Forze Armate italiane pronte a partire per l’Ucraina

Forze Armate italiane pronte a partire per l'Ucraina

L’Italia è pronta a fare la sua parte schierando mille soldati sul fianco sud-est dell’Europa a sostegno della NATO.

Nella guerra USA- Russia, qualora quest’ultima dovesse invadere l’Ucraina, l’Italia è pronta a fare la sua parte schierando mille soldati sul fianco sud-est dell’Europa, in quello che è considerato il lembo di terra più caldo dell’intera zona.

In virtù dell’appartenenza italiana alla NATO, il nostro Paese è pronto a far scendere in campo nei battle group mille unità tra bersaglieri e alpini, reparti meccanizzati e di fanteria per attività di deterrenza in vista dell’imminente terza guerra mondiale.

Cosa sono i battle group NATO

Attivi dal 2007, i Gruppi tattici dell’UE, meglio conosciuti come EU Battlegroup (EUBG), sono delle unità militari appartenenti agli eserciti dei Paesi dell’Unione Europea impegnati in attività di sicurezza e di difesa.

Ogni membro dell’Unione Europea partecipa in base a quelle che sono le proprie disponibilità sia in termini di personale che si risorse.

I battle group NATO sono formati da 1.500 soldati e qualora allertati sono in grado di entrare in azione in dieci giorni.

Gli interventi della Farnesina e del Ministro della Difesa Guerini

Nei giorni scorsi, la Farnesina ha invitato i cittadini italiani che si trovano in Ucraina a lasciare il Paese e a rientrare in Italia.

“In considerazione dell’attuale situazione, in via precauzionale, si invitano i connazionali a lasciare temporaneamente il paese con i mezzi commerciali disponibili.”

Questo l’avviso dell’Unità di crisi della Farnesina sul sito Viaggiare Sicuri.

Inoltre, vengono sconsigliati i viaggi in quei territori ed in particolar modo nelle regioni di Donetsk e Luhansk e in Crimea.

Le voci di dissenso dei circa 2.000 expat italiani sono state molteplici, dal momento che la maggior parte di loro vive da anni in Ucraina dove ha avviato attività commerciali.

Di contro, gli ucraini che vivono in Italia sono preoccupati circa la sorte del loro Paese e delle conseguenze drammatiche che una guerra potrebbe riversare sulla popolazione ucraina inerme.

Il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha garantito l’appoggio italiano alla NATO; tuttavia, l’eventuale invio del nostro contingente e il proposito di aumentare l’offerta di assetti aerei ad Oriente verranno discussi nella Ministeriale NATO - che riunisce tutti i ministri della Difesa dei Paesi aderenti al Patto Atlantico - in programma il 16 e il 17 febbraio prossimi. Data, quella del 16, che potrebbe coincidere con l’invasione russa dell’Ucraina, secondo indiscrezioni provenienti dalla CIA.

La strategia italiana, confermata anche dal Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è quella di operare sul fronte della deterrenza che viaggia di pari passo con quello diplomatico.

In quali operazioni sono attualmente impegnate le truppe italiane ad Est

Le truppe italiane sono impegnate da anni in azioni militari nei territori ad est.

Dal 2016, sono attivi nell’operazione NATO “Baltic Guardian”, in Lettonia, che consiste in un’attività di deterrenza e rafforzamento dei controlli su richiesta dei Paesi Baltici e della Polonia.

Inoltre, proprio in quei territori, si è appena conclusa l’esercitazione “Ajax Strike” nata con l’obiettivo di testare e confermare il livello di capacità operative e di rassicurare la popolazione dei Paesi delle aree di confine.

In Romania, invece, la task force italiana “Black Storm” dell’Aeronautica Militare gioca un ruolo importante a Costanza, impegnata a garantire l’integrità dello spazio aereo del Paese.

Non solo est ma anche Mediterraneo dove, nei giorni scorsi, si è tenuta l’esercitazione “Neptune Strike” che ha visto il coinvolgimento della portaerei della Marina Militare “Cavour”, di quella americana “Uss Truman” e della francese “Charles de Gaulle”.

Lo scopo del presidio nel Mediterraneo è quello di ostacolare la Russia su più fronti, alla luce anche della presenza di navi russe nel Mare Nostrum, via Suez.

Qual è l’indice della Forza militare italiana

Secondo la classifica stilata da Global Firepower, l’Italia si trova in 11esima posizione con un punteggio di 0,1801, alla luce di una serie di parametri.

Vediamo nello specifico di cosa si compone il PowerIndex italiano, in un rapporto tra popolazione, personale militare e risorse impiegate:

  • 60.359.546 Popolazione totale;
  • 357.000 Personale militare complessivo;
  • 831 Forza aerea complessiva;
  • 415 Aerei da combattimento;
  • 200 Carri armati;
  • 143 Unità navali complessive di cui due portaerei;
  • 29,2 miliardi di dollari il Budget della Difesa.

Tutto si deciderà nella Ministeriale NATO del 16 e 17 febbraio che stabilirà l’intervento italiano al confine sud-est europeo e gli eventuali scenari futuri.