Rinnovo di contratto, le richieste dei sindacati al primo tavolo tecnico

Rinnovo di contratto, le richieste dei sindacati al primo tavolo tecnico

I sindacati delle Forze Armate hanno preso parte al primo tavolo tecnico per il rinnovo di contratto (2022-2024). Ecco le richieste fatte al governo.

Ieri, mercoledì 8 maggio, le Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari rappresentative sono state ricevute presso il dipartimento della Funzione pubblica. Un incontro finalizzato all’apertura del primo tavolo tecnico per discutere del rinnovo di contratto del triennio 2022-2024. Il governo, rappresentato dal Dirigente Eugenio Gallozzi, si trova per la prima volta ad affrontare una vera e propria contrattazione, visto che le Forze Armate sono rappresentate dai sindacati.

Le richieste dei sindacati al primo tavolo tecnico per il rinnovo

Già in questo primo incontro preliminare sono emersi i punti fondamentali su cui si concentrano i sindacati nell’interesse del personale rappresentato; i quali, nonostante le diversità, risultano concordanti sugli aspetti essenziali: la revisione degli straordinari, delle indennità forfettarie e del sistema di distribuzione delle risorse, in modo da tener conto della specificità di ogni Forza Armate e garantire un trattamento dignitoso pensando anche alla previdenza e alla perdita del potere d’acquisto causata dall’inflazione.

L’Associazione sindacale professionisti militari (ASPMI), come anticipato durante l’incontro con il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, si è concentrata proprio su questi elementi, cominciando dalla revisione del metodo di distribuzione delle risorse affinché tenga conto anche del numero di personale e non solo del reddito medio. Quest’ultimo criterio, infatti, penalizza notevolmente i soldati e non contribuisce all’equità di trattamento tra le Forze Armate.

In secondo luogo, l’ASPMI ha sollecitato l’eliminazione della forfetizzazione dell’orario di lavoro, che porta a compensi orari ridicoli per la guardia e l’impiego (circa 3 euro l’ora). Una richiesta che va di pari passo con l’aumento delle ore di straordinari indennizzabili e l’adeguamento del trattamento economico, tanto sul fisso quanto sull’accessorio, al costo della vita.

Si tratta senza dubbio delle tematiche più rilevanti, portate all’attenzione anche dalle altre sigle sindacali, tra cui SAM Esercito e USMIA anche in occasione dell’incontro preventivo con il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito. Ecco le dichiarazioni di Leonardo Nitti, Segretario generale di USMIA Interforze:

Primo Incontro tra USMIA e Capo di Stato Maggiore dell’Esercito

Roma, 7 maggio 2024 - si è svolto il primo incontro ufficiale tra USMIA (Unione Sindacati Militari Interforze Associati) unica associazione rappresentativa interforze e il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito. Durante il confronto sono state affrontate diverse questioni cruciali riguardanti il personale militare e la contrattazione.

Il Segretario generale si è congratulato con il Capo di Stato Maggiore esprimendosi per l’importante incarico, sottolineando il significativo impegno verso la nazione e il personale. È stata presentata la struttura interforze di USMIA, che conta anche la
Marina ed i Carabinieri, portando il saluto del Presidente Salvatore Girone e dei due segretari generali delle altre componenti.

USMIA ha ribadito il suo impegno e l’importanza dell’unione nella rappresentanza dei militari, sottolineando la necessità di un adeguato riconoscimento della nostra specificità.

Durante la fase successiva dell’incontro, sono stati affrontati temi cruciali riguardanti la contrattazione, tra cui la suddivisione delle risorse, la gestione degli straordinari e dei permessi, nonché la previdenza dedicata al personale militare.

USMIA, che partecipa alla contrattazione del rinnovo contrattuale, ha dichiarato la propria volontà di rispettare l’addendum del contratto 2019-2021 e ha proposto una suddivisione delle risorse distribuita su teste e non sulla ricchezza pro capite. È stato sottolineato il bisogno di affrontare in modo concreto la questione degli straordinari e della forfettizzazione del CFG (Compenso forfettario di guardia), chiedendo un adeguato finanziamento e una distribuzione equa delle risorse tra i comparti.

Inoltre, USMIA ha fatto presente che urge il decreto di rappresentatività per l’area negoziale necessaria per la tempestiva emanazione della norma di raccordo, al fine di garantire anche ai nostri dirigenti una giusta dignità.

L’incontro si è concluso con l’impegno reciproco di continuare il dialogo e la collaborazione per garantire il benessere e la tutela del personale militare.
Il Segretario generale ha apprezzato moltissimo la sincerità, la schiettezza, la serietà e la vicinanza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito al personale militare.

Tematiche che sono state riprese dal sindacato anche ieri in occasione del tavolo tecnico, denunciando in particolare l’assoluto sbilanciamento delle risorse stanziate per gli straordinari “1 miliardo di euro per la Polizia e 250 milioni di euro per il Comparto Difesa”. Emerge quindi nuovamente la necessità di intervenire sugli straordinari in tema di stanziamenti e forfetizzazione, anche alla luce del sistema di previdenza contributiva tenendo conto del fatto che la parte accessoria rientra nel montante contributivo.