Quanto è forte l’esercito della Bielorussia: numeri, armi e strategie

Quanto è forte l'esercito della Bielorussia: numeri, armi e strategie

Tutto quello che c’è da sapere sull’alleato di ferro di Vladimir Putin pronto a scendere in campo al primo cenno dello Zar.

Un altro attore importante che potrebbe ben presto fare il suo ingresso nel conflitto russo-ucraino è la Bielorussia del presidente/dittatore Aleksander Lukashenko, governatore dal 1994 e rieletto all’ultima tornata elettorale grazie all’aiuto di Vladimir Putin.

Russia e Bielorussia sono da sempre legate, fin dai tempi dell’Unione Sovietica. Con la caduta dell’URSS e l’indipendenza di quest’ultima nel 1991, i rapporti sono continuati ad essere molto stretti.

La Bielorussia, incuneata nell’Europa orientale, vicina al confine polacco e lituano, potrebbe spostare la guerra verso occidente, frattanto che Putin è impegnato nel Donbass. L’obiettivo potrebbe essere quello di marciare su due fronti, sempre che il Paese di Lukashenko decida di scendere in campo rispondendo all’appello qualora Putin dovesse lanciarlo.

Stando alle parole del ministro della Difesa di Minsk, le esercitazioni militari in Bielorussia servono a “verificare la capacità di combattimento delle forze militari di risposta su un ipotetico terreno di scontro”, ma che comunque le esercitazioni “non rappresentano una minaccia per i Paesi vicini o per la comunità europea in generale”.

Ma quale aiuto potrebbe fornire la Bielorussia che può contare su un numero limitato di armamenti ed è collocata al 52° posto nella revisione annuale della difesa Global Firepower (GFP)? Scopriamolo insieme.

Il ruolo strategico della Bielorussia

La Bielorussia è il cuneo tra Russia e NATO. Incastonata nell’Europa orientale a confine con l’ex madre Patria Russia, con Polonia, Lituania, Lettonia ed Ucraina, la Bielorussia potrebbe rivelarsi il cavallo di Troia di Putin per sfondare ad occidente e prendere l’Ucraina da entrambi i lati, dal momento che i bombardamenti russi si sono intensificati a sud-ovest, ossia a Odessa e lungo i confini polacchi, sloveni e ungheresi.

Impossessandosi dello sbocco sul mare, il Presidente russo potrebbe attuare la manovra a tenaglia, rimasta per ora sulla carta e con un alleato seppur piccolo, ma importante, potrebbe riuscire nell’impresa in quanto, con ogni probabilità, la Bielorussia attaccherebbe da nord-ovest.

Le parole del ministro della Difesa bielorusso Ravkov lanciano un “messaggio di pace” all’Occidente, assicurando che il suo Paese non si unirà al conflitto, ma è pur vero che in guerra tutto è possibile. Resta il fatto che l’esercito bielorusso sta testando la propria capacità di reazione a situazioni di allerta.

Quanto è forte l’esercito bielorusso

Secondo la classifica 2022 del Global Firepower, la Bielorussia si trova al 52° posto su 142 Paesi presi in considerazione per la revisione annuale.

Il posizionamento è determinato da più di 50 fattori che danno il punteggio PowerIndex, ovvero l’insieme di potenza militare, finanziaria, logistica e geografica di un Paese. Il punteggio PwrIndx della Bielorussa è di 0,8124.

Un Paese considerato militarmente perfetto deve avere un indice di 0,0000, con un equilibrio tra il diversi fattori di cui sopra.

Su una popolazione totale di 9.441.842, l’esercito bielorusso può contare su:

  • 445 mila soldati in attivo;
  • 290.000 riservisti;
  • 110.000 unità paramilitari.

La Bielorussia, seppur piccola, dispone di un armamentario di tutto rispetto che si compone di unità di terra pari a:

  • 1.510 unità di veicoli blindati;
  • 482 unità di artiglieria semovente;
  • 228 unità di artiglieria rimorchiata;
  • 238 unità di proiettori a razzo.

Gli armamenti di aria sono altrettanto corposi:

  • 38 unità di combattenti/intercettatori;
  • 67 unità di attacco dedicato;
  • 4 unità di trasporti;
  • 30 unità di allenatori;
  • 62 unità di elicotteri;
  • 21 unità di elicotteri d’attacco.

Non ha mezzi navali, non avendo sbocchi sul mare. Questo spiegamento di uomini e mezzi, sommandosi allo sconfinato armamentario russo (qui) potrebbe dare man forte alla Russia, dando vita a due teatri di conflitto: truppe russe nel Donbass e truppe bielorusse nell’area centro-occidentale.

Tuttavia, queste restano delle ipotesi di strategia militare, che rimarranno tali finché Putin non dichiarerà la guerra totale, chiamando a raccolta i suoi alleati.

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