Esercito italiano: quanti uomini, armi e numero di mezzi

Esercito italiano: quanti uomini, armi e numero di mezzi

Il nostro esercito saprebbe fronteggiare un conflitto bellico? Analizziamo gli armamenti di cui dispone l’EI.

Nel caso in cui il nostro Paese dovesse essere coinvolto nel conflitto russo-ucraino, quanto è forte l’Esercito Italiano?

È una domanda che sta attanagliando milioni di italiani, un interrogativo lecito visti i tempi che stiamo vivendo e alla luce della circolare dello Stato Maggiore Esercito nella quale viene stabilito di ridurre i congedi e potenziare il warfighting.

Sebbene il capo del dicastero della Difesa, Lorenzo Guerini, abbia smentito un nostro coinvolgimento diretto nel conflitto armato, i nostri commilitoni sarebbero pronti a partire qualora lo scenario di guerra vedesse schierata la NATO a difesa dei confini europei dalla minaccia russa.

Quando parliamo di Comparto Difesa e Sicurezza ci riferiamo a:

  • Esercito Italiano;
  • Marina Militare;
  • Aeronautica Militare.

Il personale di questi corpi è ad ordinamento militare e dal momento in cui è stata abolita la leva obbligatoria (a partire dai nati il 1° marzo 1986), l’esercito si è trasformato in un corpo di professionisti.

Alla luce anche delle recenti dichiarazioni dell’ex tennista ucraino, oggi in prima linea al fronte, Sergiy Stakhovsky, che aveva paragonato l’esercito ucraino e quello italiano, analizziamo meglio di quanti uomini, armi e mezzi si compone il nostro esercito.

Esercito italiano: quanti uomini

Il Global Fire Power, il think that che si occupa del monitoraggio di ciò che riguarda il mondo militare, ha stilato una classifica, mediante l’utilizzo del “PowerIndex”, l’indice che tiene conto di 55 fattori che determinano la potenza bellica di uno stato, ed è collocato l’Italia all’11° posto (per approfondire meglio puoi cliccare qui).

Le Forze Armate, appartenenti al Comparto Difesa, ammontano a circa 162.000 unità. Gli obiettivi fissati dalla legge 244/2012 prevedono, entro il 2024, una riconfigurazione in senso riduttivo della Forza Armata che dovrebbe avere al suo interno circa 90.000 militari e 6.300 civili.

Con i venti di guerra che soffiano e con il pericolo imminente di una terza guerra mondiale, abbiamo ragione di credere che la riduzione sia di là da venire, tenendo conto anche che, lo scorso anno, sono stati pianificati 31 programmi di riarmo, con un impegno di spesa di 15 miliardi di euro, secondo i calcoli dell’Osservatorio Mil€x per le spese militari italiane.

Di questa ingente somma stanziata, 300 milioni sono già stati collocati nel 2021 e mezzo miliardo per le spese di quest’anno.

Esercito italiano: armi

Le Armi dell’Esercito Italiano sono sei:

  • Fanteria;
  • Cavalleria;
  • Artiglieria;
  • Genio;
  • Trasmissioni;
  • Trasporti e Materiali.

I Corpi sono:

  • Corpo Sanitario;
  • Corpo di Commissariato;
  • Corpo Ingegneri.

L’Esercito ha in dotazione un fucile AR 70/90, un’arma d’assalto camerata per il calibro 5,56x45mm NATO. Tuttavia, dal 2010 lo si sta gradualmente sostituendo con la Beretta ARX-160, all’interno del programma Soldato Futuro dell’Esercito Italiano.

Inoltre, vi sono anche:

  • Fucile ARX 160 A1 e A3;
  • Fucile ARX 160 A2;
  • Fucile di precisione BARRETT M82 cal.50;
  • Fucile di precisione SAKO TRG 42 cal.338;
  • Mortaio;
  • Mitragliatrice;
  • Controcarri “SPIKE”.

La spesa per l’acquisto di armi di ultima generazione avrà un incremento del 30% in più nel 2022, puntando su Tempest e nuovi carri armati.

Esercito italiano: mezzi

Per l’acquisto di armi e tecnologie militari, il ministero della Difesa ha stanziato anche 3,88 milioni di euro per l’acquisto di loitering munitions, ovvero piccole munizioni orbitanti, noti anche come droni kamikaze.

I droni sono tra le voci di spesa più finanziate, quasi 2,2 miliardi dal 2021 al 2035. Tra cui:

  • Velivoli a Pilotaggio Remoto (RPA), per missioni in aree di lunga durata a media altitudine, per potenziare il sistema di sorveglianza ed intelligence;
  • Tempest, supercaccia di sesta generazione, più avanzato dell’F35;
  • Due nuovi cacciatorpedinieri;
  • Mezzi navali;
  • Velivoli tattici leggeri e multiruolo;
  • Ammodernamento missilistica e contraerea;
  • Due cisterne volanti Boeing KC-767, per il rifornimento in volo degli aerei;
  • Carri armati da combattimento.

Ben 190 milioni di euro sono stati stanziati per applicazioni di intelligenza artificiale e l’Italia si è dotata anche di un Centro Operazioni in Rete (COR) per il coordinamento e la difesa dagli attacchi cibernetici e 147,7 milioni l’aggiornamento delle telecomunicazioni.

A livello aereo, 1,22 miliardi saranno spesi per la piattaforma Gulfstream G550, un velivolo di ricognizione e sorveglianza. Oltre ai velivoli effettivi, divisi in:

  • 4.036 civili;
  • 13.100 riservisti;
  • 716 aeromobili;
  • 142 F-35

Lo sforzo è quello di lavorare su un sistema interforze in modo imminente” ha commentato Angelo Tofalo, Movimento 5 Stelle, già sottosegretario alla Difesa nel governo Conte I, con coordinamenti interforze tra Esercito, Marina e Aeronautica e a livello Nato.

Inoltre, il nostro esercito dispone di 828 velivoli:

  • 90 caccia;
  • 186 da attacco;
  • 424 da trasporto;
  • 193 da addestramento;

e di:

  • 200 carri armati;
  • 164 pezzi di artiglieria semovente;
  • 90 pezzi di artiglieri trainata.