Pensione Guardia di Finanza, requisiti: età anagrafica e contributi richiesti

Pensione Guardia di Finanza, requisiti: età anagrafica e contributi richiesti

Guida alla pensione per il personale della Guardia di Finanza: ecco quali sono i requisiti da soddisfare e come si applica l’adeguamento delle aspettative di vita nel 2019.

Come noto il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso ha diritto ad alcune agevolazioni per il pensionamento; le Forze Armate, Guardia di Finanza compresa, infatti, possono accedere alla pensione con limiti di età inferiori - variabili a seconda della qualifica e del grado - a quelli previsti oggi dall’Inps.

Ricordiamo, infatti, che per la pensione di vecchiaia Inps l’età pensionabile richiesta per la maggior parte dei lavoratori è di 66 anni e 7 mesi (67 dal 2019), più 20 anni di contributi. Per la pensione anticipata, invece, è richiesto il solo requisito contributivo, pari a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.

Messi da parte questi requisiti è bene fare chiarezza su quali sono i requisiti per il pensionamento della Guardia di Finanza, sia per quanto riguarda l’età minima per cessare il servizio, che come anticipato varia a seconda del grado e della qualifica, sia per il minimo contributivo.

Pensione di vecchiaia per la Guardia di Finanza

Anche per le Forze Armate è possibile scegliere se accedere alla pensione di vecchiaia o a quella anticipata. Soffermiamoci per il momento su quelli che sono i requisiti per la pensione di vecchiaia analizzando l’età pensionabile a seconda del grado e della qualifica ricoperta.

Nel dettaglio, l’età minima di partenza per la pensione di vecchiaia della Guardia di Finanza è di 60 anni e 7 mesi che dal prossimo anno, per effetto dell’adeguamento con le speranze di vita, sarà incrementata di 5 mesi salendo così a 61 anni.

Questo requisito anagrafico si applica per i finanzieri a partire dal ruolo di Agente fino al grado di Colonnello, compresi quindi Marescialli e Tenenti.

Per il Generale di Brigata, invece, l’età pensionabile per il 2018 sale a 63 anni e 7 mesi, 64 anni per il 2019. Si sale ancora per i Generali di Divisione della Guardia di Finanza, ossia a 65 anni e 7 mesi per il 2018 e 66 anni per il 2019. Il requisito contributivo previsto, invece, è lo stesso di quello richiesto agli altri lavoratori, ossia di 20 anni.

Pensione anticipata Guardia di Finanza

Per accedere alla pensione di anzianità, invece, il personale della Guardia di Finanza ha a disposizione due diverse possibilità:

  • 57 anni e 7 mesi di età e 35 di anzianità contributiva;
  • 40 anni e 7 mesi di contributi indipendentemente dall’età anagrafica (con una finestra mobile di 15 mesi piuttosto che di 12 mesi).

C’è una terza alternativa, riservata a coloro che hanno raggiunto la massima anzianità contributiva prevista (ossia l’aliquota massima di pensione pari all’80% della retribuzione pensionabile), i quali possono accedere alla pensione di anzianità una volta compiuti i 53 anni e 7 mesi di età.

A partire dal prossimo anno però, anche questi requisiti saranno uniformati alle speranze di vita. Di conseguenza per andare in pensione servirà un’età minima di 58 anni e 35 di contributi, o in alternativa 41 anni di contributi.

54 anni di età, invece, saranno richiesti per coloro che hanno raggiunto la massima anzianità contributiva.

Quando l’adeguamento con le aspettative di vita non si applica

Come spiegato in maniera approfondita nella nostra guida dedicata, l’adeguamento delle aspettative di vita per le Forze Armate, Guardia di Finanza compresa, non si applica in ogni caso.

Nel dettaglio, l’aumento dell’età pensionabile non si applica per coloro che al raggiungimento dell’età ordinamentale di 60 anni (al netto degli adeguamenti del 2013 e 2016, rispettivamente di 3 e 4 mesi) abbiano maturato 35 anni di contributi, ossia il requisito contributivo previsto per la pensione di anzianità.

Considerando anche la finestra mobile di 12 mesi, quindi, chi ha maturato 35 anni di contributi un anno prima il compimento dei 60 anni potrà andare in pensione immediatamente, senza tener conto dell’adeguamento delle aspettative di vita.

Lo stesso vale per il finanziere che ha maturato i 35 anni di contributi prima del compimento dei 60 anni ma per cui la finestra mobile di 12 mesi non si è ancora aperta; in tal caso, infatti, questo potrà comunque andare in pensione al netto degli adeguamenti con le speranze di vita, ma solo dopo che siano trascorsi 12 mesi dal raggiungimento dei 35 anni di contributi.

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