300mila soldati Nato al confine russo: ecco quale sarà il ruolo dell’Italia

300mila soldati Nato al confine russo: ecco quale sarà il ruolo dell'Italia

In primavera, 300mila soldati nato potrebbero pattugliare la zona lungo il confine russo. L’Italia è pronta.

Il mandato di cattura per Vladimir Putin spiccato dalla Corte penale internazionale ci fa capire molto chiaramente che la pace non sarà la soluzione alla guerra in Ucraina, almeno non sul breve termine.

Il conflitto proseguirà, a maggior ragione adesso, e sarà un braccio di ferro tra Stati Uniti e Russia su quale nazione avrà il predominio sull’altra. Intanto, la Nato serra i ranghi e si prepara ad ogni evenienza, allo scopo di farsi trovare pronta quando sarà, se sarà, il momento di un’escalation nel conflitto.

Il giornale Politico ha parlato della volontà dell’Alleanza Atlantica di schierare fino a 300mila soldati lungo il proprio fianco orientale, facendo pattugliare la zona vicino al confine con l’Ucraina e la Russia da militari e mezzi.

In caso di inasprimento del conflitto e di terza guerra mondialeLa Nato - scrive Politico - accelererà gli sforzi per accumulare attrezzature lungo il confine orientale e designerà decine di migliaia di forze in grado di accorrere in aiuto degli alleati con breve preavviso”.

300mila soldati al confine russo: la Nato pronta alla Guerra?

La Nato è pronta alla guerra? Se la situazione della guerra in Ucraina dovesse precipitare, l’Alleanza Atlantica sarebbe lesta ad intervenire.

Il primo gruppo sarebbe composto da 100.000 soldati, quelli di primo livello, e sarebbe operativo in dieci giorni; mentre i restanti 200.000 entro massimo trenta giorni.

Il capitolo munizioni verrebbe sistemato, vista la scarsità momentanea dovuta al rifornimento a Kiev, tramite un fondo da 2 miliardi per l’acquisto di nuove forniture.

Quale sarà il ruolo dell’Italia

Lo scopo di ammassare le truppe lungo il confine ucraino e russo è quello di mettere pressione a Mosca ma, allo stesso tempo, anche mostrare alla Russia che la Nato è pronta ad un intervento militare immediato.

In questo caso: quale sarà il ruolo dell’Italia? Ricordiamo che le truppe dell’Esercito italiano sono presenti in Bulgaria, Ungheria e Romania, e quindi anche il nostro Paese sarebbe chiamato a fare la sua parte qualora la situazione lo richiederebbe.

Il Fatto Quotidiano ha fatto sapere che presso il Comando artiglieria contraerei dell’Esercito italiano a Sabaudia i militari ucraini si stanno addestrando all’uso del sistema missilistico terra-aria Samp-T che l’Italia, in questa primavera, invierà in Ucraina.

Questo significa che l’Italia non solo sarà chiamata ad intervenire al fianco della Nato se ci sarà un’escalation, ma anche che il nostro Paese sta dando un grande contributo in termini di mezzi, aiuti e addestramento alla causa ucraina.