Crisi Ucraina: perché Biden ha chiesto il rientro dei cittadini americani

Crisi Ucraina: perché Biden ha chiesto il rientro dei cittadini americani

Le tensioni tra Russia e Usa hanno spinto Biden a chiedere ai propri concittadini di rientrare in Patria e di non partire per l’Ucraina.

Il dialogo tra Russia e Usa si fa sempre più acceso tanto da spingere il Presidente americano, Joe Biden, a rivolgere un appello ai propri concittadini.

Di certo, il patto d’acciaio stretto tra Putin e il leader cinese Xi Jinping non rasserena gli animi, anzi potrebbe rischiare di far saltare il banco delle trattative ed inasprire ancora di più gli Usa.

Senza contare che l’ipotetico attacco russo ai danni dell’ex “colonia” potrebbe mettere in crisi sia la NATO che la Russia stessa, che basa la quasi totalità della sua economia sulla vendita del gas.

Ed è proprio il gas ad essere il perno sul quale ruota la strategia diplomatica statunitense. Le minacce di bloccare il gasdotto Nord Stream 2 si fanno, oggi come oggi, sempre più probabili.

Crisi Ucraina: l’appello di Biden

Mentre la Russia sembra essere sempre più intenzionata ad invadere l’Ucraina per “dare una lezione” agli Stati Uniti e spingerla a trattare e a scendere a patti con le richieste russe, Biden ha lanciato un appello ai propri concittadini.

Intervistato dal giornalista della NBC News, Lester Holt, il 46° Presidente degli Stati Uniti ha affermato con forza:

“I cittadini americani lascino subito l’Ucraina con mezzi privati o commerciali. Non andate in Ucraina, viste le minacce crescenti di una azione militare russa e il Covid-19.”

Queste parole lasciano intendere una sola conseguenza: la situazione è sul punto di degenerare.

Lo stesso appello era apparso anche sul sito del Dipartimento di Stato, nella pagina dedicata ai viaggi. Quasi passato in sordina, è stato poi ribadito nell’intervista, evidentemente per avere una maggiore eco a livello nazionale ed internazionale.

Trattare con la Russia “Non è come avere a che fare con un’organizzazione terroristica”, ha spiegato, “abbiamo a che fare con uno degli eserciti più grandi del mondo. È una situazione molto diversa e le cose potrebbero andare fuori controllo rapidamente”. Riferendosi allo schieramento dei BTG al confine ucraino.

Crisi Ucraina: le intenzioni di Biden

Il giornalista ha cercato di sondare il terreno, chiedendo a Biden quale scenario potrebbe indurlo a inviare soldati per recuperare i cittadini americani rimasti in Ucraina e il Presidente è stato chiaro, quella ipotesi equivarrebbe a scatenare una “guerra mondiale” che avviene “quando americani e russi cominciano a spararsi”.

Ha poi sostenuto che il presidente russo Vladimir Putin è “abbastanza folle da provarci, è abbastanza intelligente da non farlo, e di non fare niente che possa avere conseguenze negative sui cittadini americani.

Pare che Putin, stando a quanto detto da Biden, sia a conoscenza del fatto che qualora venissero toccati gli americani si giungerebbe ad un punto di non ritorno.

Crisi Ucraina: le contromosse dell’Occidente

Nel frattempo, il segretario delle Difesa britannico, Ben Wallace, incontrerà il suo omologo russo Sergei Shoigu, a Mosca, per cercare di tentare un approccio diplomatico, vagliando tutti i possibili scenari a cui si andrebbe incontro qualora si concretizzasse una guerra.

Inoltre, un altro incontro è stato fatto in tal senso, ovvero quello tra il Ministro degli Esteri del Regno Unito, Liz Truss e il Ministro russo Sergej Lavrov.

La conversazione è stata apostrofata come quella di “un muto con dei sordi”, che lascia ben intendere l’esito del meeting: l’ultimo di una serie di riunioni infruttuose.

Il Regno Unito ha ampliato, inoltre, le sanzioni alla Russia, inserendo nella lunga lista serie di persone fisiche e giuridiche che potrebbero incappare in simili provvedimenti in caso di un’aggressione russa ai danni dell’Ucraina.

Viene sottoposto a misure punitive anche chi fornisce servizi finanziari o rende disponibili fondi, risorse economiche, beni o tecnologie volte allo scopo di ledere la sovranità e la libertà di un altro stato.

Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha affermato che l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia può avvenire "in qualsiasi momento", anche durante le Olimpiadi invernali, in corso di svolgimento a Pechino.

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