Pellet, occhio alle truffe: come capire se un sito è affidabile

Pellet, occhio alle truffe: come capire se un sito è affidabile

La guida completa su come fare per evitare di restare vittime della truffa del pellet.

La nuova truffa che impazza da qualche tempo è quella del pellet. Complice l’aumento del prezzo di luce e gas, sempre più italiani si stanno convertendo alla stufa a pellet.

I motivi di questa scelta sono sicuramente economici, ma anche ecologici. Infatti, il pellet è un combustibile naturale ed è il prodotto del riciclaggio degli scarti dell’industria del legno.

Eppure, i truffatori, hanno trovato il modo per lucrare imbonendo gli acquirenti con prezzi bassi, che nascondono quasi sempre una truffa. Negli ultimi anni, il costo del combustibile ha avuto aumenti e stabilizzazioni, ma ultimamente pensare di trovare pellet ad un prezzo abbordabile come poteva esserlo prima della pandemia e della guerra è praticamente impossibile.

Come specchietti per le allodole, sono fioccati siti web che vendono pellet a costi stracciati, dove ad essere acquistato non è un prodotto di qualità, ma contraffatto. Nell’ultimo anno sono state segnalate oltre 52 tra aziende, produttori, imprenditori e grossisti del settore che mettevano sul mercato pellet non a norma. I sequestri sono stati copiosi, oltre 5.000 tonnellate di pellet.

Però, c’è sempre un modo per non restare vittime della truffa del pellet. Di seguito, la guida completa con tutto quello che c’è da sapere su come capire se un sito che vende pellet è affidabile o meno ed evitare una potenziale truffa.

Come capire se un sito che vende pellet è affidabile

Il prezzo del pellet risente dell’aumento del costo dell’energia che serve perché il prodotto venga generato. Oggi, un sacco di 15kg costa tra i 15 e i 20 euro e sapere dove comprare il pellet è fondamentale.

Se recarsi nei negozi specializzati ci dà garanzia di qualità e affidabilità del prodotto che stiamo andando ad acquistare, è vero anche che comprare del pellet online è vantaggioso da un punto di vista economico poiché si acquista la scorta per l’inverno con uno sconto. Trovare un prezzo inferiore, soprattutto intorno ai 3-5 euro al sacco, ovvero come prima della crisi, è sinonimo di truffa.

Capire se un sito è affidabile consta di alcune semplici accorgimenti a cui dobbiamo fare attenzione:

  • Sito professionale user-friendly, strutturato per rendere la navigazione facile e veloce, facendo sì che ogni passo per arrivare all’acquisto finale sia quanto più intuitivo possibile;
  • Descrizione esaustiva sulle caratteristiche del pellet, comprese naturalmente la certificazione e la qualità dello stesso;
  • Certificato di qualità che notifica uno standard qualitativo su tutta la filiera di produzione del pellet;
  • Le modalità di pagamento dovranno essere dotate di sistemi sicuri come Pay-Pal o protocolli cifrati di comunicazione;
  • Nelle modalità di spedizione dovrà essere dichiarato il nome dell’azienda che si occuperà del trasporto della merce e il termine di consegna del prodotto che non deve superare 30 giorni;
  • Identità del venditore (persona fisica o società) con i recapiti fisici (indirizzo, recapito telefonico, codice fiscale, indirizzo e-mail, ecc.) per poterlo contattare in caso di problemi;
  • Servizio clienti e sezione dedicata ai commenti degli utenti;
  • Partita Iva del rivenditore registrata in Camera di Commercio.

Come capire se il pellet è contraffatto

Se un sacco di pellet è contraffatto lo si riconosce perché mancano:

  • Certificazione internazionale ENplus, basata sulla norma EN 14961-2;
  • Marchio di Qualità, costituito dal Marchio di Certificazione e dall’indicazione di una delle classi di qualità;
  • Codice identificativo, che indica in maniera univoca l’azienda certificata.

Nel caso in cui un consumatore acquisti o trovi un carico di pellet contraffatto, e lo si riconosce se mancano i requisiti indicati, deve segnalarlo immediatamente alla Guardia di Finanza o, in alternativa, alle associazioni dei consumatori.

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