venezia;
  • Bunker del re Vittorio Emanuele III a Villa Ada;
  • Bunker Soratte.

Oggi parco pubblico, ma un tempo residenza romana di Benito Mussolini dal 1925 al 1943, Villa Torlonia è situata nel cuore della Capitale e nel seminterrato del Casino Nobile vi si trova il bunker fatto costruire dal Duce nel 1942, per consentire a lui e alla sua famiglia di sfuggire ai bombardamenti degli Alleati.

A struttura cilindrica, il bunker Mussolini è situato a sei metri sottoterra ed è protetto da 4 metri di cemento armato. Sebbene fu fatto realizzare, non venne mai utilizzato da Mussolini, che non fece in tempo ad inaugurarlo poiché, com’è noto, venne arrestato il 25 aprile 1943, data in cui cadde il Fascismo.

Un altro bunker fatto realizzare per volere del Duce è quello sotto Palazzo Venezia, in pieno centro. All’epoca sede del governo e famoso per il suo balcone dal quale Mussolini arringava alla folla, sotto una delle due torri di Palazzo Venezia vi è una scala che porta ad un corridoio, in parte costruito in cemento armato. Il bunker, dotato oggi di un unico accesso, appare come un ambiente grezzo e senza pavimentazioni, impianti elettrici o idraulici, segno che non venne completato, come quello di Villa Ada, proprio per via della caduta del regime.

Sempre a Roma, nascosto nel verde del Parco di Villa Ada, troviamo il bunker dei Savoia, voluto da re Vittorio Emanuele III tra il 1940 e il 1942. È un rifugio antiaereo blindato e dotato di tutti i confort: due bagni e posti auto.

Infine, tra i più celebri bunker troviamo quello Soratte, a 45km da Roma, situato nei pressi del Comune di Sant’Oreste.

Concepito come rifugio antiaereo per l’Alto Comando Supremo dell’Esercito in caso di guerra, venne costruito nel 1937, con lo scopo di utilizzarlo come bunker antinucleare in caso di conflitto atomico. Porte a tenuta stagna e tappi di cemento spessi più di 6 metri vennero costruiti per creare il giusto isolamento da un’eventuale contaminazione radioattiva.

Bunker da nord a sud

Non solo il Lazio è ricco di bunker. Nel nord Italia troviamo i bunker Breda, rifugi antiaerei del 1942 utilizzati dalla V Sezione Aeronautica della Breda e situati in tutto il settore est del Parco Nord di Milano.

A Milano troviamo anche il Rifugio 87, in via Bodio, sotto la scuola elementale “Giacomo Leopardi”. Altri rifugi si trovano in via Gioia, nei pressi della Stazione Centrale, e in via Cesare Battisti.

Il Gamper Bunker, in Trentino-Alto Adige, nell’Alta Val di Non, è un’opera magnifica: un enorme museo nascosto nel cuore del monte Mais. Fatto costruire da Mussolini nel 1940 per prevenire l’invasione tedesca.

Un altro bunker famoso si trova a Torino, sotto piazza Risorgimento. Lungo 40m e largo 4.5m, è alto 3.30m e può ospitare fino a 1.150 persone. Uno più piccolo si trova sempre a Torino sotto il Palazzo Civico.

A Napoli troviamo il famoso tunnel voluto nel 1853 da Ferdinando II di Borbone. Utilizzato dai napoletani durante la Seconda Guerra Mondiale per proteggersi dai bombardamenti.

I bunker dei latitanti

I bunker non sono stati costruiti solo in tempi di guerra, ma anche nei giorni nostri. I latitanti per sfuggire alle Forze dell’Ordine, si rifugiavano e si rifugiano tutt’ora, in bunker scavati prevalentemente sotto le proprie abitazioni.

Nel 2019 è emerso da un’inchiesta del Guardian che i Cacciatori Calabria, Squadrone Carabinieri Eliporto, ha scoperto oltre 400 bunker e arrestato 300 latitanti. In linea con la mentalità criminale, i boss non lasciano mai il proprio paese di origine, segno di debolezza, e nella stragrande maggioranza dei casi si nascondono in tunnel di fuga sotto le loro case, in montagna o nei burroni.

Tra i più rinomati abbiamo il bunker Fazzalari nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, dotato di tutti i dispositivi tecnologici per vivere nell’agio più completo.

Case con bunker

Il sito di annunci Casa.it ha messo in evidenza che esistono molte case private con bunker annesso. Gli annunci di vendita sono tra i più cliccati, segno della curiosità/psicosi figlia di questa guerra assurda.

Le case/bunker sono:

  • A Fagagna, in provincia di Udine. L’immobile ha un bunker antiatomico nel piano interrato costruito secondo i canoni svizzeri. Si può sopravvivere al proprio interno circa 80 giorni restando immune dalle contaminazioni nucleari;
  • Due ville a Guanzate e a Negrar in Valpolicella, in provincia di Verona;
  • Milano, un palazzo in vendita dotato di rifugio antiatomico al secondo piano interrato.

Quanto costa costruire un bunker

Per realizzare un bunker che possa ospitare almeno 5 persone, occorrono tra i 60 e gli 85 mila euro. I bunker sono in grado di offrire asilo per 15 giorni massimo un mese.

“È una scatola povera di cemento armato. Costruita a partire da un metro di profondità sotto il terreno, a cui si devono aggiungere uno strato di 40 centimetri di cemento armato della parte alta del rifugio, 2 metri e mezzo di altezza della stanza”

ha spiegato al Corriere della Sera Giulio Cavicchioli, proprietario della “Minus Energie” azienda di Mantova che da oltre vent’anni anni è specializzata nella costruzione di bunker civili e militari e più in generale nella realizzazione di sistemi di filtraggio dell’aria.