Covid, nuovo aumento dei contagi ed estate a rischio: l’allarme dei virologi

Covid, nuovo aumento dei contagi ed estate a rischio: l'allarme dei virologi

Tra le 43 province con un’incidenza maggiore di casi troviamo Cosenza, fanalino di coda Milano.

In vista della fine dello stato di emergenza, fissato dal governo al 31 marzo e, al momento, non intenzionato a prorogarlo, nelle ultime ore l’impennata dei contagi ha nuovamente alzato l’asticella dell’allerta.

Se pensavano di esserci liberati del tutto di un incubo che viviamo da due anni, pare che non sia finita qui. Come più volte sottolineato dal Commissario per l’emergenza sanitaria, Generale Francesco Paolo Figliuolo, la campagna vaccinale prosegue spedita, nonostante questo i virologi lanciano l’allarme.

Oltre alle preoccupazioni scaturite dalla guerra russo-ucraina, dalla minaccia di bombardamenti alle centrali nucleari sparse per l’Europa, il Covid torna a turbare i sonni degli italiani.

A destare maggiore preoccupazione è la situazione del Lazio, centro di un importante snodo di contagi.

Covid: le regioni interessate dall’aumento dei contagi

Sono 408 casi ogni 100mila residenti quelli riscontrati questa settimana rispetto al 28 febbraio (382 casi ogni 100mila abitanti) in tutta Italia.

Il Report Covid-19 dell’Università Cattolica, indica un’impennata di casi in:

  • Umbria (723 nuovi casi ogni 100mila residenti);
  • Calabria (603 nuovi casi ogni 100mila residenti).

Inoltre, tra le regioni attenzionate troviamo anche:

  • Marche;
  • Toscana.

Le regioni che hanno incidenza minore sono:

  • Valle d’Aosta (215 nuovi casi su 100mila residenti);
  • Piemonte (240 nuovi casi su 100mila residenti).

Quello che è necessario è continuare la campagna vaccinale, specie in quelle fasce d’età in cui la copertura del vaccino è ancora bassa. Nella fascia d’età 5-19 anni, la somministrazione della prima dose supera di poco il 60% di copertura rapportata ai residenti, la popolazione 20-49 anni raggiunge, invece, l’85% di copertura.

Occorre potenziare la vaccinazione in quelle regioni in cui la popolazione è più restia all’inoculazione come:

  • Valle d’Aosta;
  • Sicilia;
  • Provincia Autonoma di Bolzano.

Dal monitoraggio ALTEMS (Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari) della Cattolica, emerge che nella fascia 50-79 anni, la regione con maggiore copertura è il Lazio (93,3%); mentre quella con minore percentuale di vaccinati è il Piemonte (87,2%).

Nella fascia 5-19 anni, la regione con la più alta percentuale di vaccinati è il Molise (71,5%); mentre quella con la percentuale minore è la Provincia Autonoma di Bolzano (50,09%).

Covid: rischi con l’ aumento dei contagi

Il clima di rilassatezza generale e l’illusione di un graduale ritorno alla vita normale hanno spinto gli italiani a non prestare più tanta attenzione a quello che il governo ci ripete da due anni:

  • Distanziamento;
  • Mascherine;
  • Igienizzazione delle mani.

Tutto questo ho comportato un aumento dei contagi da Covid, dove la variante Omicron 1 e 2 la fanno da padrone.

Il Lazio risente anche dei contagi che gravitano intorno alla Campania; perciò, bisogna mantenere la guardia molto alta.

Così facendo, secondo Walter Ricciardi, consigliere scientifico del Ministro della Salute, Roberto Speranza, rischiamo di compromettere l’estate, con tutto quello che ne potrebbe conseguire.

Covid: l’analisi di Sebastiani

Il matematico Giovanni Sebastiani, come riporta il Messaggero, ha evidenziato come l’incidenza dei casi di Covid sia aumentata nei due terzi delle 107 province italiane, quelle interessate sono passate da 9 a 43, cifra in cui sono comprese metà delle 32 province che erano in crescita esponenziale nelle ultime settimane del 2021, dislocate lungo la linea dorsale dell’Italia, da Lecco a Lecce.

Questo presuppone, secondo Sebastiani che ci sia un

“Comune fattore che induce la diffusione a lunga distanza. I dati sul sequenziamento potrebbero chiarire se, come è accaduto a fine 2021, è in atto la diffusione di una nuova variante.”

Il matematico dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “M. Picone” del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), ha posto l’accento sul trend di crescita, il cui valore dell’incidenza negli ultimi sette giorni è superiore di almeno il 10% rispetto a quello dei sette giorni precedenti.

Le province sono raggruppate per cluster confinanti e due sarebbero le aree più interessate:

“Province toscane, umbre, marchigiane e laziali; l’altro province laziali, campane, pugliesi, lucane e calabresi.”

Tra le 43 province a più alta incidenza di casi per 100mila abitanti troviamo ai primi dieci posti:

  1. Cosenza (80%, 650), Catanzaro (76%, 390);
  2. Perugia (56%, 880);
  3. Sassari (53%, 720);
  4. Agrigento (48%, 960);
  5. Benevento (44%, 650);
  6. Trapani (44%, 850);
  7. Grosseto (43%, 790);
  8. Vibo Valentia (40%, 970);
  9. Matera (36%, 770):
  10. Avellino (33%, 230).

Dal 40° al 43° posto troviamo:

  • Rieti (12%, 620);
  • Siena (12%, 730);
  • Como (11%, 320);
  • Milano (10%, 320).

Se la situazione non dovesse migliorare, ci sarebbe il serio rischio che anche quest’estate potremmo dire di non esserci ancora liberati dal Covid.

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