Perché l’Est Europa si sta riarmando e cosa sta facendo l’Italia

Perché l'Est Europa si sta riarmando e cosa sta facendo l'Italia

La corsa al riarmo sta contagiando tutti. Si punta su mezzi corazzati da combattimento.

Con una situazione sempre più disastrosa in Ucraina, con la Russia che continua i bombardamenti sui luoghi (o quel che ne resta) nevralgici dell’ex colonia russa e con le truppe di Putin che avanzano nel nord del Paese, i Paesi dell’Europa dell’Est non possono dire certo di dormire sonni tranquilli.

La corsa al riarmo che sta interessando la stragrande maggioranza dei Paesi dell’Unione europea, Italia compresa, sta contagiando tutti, anche Repubblica Ceca e Slovacchia che hanno deciso di puntare su mezzi corazzati da combattimento per rafforzare la Fanteria ed essere coperti, nel caso in cui la guerra russo-ucraina dovesse peggiorare e tirare dentro anche loro.

Se l’Italia ha approvato l’aumento del 2% del Pil per le spese militari, ha già disposto l’acquisto di 13 radar controfuoco e di 16 blindo Centauro II, stando a quanto argomenta difesaonline.it il nostro Paese non ha intenzione di sostituire i VCC-80 Dardo, veicoli corazzati da combattimento della fanteria pesante italiana.

Come si stanno riarmando i Paesi della Ue e cosa potrebbe rischiare l’Italia a non avere mezzi “adeguati”?

L’Est Europa si riarma: ecco come

La Repubblica Ceca ha deciso di adottare il CV-90 come veicolo corazzato da combattimento per la fanteria. I mezzi verranno acquistati dalla Svezia.

Insomma, l’Est Europa si sta riarmando e lo sta facendo per un motivo ben preciso: difendersi. Dalla minaccia russa e da eventuali tensioni che si potrebbero generare ad est e coinvolgerla.

L’acquisto di 210 CV-90 consentirà alla Difesa ceca di sostituire gli obsoleti veicoli della famiglia BMP-2 (sui 100/120, oltre a circa 80 BMP-1) e di:

  • Costruire un’unità di fanteria equipaggiata;
  • Favorire la gestione logistica;
  • Migliorare l’integrazione delle unità di Repubblica Ceca e Slovacchia, che si è dotata degli stessi mezzi, con relativo risparmio del prezzo unitario per veicolo.

Con ogni probabilità, la Repubblica Ceca sceglierà lo stesso modello già acquistato dalla Slovacchia: il CV-90 Mk IV.

CV-90: cosa sono i nuovi veicoli da combattimento

Il CV-90 è un veicolo da combattimento della fanteria svedese che sarà acquistato dalla Repubblica Ceca e il cui modello CV-90 Mk IV è stato scelto dalla Slovacchia.

Non si tratta di un veicolo modernissimo, ma è stato aggiornato sia dal punto vista della protezione che dei sistemi elettronici trasportati, quindi in grado di svolgere il proprio compito.

Apparso alla fine degli anni Ottanta, nel suo modello base il CV-90 è composto da un cannone Bofors da 40/70mm automatico, considerato il più potente installato su di un veicolo da combattimento per la fanteria occidentale.

Secondo quanto riporta difesaonline.it, il CV-90 è dotato di un nuovo motore in grado di sviluppare una potenza di 1.000 cv. Il suo peso massimo, in ordine di combattimento, è di 37 tonnellate, con un margine di due tonnellate di carico utile aggiuntivo senza che ciò influisca sull’agilità del veicolo.

Il veicolo è equipaggiato con la torretta modulare della serie D (con due uomini di equipaggio) che può montare una vasta gamma di sistemi d’arma, inclusi cannoni da 30x173 mm, 35x228 mm, 40x255 mm, al fine di soddisfare le differenti necessità operative.

L’armamento secondario può includere i missili c/c Spike LR e una mitragliatrice da 7,62x51 mm montata su un pod indipendente, situato sul lato sinistro della torretta (la mitragliatrice può essere sostituita da un lanciagranate automatico da 40x53 mm).

Sul lato destro della torretta vi sono due lanciamissili anticarro installati sotto la corazzatura e azionati dall’interno della torretta per eseguire operazioni di fuoco (in sostituzione dei missili c/c possono essere installati loitering munitions tipo Hero-120).

Il CV-90 Mk IV è dotato di una corazzatura in acciaio interamente saldato. La protezione di base del CV-90 fornisce una protezione a 360° contro proiettili perforanti da 14,5x114 mm. Mentre la protezione dell’arco frontale del veicolo è classificata, ma tutte le versioni del CV-90 sono protette contro munizioni APFSDS da 30x173 mm.

E L’Italia?

Nel corso della conferenza del Centro Studi Esercito, il Capo di Stato Maggiore, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone non ha fatto cenno ad una possibile sostituzione del VCC-80 Dardo.

Difesaonline.it pone l’accento su di una caratteristica negativa del Dardo: la perforabilità. Infatti, il veicolo corazzato in dotazione alla nostra fanteria pesante è perforabile dal munizionamento calibro 12,7x99mm anche da lunghe distanze.

Mezzi più protetti del Dardo stanno incontrando difficoltà sul terreno di scontro in Ucraina. Nell’eventualità, potremmo farcela noi con un mezzo così vulnerabile?

Intanto, il governo tedesco ha approvato il riarmo della Germania, stanziando 100 miliardi di euro per il potenziamento e la modernizzazione della Bundeswehr.