Luca Restivo - 6 maggio 2022
Missile Grifo: cos’è, a cosa serve e quando entrerà in funzione
Addestramento e nuovi mezzi: la strategia della Difesa che punta a rafforzarsi.
Le dichiarazioni pronunciate dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini stanno sortendo l’effetto desiderato. La richiesta di un Esercito più efficiente passa attraverso l’addestramento costante e il restyling del parco mezzi di cui dispone la nostra Difesa.
“La Forza armata ha un solo compito: difendere il popolo da sopruso e prepotenza”, sono state queste le parole del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Pietro Serino nel giorno in cui si sono festeggiati i 161 anni della Forza armata.
Con la guerra alle porte dell’Europa, non ci si può permettere di abbassare la guardia e quindi la Difesa fa la lista di quello che serve, a cominciare dal super-missile Grifo, le cui forniture arriveranno entro tre anni.
Missile Grifo: cos’è e a cosa serve
Il super-missile Grifo assicura una protezione efficace per quanto riguarda le “minacce della terza dimensione”, come sostengono gli strateghi dell’Esercito, secondo quanto riportato dal Messaggero.
Le minacce provengono da:
- Aerei da combattimento;
- Elicotteri;
- Missili Cruise;
- Attacchi pianificati con i droni.
I missili Grifo sono nuovi apparati a corta gittata e servono a rafforzare la nostra contraerea.
I test preliminari sul sistema Grifo sono già stati fatti, e i contratti per l’acquisto firmati qualche tempo fa quando ancora non si pensava che la Russia avrebbe attaccato l’Ucraina e che la minaccia di una guerra fosse più vicina a casa nostra di quanto avremmo mai immaginato.
Alla luce di quanto sta accadendo, la parola d’ordine è chiara, ossia: accelerare. Come è pure chiaro che occorre:
- Intensificare l’addestramento;
- Non sguarnire i reggimenti che si devono occupare delle attività operative;
- Schierare tutti i mezzi possibili che possono essere necessari per scongiurare gli attacchi.
Per questo il ministro Guerini ha pensato di ridimensionare l’impiego dell’Esercito nell’Operazione “Strade Sicure”, affermando che è tempo che i militari tornino ai compiti che si confanno al proprio Corpo di appartenenza.
“Qualsiasi sistema d’arma, moderno o datato, richiede preparazione” ha aggiunto il Generale Serino, che ha proseguito:
“L’addestramento necessita di risorse e aree addestrative. Le risorse sono state nel tempo vittime di tagli di contabilità che hanno sacrificato efficienza e efficacia dei nostri reparti”.
Da qui, la volontà del Parlamento di alzare le spese militari al 2% del PIL.
Missile Grifo: quando entrerà in funzione
La produzione del super-missile Grifo inizierà il prossimo anno e nel 2025 verrà consegnato all’Italia.
Inoltre, vi è anche il missile CAMM ER (Common Anti-air Modular Missile Extended Range), una nuova munizione efficace contro minacce aeree fino a 40 Km. Il CAMM ER consiste in un missile monostadio ad “homing attivo” a velocità supersonica, impiegabile in ogni condizione atmosferica ed anche in ambiente fortemente disturbato da fonti elettromagnetiche.
Il CAMM ER costituirà il munizionamento del sistema d’arma controaerei a “corta portata” GRIFO per l’Esercito, sostituendo il sistema d’arma SKYGUARD che ha esaurito la vita tecnica nel 2021.
I nuovi armamenti in arrivo
Come evidenzia Il Messaggero c’è da potenziare il garage dei blindati e dei carri armati, senza dimenticare l’artiglieria. Infatti, in arrivo ci sono:
- Lince di seconda generazione;
- Nuove blindo Centauro, digitalizzate, resistenti alle mine e agli esplosivi improvvisati e dotate di un cannone da 120 millimetri;
- Carri armati Ariete con cingolature più resistenti, un motore propulsore più potente;
- Mam Battle Tank, in dotazione a diversi Paesi NATO.
Per quanto riguarda la difesa dello spazio aereo sono in arrivo:
- Elicotteri Ah-249 Nees, che sostituirà i Mangusta, e sarà affiancato al supertecnologico Luh.
Nel quadro di un miglioramento tecnologico dello strumento terrestre l’Esercito ha approvvigionato 126 lanciatori controcarro SPIKE e 800 missili per medie e lunghe gittate di nuova generazione, già in servizio.
I suddetti missili sono impiegabili sia da terra sia da bordo dei veicoli, e consentono l’ingaggio di mezzi dotati di corazzature reattive ovvero di sistemi attivi antimissile. Il sistema è impiegabile in tutto lo spettro delle operazioni militari, in qualunque condizione metereologica, nonché in ambiente contaminato NBC o in presenza di disturbi elettromagnetici.
Oltre agli armamenti, come già anticipato, si punterà molto sull’addestramento. È previsto, infatti, per i prossimi mesi, un piano di 59 esercitazioni negli scenari più diversi, tutte adatte alle specificità dei singoli reparti.
Da qui, la necessità evidenziata dal Generale Serino di ampliare gli spazi per l’addestramento: “Le aree si sono ridotte nel tempo: spazi sempre più piccoli e sempre più soggetti a limitazioni che talvolta compromettono l’efficacia delle attività che si svolgono al loro interno”.
Inoltre, ha aggiunto il Generale che:
“Il rispetto dell’ambiente è un tema che ci sta molto a cuore e chi è responsabile della preparazione dell’esercito si pone il problema di conciliare le esigenze dei reparti con la salvaguardia dell’ambiente. Solo così possiamo dedicare la maggior parte del nostro tempo alla preparazione dei reparti per affrontare i rischi della nostra difficile professione”.
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