Green pass al chiuso addio, ecco da quando: il piano del Governo

Green pass al chiuso addio, ecco da quando: il piano del Governo

In tutta Europa si dice addio alle restrizioni del Covid-19. Il piano italiano è più cauto e procede per tappe. Ecco quando diremo addio al green pass al chiuso.

È tempo di dire addio al green pass al chiuso e alle altre restrizioni? Guardandoci intorno sembrerebbe di sì. Il resto d’Europa corre verso l’eliminazione delle restrizioni, mentre in Italia si procede con calma e prudenza. Il piano del Governo è sempre stato questo e l’abbassarsi dell’attenzione sul virus non cambia tale direzione.

Ci vorranno altri tre mesi per eliminare tutte le restrizioni, almeno fino al 15 giugno, quando decade l’obbligo di vaccinazione per gli over 50. Nel frattempo si susseguono altre tappe del calendario della rimozione delle restrizioni, a partire dal 31 marzo 2022. Questa è la data nel quale finisce lo Stato di emergenza e, di conseguenza, giorno nel quale i provvedimenti speciali anti-contagio non saranno più in uso. Per esempio dal 1° aprile non servirà più il green pass per frequentare e mangiare nei locali all’aperto, ma non servirà neanche più per partecipare a un evento sportivo o culturale all’aperto.

Se l’addio alle restrizioni non è un via libera per tutti e tutto un motivo c’è. A differenza di altri Paesi europei, in Italia la via scelta è quella della prudenza. Non è impossibile una risalita dei contagi, anche con il sopraggiungere della bella stagione. Il fenomeno si sta osservando proprio in quei Paesi che hanno già abbandonato tutte le restrizioni, come il Regno Unito o, più recentemente, in Germania. Al momento a livello locale, complice la minor attenzione riservata al virus, i contagi stanno tornando ad aumentare. Insomma, sembra che la strategia italiana suoni un po’ come il detto “chi va piano va sano e va lontano”.

Addio al green pass: il piano del Governo Draghi

I contagi tornano a crescere, anche se con un ritmo sostenibile per le strutture sanitarie. Non è ancora allarmante, ma inizia a preoccupare come la curva epidemiologica non disegni più una discesa rapida e costante. Mette in allarme soprattutto perché questo è il periodo nel quale si dovrebbe iniziare a vedere la luce in fondo al tunnel della stagione più fredda, in prospettiva alle riaperture estive. La stagione estiva potrebbe essere a rischio, dicono alcuni esperti.

Ma non c’è da temere sulle riaperture. Con la fine dello Stato di emergenza il 31 marzo 2022, molte delle restrizioni inizieranno a essere eliminate, come per esempio l’uso del green pass e del green pass rafforzato presso attività all’aperto e sui trasporti pubblici.

Il piano del Governo Draghi è sempre stato quello dell’eliminazione delle restrizioni a tappe, con prudenza e in totale sicurezza. I nuovi contagi, in crescita, non dovrebbero ostacolare l’eliminazione graduale di green pass all’aperto e al chiuso e, anzi, alcune tappe del calendario sono state già annunciate.

Il piano per eliminare le restrizioni: il calendario

La prima data da segnare sul calendario è il 1° aprile, subito dopo la scadenza dello Stato di emergenza. A partire dal primo giorno del mese di aprile sarà possibile:

  • consumare cibo e bevande all’esperto senza green pass (né base né rafforzato);
  • salire a bordo di mezzi di trasporto senza green pass rafforzato e senza indossare mascherine Ffp2;
  • assistere a eventi sportivi e culturali all’aperto (la capienza dovrebbe tornare al 100% all’aperto e 75% al chiuso);
  • praticare sport all’aperto.

Nel corso del mese di aprile potrebbero inoltre cambiare altre regole, a seconda dell’andamento della curva epidemiologica. Per esempio potrebbe decadere l’uso del green pass al chiuso e per accedere a strutture turistiche, come chiede a gran voce Massimo Garavaglia, ministro del Turismo.

Altra data da tenere in considerazione è il 15 giugno. Questa potrebbe segnare la fine di tutte le restrizioni, almeno per la stagione estiva e di relativa calma nei contagi, come abbiamo imparato dagli scorsi anni di pandemia. Cade, dal 15 giugno, l’obbligo di vaccinazione per gli over 50, ultimo tassello della campagna di vaccinazione per raggiungere quante più persone possibile con prima, seconda e terza dose.

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