Paola Gentile - 27 aprile 2022
Transnistria: cos’è, dove si trova e perché Putin la vuole
La piccola enclave russa tra Moldavia ed Ucraina potrebbe rivelarsi indispensabile per l’attacco finale.
La guerra in Ucraina ha esteso i suoi effetti anche a piccole realtà che si trovano a ridosso del teatro dello scontro, portando agli onori della ribalta territori come la Transnistria di cui la maggior parte della popolazione mondiale aveva sentito parlare poco o nulla.
Ebbene, le esplosioni del 25 aprile ad opera della Russia hanno spinto le autorità moldave a riunirsi per discutere della sicurezza di questa autoproclamata Repubblica filo-russa al confine con l’Ucraina.
L’escalation si è consumata in due giorni, il 25 appunto con le esplosioni vicino all’edificio del ministero della Sicurezza, e il 26 mattina con l’attacco a un centro di trasmissione radiofonica russo con due antenne.
A questo punto analizziamo più da vicino perché questo piccolo lembo di terra è così importante e strategico per la manovra di Vladimir Putin.
Transnistria: cos’è
Il nome Transnistria deriva dal toponimo. Si tratta infatti della regione a Est del fiume Dnestr ed è una lunga striscia di terra della Moldavia al confine con l’Ucraina.
La Transnistria è, di fatto, un’enclave separatista che funziona come una nazione indipendente, nel cui territorio le autorità moldave, per loro stessa ammissione, non hanno alcun potere.
Dapprima sotto l’egida dell’Impero Ottomano e poi della Russia sovietica, a settembre del 1990 dichiara unilateralmente la propria indipendenza con il nome di Repubblica moldava di Pridnestrovie. Il 27 agosto 1991, la Moldova, il cui territorio comprende la Transnistria, diventa indipendente dopo il crollo dell’Urss, e nasce una nazione con già al suo interno una disputa territoriale, quella appunto con la Transnistria secessionista.
Nel 1992 il conflitto tra Transnistria e Moldavia si conclude con un nulla di fatto, la Russia media per un cessate il fuoco. A marzo del 2012, i due Paesi firmano un accordo per riattivare il traffico ferroviario sulle rive del Dnestr. Lo Stato centrale era fermamente opposto all’indipendenza della Transnistria che, a oggi, l’Onu non riconosce.
Transnistria: dove si trova
La Transnistria è una piccola entità autoproclamatasi indipendente e non riconosciuta dall’ONU, che si trova tra la Moldavia e l’Ucraina. Le preoccupazioni della Moldavia nascono per la presenza sul territorio di 1.500 soldati russi - definite da Putin “truppe di pace” - stanziati proprio in Transnistria che potrebbero intervenire al minimo cenno del Cremlino.
La situazione si è ulteriormente inasprita quando la Moldavia ha presentato domanda di adesione all’Unione europea. In quel preciso istante, i leader della Transnistria si sono affrettati a precisare di non aver alcun interesse a seguire la Moldavia, ribadendo la richiesta di creare “due stati indipendenti”.
Nella bandiera e nel blasone nazionale svettano la falce e il martello, con richiami espliciti al marxismo-leninismo e al passato sovietico. Di fronte al Parlamento regionale troneggia la statua di Lenin.
Tiraspol, la “capitale” non riconosciuta, è un importante centro industriale e produttivo della regione.
Transnistria: perché Putin la vuole
La Transnistria sarebbe nei piani di guerra russi che avrebbero in mente una “proiezione territoriale della Transinistria” con la conquista totale della parte meridionale dell’Ucraina e la creazione di un corridoio tra Crimea e Donbass.
La manovra russa dovrebbe includere necessariamente Odessa che dalla capitale della Transnistria, Tiraspol, sede dell’amministrazione autonoma della regione, dista un centinaio di chilometri.
“È possibile che le forze armate russe svolgano azioni provocatorie sul territorio della Transnistria” ha annunciato giorni fa lo Stato Maggiore delle Forze armate ucraine.
Tuttavia, attaccare Odessa con le poche risorse a disposizione in Transnistria è complesso, per questo si è parlato di un rafforzamento del presidio militare russo mediante l’invio di parà e truppe elitrasportate. L’operazione è molto complessa e non di semplice attuazione.
La vicinanza di Tiraspol a Odessa (meno di 100 chilometri) rappresenterebbe la sponda per Putin per un ulteriore attacco all’Ucraina tramite una manovra a tenaglia. Con i carri e i missili spostati da sud-ovest, Tiraspol potrebbe chiudere Odessa in una triplice mossa con:
- Truppe russe da oriente;
- Bombardamenti dalle navi stanziate nel Mar Nero;
- Spostamento da nord-ovest delle forze presenti in Transnistria.
I rapporti tra Russia e Transnistria si sono stretti già a partire dal 2014, in seguito all’annessione russa alla Crimea, proprio quando il governo filorusso della regione ha chiesto che il territorio della Transnistria potesse unirsi, anch’esso, alla Russia.
A partire dal 1992, in seguito alla pace garantita da Russia e Moldavia, sul territorio della Transnistria vi è un contingente di forze di pace sotto la gestione OSCE formato da soldati russi, moldavi e locali. Oltre al contingente di forze di pace russo, vi sono numerosi mercenari.
Argomenti correlati: Guerra Vladimir Putin Russia