Cosa vogliono gli anarchici e chi sono

Cosa vogliono gli anarchici e chi sono

Gli anarchici si stanno mobilitando in Italia e in Europa in sostegno ad Alfredo Cospito. Chi sono e qual è la loro ideologia.

L’escalation di attentati a firma anarchica che si sono verificati nei giorni scorsi, con la telefonata anonima giunta al Resto del Carlino, nella quale si annuncia un grande attentato a Bologna per i fatti relativi a Cospito, ha riacceso i riflettori sugli anarchici e sul movimento anarco-insurrezionalista nella sua totalità.

Una situazione potenzialmente esplosiva che ha subito messo in massima allerta le Forze dell’Ordine e quelle di intelligence, da tempo impegnate a monitorare gli esponenti delle cellule anarchiche legate ai Fai-Fri.

Il teorico della Federazione anarchica internazionale è Alfredo Cospito, detenuto ad Opera in regime di 41 bis e in sciopero della fame da ottobre 2022; mentre la ramificazione internazionale del Fri si è resa protagonista dei fatti accaduti all’estero.

Il dibattito sul caso Cospito tiene banco in Parlamento, e frattanto che Meloni è alle prese con la bagarre a Palazzo Chigi, il clima nel Paese si fa sempre più rovente. Cosa vogliono gli anarchici e chi sono?

Cos’è l’anarchia

Con il termine anarchia si intende una prospettiva politica e un progetto sociale.

Per evitare che il termine anarchia venisse utilizzato in maniera impropria per indicare situazioni di disordine sociale e illegalità, nel 1857 venne coniato da Joseph Déjacque il termine “libertario”.

Sinonimo di anarchia è anche “acrasia”, perlopiù utilizzato in Francia.

Dalla seconda metà del XIX secolo: anarchia, libertarismo e acrasia sono diventati sinonimi, con varie sfumature a seconda del contesto e dell’epoca.

Chi sono gli anarchici e qual è la loro ideologia

Gli anarchici sono coloro i quali, in virtù della propria ideologia, negano qualsiasi forma di autorità e si fanno portatori del ripristino della società per far sì che primeggi l’autodeterminazione degli individui.

Secondo alcuni, questa può avvenire solo con le azioni violente, altri, invece, sono per il pacifismo.

Al di là delle varie frange che contrappongono l’insurrezionalismo rivoluzionario alla non violenza, il nucleo fondamentale del pensiero anarchico risiede nella necessità dell’annullamento dello Stato e di ogni forma di potere costituito.

L’abolizione del potere è il principio cardine di ogni anarchico, unico strumento per far sì che si compia l’evoluzione sociale.

Annullare lo Stato non significa necessariamente annullare anche l’organizzazione sociale; ma fare in modo che la società evolva in una non gerarchica.

Uno dei mezzi per abbattere le differenze sociali, per gli anarchici, è proprio l’abolizione della proprietà privata.

Cosa chiedono gli anarchici Fai-Fri

Gli anarchici del Fai-Fri chiedono la liberazione di Alfredo Cospito, detenuto in regime di 41 bis, a detta loro in maniera ingiusta.

Alfredo Cospito è il teorico delle cellule anarchiche del Fai-Fri. Per Fai si intende la Federazione anarchica internazionale; mentre il Fri è il Fronte Rivoluzionario Internazionale con ramificazioni all’estero.

Quest’ultima, è ritenuta la frangia oltranzista e violenta, considerata responsabile di oltre 50 attentati in tutta Europa e non solo (come indica il Skytg24).

Con il caso Cospito, le azioni del Fai-Fri hanno avuto un’impennata nel mese di gennaio, una serie di atti di matrice anarchica hanno scosso l’opinione pubblica.

Dal lancio di una molotov contro un distretto di Polizia a Roma, ad azioni contro le sedi diplomatiche italiane di Berlino (rivendicata dagli anarchici tedeschi della cellula “Zelle schwarzer Vöge” - Cellula degli Uccelli Neri), Barcellona, Buenos Aires, La Paz, Santiago del Cile, Stoccarda, Porto Alegre, Madrid, La Plata, Atene; all’incendio del ripetitore a Torino, alla lettera con minacce ai giudici inviata al direttore del giornale Il Tirreno, passando per i disordini nelle strade e nelle piazze, a Trastevere sono state denunciate 41 persone, fino alla telefonata anonima alla sede del Resto del Carlino.

L’azione dell’intelligence e dell’Antiterrorismo

L’intelligence e l’antiterrorismo hanno riscontrato che, durante i cortei e le manifestazioni per Alfredo Cospito, tenutesi in diverse città, vi erano giovani legati a collettivi universitari e centri sociali.

Ad accomunare antagonisti ed anarchici vi sono vari temi:

  • Lotta alla repressione ed alle carceri;
  • Ambientalismo radicale;
  • Opposizione ad opere pubbliche come il Tav ed il Muos in Sicilia.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha messo in guardia dal rischio del “ricompattamento di frange della galassia dell’antagonismo” e il caso Cospito potrebbe essere il simbolo per unire gli antisistema.

Come riposta Il Sole24Ore, l’intelligence ha raccolto nuove evidenze sul lancio di pubblicazioni a sfondo anarchico. È in atto un tentativo di rilanciare i progetti eversivi a marchio Fai-Fri con un esplicito richiamo alla violenza insurrezionale contro gli apparati dello Stato.

Nell’ultimo report dell’intelligence si legge che:

“Appelli alla sovversione si sono rilevati pure attraverso la diffusione su internet di documenti riportanti dati circostanziati sugli obiettivi da colpire e indicazioni operative su alcune tra le più insidiose attivazioni anarchiche, come il sabotaggio d’infrastrutture, specie delle telecomunicazioni, e di linee ferroviarie”.

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