Paola Gentile - 8 settembre 2022
Nube tossica, in fiamme azienda chimica: come proteggersi e quali sono i rischi per la salute
In fiamme l’azienda che si occupa di recupero solventi e smaltimento di rifiuti pericolosi. Si temono conseguenza per le inalazioni.
L’azienda Nitrolchimica che si occupa del recupero di solventi e dello smaltimento dei rifiuti pericolosi in via Monferrato, zona industriale di San Giuliano Milanese, sud di Milano, è andata in fiamme ed ora si rischiano seri problemi per la salute dei cittadini.
L’esplosione, il vuoto d’aria e le fiamme: questo il climax che ha portato ad un bilancio impietoso. Sono almeno sei i feriti, di cui un 43enne rimasto colpito in modo grave per l’esplosione e l’incendio divampato nell’azienda in cui lavora.
Gli inquirenti stanno vagliando le ragioni che possono aver condotto all’incendio. Al momento le ipotesi di reato avanzate dalla Procura di Lodi sono di incidente colposo e lesioni plurime colpose in violazione di norme sulla sicurezza del lavoro, ma potrebbero essere riformulate in seguito all’esito delle indagini.
L’azienda, leader nel settore e attiva dal 1975, è avvolta da una nube nera, visibile da chilometri di distanza. I Vigili del Fuoco intervenuti sul posto hanno fatto il possibile per contenere l’incendio, acuito anche dal materiale infiammabile all’interno della fabbrica.
Il sindaco di San Giuliano Milanese, Marco Segala, ha chiesto ai cittadini di restare in casa, chiudere le finestre e spegnere gli impianti di condizionamento.
Azienda chimica in fiamme: cosa è successo
Dalla prima ricostruzione fatta dagli operatori della Polizia locale, all’esplosione è seguito un vuoto d’aria e poi le fiamme. L’incendio ha riguardato solo la ditta Nitrolchimica. La Tomolpack, che in un primo momento sembrava essere stata coinvolta, non ha causato l’incendio e non ha subito alcun danno.
Allertati i Vigili del Fuoco sono giunti sul posto, insieme ad una squadra d’emergenza di Arpa Lombardia e al gruppo specialistico contaminazione atmosferica, quello del rischio chimico e il servizio previsioni meteo di Arpa.
La situazione climatica non viene in aiuto all’intera faccenda. Proprio oggi al nord sono previsti forti venti che potrebbero compromettere ancora di più il quadro già allarmante e favorire la circolazione di agenti tossici e inquinanti provenienti dai rifiuti tossici bruciati (qui situazione meteo).
Le squadre dei pompieri hanno provveduto a mettere in sicurezza e bonificare l’area.
La squadra di Arpa Lombardia ha installato un “campionato ad alto volume” che contiene un filtro per rilevare le sostanze “microinquinanti” come la diossina.
Il filtro verrà prelevato dopo dodici ore e inviato al laboratorio per le analisi. I tecnici hanno allertato il gestore dell’impianto di depurazione (Gruppo Cap), dove confluiscono le acque della rete fognaria comunale, ma per il momento non sono emerse particolari criticità.
Azienda chimica in fiamme: le vittime
Al momento dell’incendio alla Nitrolchimica erano all’interno dell’azienda 17 operai. Un lavoratore ha riportato escoriazioni di lieve entità, un taglio ad una mano ed è rimasto intossicato.
Due, invece, sono in condizioni gravi. Il 44enne lotta tra la vita e la morte a causa delle ustioni di secondo e terzo grado riportate al volto, all’arto inferiore e superiore. L’uomo è stato portato al San Gerardo di Monza; mentre l’altro ferito è ricoverato al San Paolo per ustioni di primo e secondo grado al volto.
Come proteggersi dalle inalazioni
L’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di Milano ha fornito 6 consigli su come proteggersi dalle inalazioni delle sostanze tossiche:
- Rimanere al chiuso, limitando l’attività fisica all’esterno;
- Chiudere tutte le porte e le finestre; tamponare con panni bagnati le fessure degli stipiti di finestre e porte e la fessura tra porta e pavimento;
- Fermare i sistemi di ventilazione o condizionamento con presa d’aria esterna, siano essi centralizzati o locali;
- In caso di necessità, tenere un panno bagnato sugli occhi e davanti al naso e alla bocca;
- Non andare a prendere i bambini a scuola: sono protetti e a loro pensano gli insegnanti e le squadre di emergenza che provvederanno, in sicurezza, a riunire i nuclei familiari;
- Non utilizzare le autovetture per evitare di causare ingorghi stradali e per non intralciare l’intervento dei mezzi di soccorso.
I rischi per la salute
Per ora non sono state rilevate significative criticità in merito alle inalazioni derivate dall’incendio dell’azienda che si occupa di smaltimento di solventi e rifiuti tossici.
Però le inalazioni da diossina, derivante dalla combustione dei rifiuti pericolosi, possono provocare danni ingenti:
- Malattie della pelle (come la cloracne, che si manifesta con eruzioni cutanee e pustole simili all’acne giovanile, localizzate su tutto il corpo, che possono persistere per anni, lasciando cicatrici permanenti);
- Alterazioni delle funzioni del fegato;
- Difficoltà nel metabolismo del glucosio.
L’esposizione a dosi più basse di diossina, ma per periodi di tempo più lunghi (cronica), può:
- Provocare danni sia al sistema immunitario che a quello endocrino;
- Interferire con l’equilibrio fisiologico degli ormoni tiroidei e steroidei (azione da interferenti endocrini);
- Determinare effetti sullo sviluppo del feto, quando l’esposizione avviene durante la gravidanza (esposizione prenatale) o nelle fasi immediatamente successive alla nascita (esposizione postnatale).
L’inalazione derivante dalla bruciatura di solventi può provocare elevati pericoli per l’apparato respiratorio e riproduttivo se le sostanze tossiche presenti nei solventi vengono inalate ed entrano in contatto con pelle, occhi e mucose.
“Naturalmente - precisa il presidente Sima Alessandro Miani - il pericolo dipende dalla concentrazione delle sostanze, che in questo caso potrebbe essere molto elevata in assenza di venti, ma anche dalla durata dell’esposizione”.
Nonostante le rassicurazioni di Arpa Lombardia, la presidente di Legambiente Lombardia Barbara Maggetto non è tranquilla: “Il tragico incendio a San Giuliano Milanese avrà purtroppo conseguenze ambientali notevoli per il fumo e le sostanze disperse”.
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