Perché la Danimarca ha tolto tutte le restrizioni Covid (e l’Italia ancora no)

Perché la Danimarca ha tolto tutte le restrizioni Covid (e l'Italia ancora no)

Il governo di Copenaghen decide di seguire un modello analogo a quello del Regno Unito, dove la situazione è simile e dove più della metà della popolazione ha concluso il ciclo vaccinale.

La Danimarca è il primo Paese dell’UE a togliere tutte le restrizioni anti Covid.

Sebbene abbia ancora un alto numero di contagi, la Danimarca ha deciso di affrontare la pandemia affidandosi esclusivamente alla campagna di vaccinazioni.

Qui, il 60% della popolazione ha già effettuato la terza dose e quindi concluso il ciclo di vaccinazione: in questo modo il governo di Copenaghen decide di seguire un modello analogo a quello del Regno Unito, dove la situazione è simile.

Cosa cambia in Danimarca?

Tra settembre e novembre 2021 a Copenaghen c’era giù stato un primo tentativo di porre fine alle restrizioni imposte a causa del Covid-19. Purtroppo, la nuova variante Omicron ha costretto il governo a fare un passo indietro e rimandare la decisione di qualche mese.

Ma finalmente, dato che la pressione sul sistema sanitario è diminuita notevolmente rispetto al periodo di picco della pandemia, e dato che il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva è in calo, vengono aboliti gli obblighi di:

  • mascherine protettive;
  • passaporti vaccinali per entrare nei locali pubblici;
  • orario di apertura ridotto per bar e ristoranti;
  • limiti per gli assembramenti al chiuso.

Ecco che così riaprono, senza regole di orario, molti locali come bar, ristoranti e discoteche. Sono anche possibili grandi eventi all’aperto (sportivi, di spettacolo o di altro genere).

I test e le possibili quarantene rimangono in vigore per i viaggiatori non vaccinati che arrivano da Paesi fuori dall’area Schengen. Anche perché, come già spiegato, la Danimarca non è completamente fuori pericolo: infatti continua a registrare 50 mila casi al giorno.

Perché in Italia le restrizioni rimangono

Nel nostro Paese la curva dei casi Covid è in discesa e questa situazione porta un po’ di speranza soprattutto per chi auspica un allentamento delle restrizioni.

Tuttavia, i numeri rimangono alti (oltre 57 mila casi ieri e 347 decessi) e il Governo, insieme all’Istituto Superiore della Sanità, suggeriscono cautela e incoraggiano a portare pazienza.

Lunedì 31 gennaio, infatti, dopo lo stop dell’attività politica dovuto alle elezioni del presidente della Repubblica, il Consiglio dei Ministri si è riunito di nuovo e deliberato nuove regole, come la proroga di 10 giorni per l’obbligo d’indossare la mascherina all’aperto e per il divieto di riapertura delle discoteche.

Inoltre, ricordiamo che da oggi, martedì 1° febbraio, e fino al 15 giugno, entra in vigore quanto deciso dal Governo nel decreto approvato a inizio mese e definito poi nel DPCM del 21 gennaio.

Cosa cambia in Italia dal 1 febbraio 2022

Nel pieno della quarta ondata del virus aumentano le restrizioni per le persone che non possiedono il green pass.

Vediamo più nel dettaglio quali sono le nuove restrizioni vigenti:

  • l’accesso alle tabaccherie, alle poste, alla Questura e agli uffici pubblici, sarà consentito solo a coloro in possesso della certificazione green pass base;
  • per coloro che hanno ricevuto solo una o due dosi di vaccino, la durata di validità del green pass si riduce da 9 a 6 mesi dalla data dell’ultima somministrazione;
  • per tutti gli Over 50 non vaccinati è prevista una multa una tantum di 100 euro.

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