Luca Restivo - 10 novembre 2022
Chi è Antonino Minardo, nuovo presidente della Commissione Difesa: l’impegno per le Forze armate
Tutto quello che c’è da sapere su Antonino Minardo, presidente della Commissione Difesa alla Camera.
Antonino Minardo è il nuovo presidente della Commissione Difesa alla Camera dei deputati.
Il leghista, fresco di nomina, avrà un ruolo impegnativo, ovvero sia quello di sostenere ed affrontare le nuove sfide che attendono l’Italia e la modernizzazione delle Forze armate inserita nella Riforma dello Strumento Militare che punta a creare una Forza armata sempre più al passo con i tempi.
In più, raggiungere l’obiettivo prefissato: il 2% del Pil per la Difesa, come chiesto dalla Ue (qui per sapere i fondi Ue all’industria bellica italiana) e per ottenerlo sarà fondamentale il supporto delle Camere.
Non ci resta che scoprire qualcosa di più su Antonino Minardo, sulla sua esperienza politica e sulle sfide che lo attendono e che riguardano le Forze armate.
Antonino Minardo: chi è
Antonino Minardo è nato a Modica nel 1978. Siciliano doc, si laurea in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Catania ed aderisce a Forza Italia nel 1999, anno in cui scende in politica per la prima volta. Nel 2004 è assessore nella giunta della provincia di Ragusa e approda in Parlamento nel 2008, quando viene eletto alla Camera nelle liste del Popolo della Libertà. Viene riconfermato anche nella XVII e XVIII legislatura.
Nel 2019 si iscrive alla Lega, diventando nel 2010 segretario regionale del partito in Sicilia. Nella precedente legislatura ha ricoperto il ruolo di membro della commissione Affari sociali (2018-2019), Cultura, Scienza e istruzione (fino a dicembre 2019) e della commissione Lavoro pubblico e privato.
Viene rieletto nel 2022 nel collegio uninominale di Ragusa, sempre in quota Lega, e adesso lo attende l’impegno come presidente della Commissione Difesa.
Impegno per le Forze armate
Minardo è chiamato a ricoprire un incarico per nulla facile: quello della Difesa nazionale e della sicurezza a livello globale.
Con la situazione in Ucraina e i venti di guerra che soffiano dai Balcani e non solo, il ruolo che dovrà giocare la Difesa italiana in campo internazionale sarà davvero importante.
Le nostre Forze armate dovranno continuare ad assicurare sicurezza ed impegno costante al fronte est della Nato, e l’Italia dovrà tenere fede agli impegni assunti nell’ambito dell’Alleanza Atlantica e dell’Unione europea. Senza dimenticare il percorso per la costruzione della Difesa europea.
La riforma delle Forze armate
L’innalzamento delle spese militari al 2% del Pil è un impegno che il governo Draghi si è assunto in ambito europeo e per portarlo a termine l’azione politica di Minardo sarà decisiva, così come l’appoggio delle Camere.
In più, l’approvazione del Ddl delega per la revisione del modello delle Forze armate, che ricordiamo ha spostato al 2033 i tagli alle dotazioni organiche complessive (dettagli qui), è solo il primo passo per una riforma ben più ampia, vale a dire nuovi sistemi di reclutamento e di ferma per i volontari. Una Forza armata proiettata nel domani.
Strumenti del futuro
I programmi di ammodernamento degli equipaggi delle Forze armate sono diversi e necessitano di continuo sostegno. Sul fronte delle forze di terra, indispensabile sarà l’aggiornamento del carro armato Ariete (di recente sono stati acquistati 671 Lince 2) entrato in servizio ben 25 anni fa.
Sul piano velivoli si deve spingere per l’ingresso nel programma per il Future vertical lift, come chiesto a più riprese dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Luca Goretti, per poter godere degli stessi benefici tratti dall’essere stati i primi in Europa ad entrare a far parte del programma F-35.
Insomma, c’è tanto da fare e soprattutto portare avanti i progetti già in cantiere e dare vita a nuovi programmi. Una bella sfida per il neo presidente della commissione Difesa Antonino Minardo.
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