Quali conseguenze ci saranno dopo il mandato di cattura per Putin?

Quali conseguenze ci saranno dopo il mandato di cattura per Putin?

La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di cattura. Putin non può recarsi in 123 Paesi del mondo.

La Corte penale internazionale (Cpi) ha spiccato un mandato d’arresto per Vladimir Putin.

Il presidente russo, responsabile della guerra in Ucraina, è sempre più isolato a livello globale, fatta eccezione per il presidente bielorusso e l’ambigua Cina.

Putin è accusato di “deportazione illegale di popolazione (bambini) e di trasferimento illegale di popolazione (bambini) dalle zone occupate dell’Ucraina”.

I crimini a lui ascritti paiono essere fondati e il mandato d’arresto chiude, almeno sulla carta, ogni possibile di dialogo, trasformando la pace in un miraggio sempre più grande.

Il rischio che le conseguenze delle decisioni della Corte penale internazionale sfocino in una guerra nucleare sono da prendere seriamente in considerazione.

Sebbene nessuno voglia una terza guerra mondiale, occorre fare i conti con l’eventualità che Putin schiacci il pulsante rosso e dia avvio all’irreparabile.

Mandato di cattura per Putin: cos’è la Corte penale internazionale

La Corte penale internazionale è stata istituita nel 2002 ed ha competenza limitata sui crimini di genocidio, contro l’umanità, di guerra e di aggressione.

Il mandato di arresto nei confronti di una persona viene emesso per garantire che il reo compaia a processo, che non ostacoli o metta in pericolo le indagini o l’iter giudiziario e che non continui nel commettere il reato.

Il mandato può essere revocato solo dalla Corte e resta in vigore a tempo indeterminato, sine die. Non disponendo di un meccanismo di esecuzione, la Corte fa affidamento sulle autorità nazionali degli Stati aderenti per attuare la disposizione.

Mandato di cattura per Putin: la decisione della Cpi

La Corte penale internazionale ha spiccato un mandato di cattura nei confronti del presidente russo Vladimir Putin con l’accusa di deportazione e trasferimento illegale di bambini ucraini.

La decisione dell’Aia obbliga tutti i 123 Paesi del mondo che riconoscono l’istituzione internazionale, inclusi i 27 Stati membri dell’Ue, a privare della libertà il leader russo qualora dovesse mettere piede in una di queste regioni.

In poche parole: Putin non può uscire dalla Russia o può farlo solo in quei Paesi che non rientrano nei 123. La restrizione negli spostamenti comprende anche America Latina, 33 Paesi africani e il quadrante Oceania.

La decisione della Corte è l’ultimo passo compiuto per portare a processo il capo del Cremlino per crimini di guerra. Infatti, la deportazione di minori ucraini è da ascriversi ai crimini di guerra, e nella fattispecie ci sono “fondati motivi per ritenere che abbia la responsabilità penale individuale per i suddetti crimini a partire dal 24 febbraio 2022”.

I reati commessi da Putin sarebbero stati compiuti “direttamente, insieme ad altri e/o per interposta persona” e sarebbe inoltre responsabile “per il suo mancato controllo sui subordinati civili e militari che hanno commesso gli atti”.

A tal proposito, un altro mandato d’arresto è stato fatto giungere all’indirizzo di Maria Lvova-Belova, commissario per i diritti dei bambini presso l’Ufficio del presidente della Federazione russa.

Mandato di cattura per Putin: conseguenze

Le conseguenze del mandato di cattura nei confronti di Putin aprono, come anticipato, ad un’ipotesi sempre più concreta di un gesto da parte del leader del Cremlino che potrebbe coincidere con la terza guerra mondiale e con lo scoppio di una guerra nucleare.

Il mandato, a meno di colpi di scena, mette una pietra tombale sulle trattative diplomatiche.

Quello che pare evidente è che l’Ue voglia Putin alla sbarra. A questo proposito la creazione di un tribunale per i crimini di guerra commessi dalla Russia vira in questo senso. Resta da capire ora quali saranno le mosse di Putin ma anche del rivale storico: gli Stati Uniti.

Infatti, gli Usa non figurano tra i 123 Paesi che aderiscono al Trattato giuridico alla base della Corte penale internazionale. Insieme a loro non ci sono nemmeno Israele, Cina e India. Che in questi ultimi tre Paesi, Putin possa trovare degli alleati temibili?