Apocalisse nucleare, sale l’allarme: ecco quando può verificarsi

Apocalisse nucleare, sale l'allarme: ecco quando può verificarsi

Il presidente americano Biden ha lanciato l’allarme sul rischio di un’Armageddon nucleare.

Il presidente americano Joe Biden va dritto al punto: “Per la prima volta dalla crisi dei missili di Cuba dobbiamo affrontare la minaccia dell’apocalisse nucleare ”.

Il rischio che si vada verso un’Armageddon nucleare è serio e si sta facendo sempre più concreto. Le cose per Mosca in Ucraina si stanno facendo complicate e non è servita a nulla la mobilitazione parziale, tantomeno i referendum per fiaccare la resistenza ucraina.

In un momento in cui l’esercito russo fatica ad andare avanti e le defezioni in Patria si fanno sempre più ingenti, anche tra gli uomini vicino a Putin iniziano a serpeggiare malumori, talmente forti che per sedarli il leader del Cremlino potrebbe decidere di sganciate le armi nucleari per arrivare a prendere quello che vuole, dal momento che le truppe di terra non ci sono ancora riuscite.

Parlando ad un evento per la raccolta fondi elettorali per i candidati democratici alle elezioni midterm, Biden ha detto che il rischio dell’uso di armi atomiche è concreto e che fatica a comprendere quale potrebbe essere una via d’uscita soddisfacente per Putin che possa renderlo appagato, in modo da evitare lo scontro diretto.

Apocalisse nucleare: le parole di Biden

In occasione di un fundraising a casa di James Murdoch, figlio del magnate dell’editoria Rupert, il presidente americano Biden ha dichiarato: “Non abbiamo affrontato la prospettiva dell’Armageddon dai tempi di Kennedy e della crisi dei missili di Cuba” nel 1962, rimarcando che Putin non scherza quando minaccia di usare le armi nucleari.

Parole in controtendenza rispetto a quanto affermato pochi giorni fa dalla portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre che aveva provato ad alleggerire le tensioni, sostenendo che agli Usa non risultava che il capo del Cremlino stesse accelerando verso l’opzione nucleare.

Biden ha rimarcato che l’uso di armi nucleari tattiche o chimiche o biologiche non si può verificare senza che si finisca in un’Armageddon: “Sto cercando di immaginare quale sia la via d’uscita di Putin”. Una via d’uscita in cui “non solo perde prestigio, ma anche un potere significativo in Russia?”.

La via diplomatica

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha fatto sapere che il suo Paese è “pronto” a cercare una “ soluzione diplomatica ” con la Russia sul conflitto in Ucraina:

“Quando la Russia dimostrerà seriamente di essere disposta a intraprendere la strada del dialogo, noi saremo pronti. Noi ci saremo.”

Tuttavia, Putin potrebbe interpretare le dichiarazioni di Biden in due modi:

  • Un incoraggiamento a cercare l’off ramp che gli permetta di trovare una via d’uscita;
  • Un segno che gli Usa risponderanno con ogni mezzo minaccia nucleare.

Cos’è la crisi dei missili di Cuba citata da Biden

Quando Biden pronuncia la frase: “Per la prima volta dalla crisi dei missili di Cuba dobbiamo affrontare la minaccia dell’apocalisse nucleare”, fa riferimento a una delle pagine più complicate della storia degli Stati Uniti che la vedono contrapposta all’Unione Sovietica.

Siamo nell’agosto del 1962, il presidente è John Kennedy, ci troviamo in piena Guerra Fredda. L’anno precedente è stato costruito il muro di Berlino che sarebbe rimasto in piedi fino al 1989. Lo scontro tra Usa e Urss porta ad un passo da un’apocalisse nucleare.

Dopo la fallita invasione dell’isola di Cuba da parte degli Usa, intenzionati a rovesciare il governo di Fidel Castro (Baia dei Porci); nel 1962 Cuba chiede ai sovietici di installare nel Paese una base missilistica con testate nucleari. Non potendo avallare una minaccia così vicina e potente, gli Usa attuano il blocco navale dell’isola.

Dopo settimane di tensione, l’URSS di Kruscev rimuove i missili dall’isola in cambio di alcune contropartite strategiche e gli Usa, dal canto loro, rimuovono in blocco navale da Cuba.