Paola Gentile - 11 ottobre 2022
Missili Atacms: cosa sono le armi chieste dall’Ucraina all’Occidente e quanto sono pericolose
I missili Atacms chiesti da Zelensky possono essere l’arma che scatenerebbe la terza guerra mondiale.
La guerra in Ucraina si tinge di risvolti drammatici. Dopo il ponte della Crimea, simbolo del potere russo, saltato in aria ad opera dei “Cavalieri dell’Apocalisse”, la rete “stay behind” ucraina, la Russia ha risposto con una pioggia di missili su Kiev, segno che l’escalation nucleare è appena iniziata.
E se c’è già chi ipotizza la terza guerra mondiale con l’impiego di bombe tattiche nucleari russe sull’Ucraina e la conseguente risposta degli Stati Uniti, pronti ad un Armageddon.
In tutto questo clima da terrore annunciato, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky torna a chiedere gli Atacms (Army Tactical Missule System) per contrastare il nemico.
Secondo il New York Times, Kiev ha chiesto a Washington i missili a lungo raggio, ma su questo punto l’Amministrazione Biden è in stallo.
Se verranno consegnati significherà che la guerra sta assumendo un’altra faccia e lo scontro sarebbe inevitabile. Ma cosa sono con precisione i missili Atacms e quanto sono pericolosi?
Missili Atacms: cosa sono e a cosa servono
I missili Atacms, acronimo di Army Tactical Missule System, sono dei missili a lungo raggio e possono colpire target fino a 300km di distanza.
Sono stati sviluppati negli anni Ottanta per distruggere i target sovietici molto oltre le linee nemiche. Una gittata che permetterebbe all’esercito di Kiev di raggiungere obiettivi russi in Crimea.
Gli Atacms sono lunghi circa 3 metri, pesano circa 13,6 quintali e trasportano una testata contenente all’incirca 170 kg di esplosivo, circa il 50% più grandi degli attuali in dotazione dell’esercito di Kiev.
Dotati di diverse opzioni di lancio, i missili Atacms possono partire da lanciatori mobili Himars, inviati in Ucraina proprio dagli Usa, così come dai vecchi lanciatori M270, inviati dalla Gran Bretagna e dalla Germania.
Missili Atacms: quanto sono pericolosi
A preoccupare è la portata e la lunghezza che i missili Atacms possono raggiungere. Infatti, potrebbero arrivare anche in Crimea, territorio ucraino annesso dalla Russia nel 2014, e così avviare uno scontro diretto con Mosca che ha sottolineato che risponderà con il nucleare se i propri confini “allargati” saranno minacciati.
Ed è proprio questo che gli Usa vogliono evitare, uno scontro che porterebbe ad una terza guerra mondiale. Gli Stati Uniti stanno già fornendo agli ucraini molte armi indispensabili come anche alcune tipologie di missili, tipo quelli a lancio multiplo guidato, o Gmlrs, ma sugli Atacms nicchiano.
Come riporta il New York Times, un alto funzionario del Pentagono ha dichiarato che i razzi guidati possono già raggiungere la maggior parte degli obiettivi. Tuttavia, Zelensky rassicura Washington che non ha intenzione di colpire le città russe e i civili, ma nessuno può sapere come potrebbero evolversi le cose.
La possibile svolta
Il presidente americano Joe Biden detto a Zelensky in una telefonata che l’Americana continuerà a “fornire all’Ucraina il supporto necessario per difendersi, compresi sistemi avanzati di difesa aerea ”.
Se fino ad ora Biden si è mostrato cauto sull’invio dei missili Atacms, con i missili su Kiev, le cose potrebbero cambiare. Infatti, il presidente americano sarebbe disposto a soddisfare le richieste dell’omologo ucraino per le forniture dell’Army Tactical Missile System.
Sebbene il numero uno della Casa Bianca abbia promesso sistemi sofisticati di difesa aerea non è dato sapere quali saranno. Potrebbe trattarsi di un’accelerazione dell’invio delle due batterie di missili terra-aria Nasams, peraltro già assicurati dal Pentagono, o dei più potenti Atacms. Intanto, prosegue l’impegno Usa e degli alleati per continuare ad imporre sanzioni alla Russia.
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