“A Bologna ci sarà un grave attentato per i fatti relativi a Cospito”: telefonata anarchica fa salire l’allarme

“A Bologna ci sarà un grave attentato per i fatti relativi a Cospito”: telefonata anarchica fa salire l'allarme

La chiamata è giunta al Resto del Carlino. La Digos ha avviato le indagini. La paura sale e l’escalation anarchica non si placa.

C’è il rischio di un’escalation anarchica in Italia? La paura sale dopo la telefonata anonima giunta al centralino della portineria del quotidiano “Il Resto del Carlino”, il 31 gennaio scorso, nella quale veniva affermato che “ A Bologna ci sarà un grave attentato per i fatti relativi a Cospito ”.

La notizia è stata riporta dal Quotidiano nazionale (Qn) e dall’edizione bolognese del quotidiano, come evidenzia La Repubblica.

Sul posto, in via Mattei a Bologna, sono intervenuti gli uomini della Digos che hanno ascoltato l’addetto che ha preso la chiamata ed avviato le indagini per far luce sul caso, in particolar modo per risalire al luogo da cui è partita la telefonata.

Sempre nella giornata di martedì 31 gennaio, e sempre alla redazione del Carlino, è giunta una lettera contro la premier Giorgia Meloni e il ministro della Difesa Guido Crosetto, sulla politica del Governo sull’Ucraina.

L’ignoto mittente scrive: “In caso di persistenza, saremo costretti a prendere dei seri provvedimenti”.

L’escalation che ha portato nei giorni scorsi a far salire la tensione e a mobilitare gli anarchici è legata ai fatti che coinvolgono Alfredo Cospito, l’anarchico della Federazione anarchica informale (Fai) detenuto in regime di 41 bis. La sigla anarchica è riconosciuta fino in Cassazione come associazione terroristica.

Dopo una lunga permanenza nel carcere di Sassari, Cospito è stato trasferito in quello di Opera, in provincia di Milano, per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute, dovute allo sciopero della fame che sta portando avanti dal 19 ottobre in protesta contro il carcere duro al quale è sottoposto.

Attentato anarchico a Bologna: il contenuto della telefonata anonima

Il 31 gennaio 2023, alla portineria della sede del Resto del Carlino, a Bologna, è giunta una telefonata anonima: “A Bologna ci sarà un grave attentato per i fatti relativi a Cospito”, così riporta il Resto del Carlino, nel pezzo a firma di Nicoletta Tempera.

L’ignoto telefonista, voce giovane e maschile, senza accenti, ma con una lieve cadenza bolognese, ha comunicato il messaggio che ha subito fatto scattare l’allerta delle Forze dell’Ordine.

La chiamata, rimbalzata da un numero interno, si ipotizza quello del vecchio centralino, è stata presa dal portiere alle 8:05 di martedì 31 gennaio. La telefonata è durata pochissimo: neppure un minuto. Alle 8:06, era già conclusa.

La Digos, intervenuta sul posto, ha ascoltato il portiere che sta collaborando, insieme alla Procura, per individuare, tramite l’analisi dei tabulati telefonici, il numero da cui è partita la chiamata, se da una cabina, da casa o da un telefono cellulare.

E’ fondamentale appurare se dietro la telefonata minatoria ci sia un mitomane o qualcuno realmente legato all’ambiente anarchico.

Attentato anarchico a Bologna: la lettera contro Meloni

Sempre alla redazione del Carlino, come riporta lo stesso quotidiano, è giunta una lettera, con toni di minaccia, contro la politica della premier Giorgia Meloni e del Ministro della Difesa Guido Crosetto circa il conflitto in Ucraina.

Le diamo quaranta giorni per rivedere questo atteggiamento servile - scrive l’anonimo mittente -. In caso di persistenza, saremo costretti a prendere dei seri provvedimenti”.

Il quotidiano evidenzia che si tratterebbe di una sorta di ultimatum, ma non di matrice anarchica. L’allerta sale e le indagini proseguono per far luce sulla vicenda.

Intanto, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, nel corso della sua informativa alla Camera, sul caso Cospito al 41 bis, ha detto che: “È opinione prevalente che il ministro non possa pronunciarsi prima di aver acquisito i pareri delle autorità giudiziarie competenti”.

Prosegue l’escalation anarchica

Nel frattempo, l’escalation anarchica non si arresta. Dopo gli attacchi a Berlino e Barcellona, quelli incendiari a Milano, Roma e ad Atene, sotto l’appartamento dove vive la diplomatica Susanna Schlein, sorella della candidata alla segreteria del Pd Elly, è arrivata anche una nuova minaccia all’indirizzo del procuratore generale di Torino, Francesco Saluzzo.

Lo stesso ministro Nordio ha riferito che il procuratore ha ricevuto una busta con un proiettile.

“Ho chiesto a Cospito di condannare le azioni violente di questi giorni, che ci allontanano dalla possibilità di ottenere una revisione del 41bis. Non mi ha detto di approvare questi gesti, ma prevalendo il suo essere anarchico, non si sente di dire nulla a chi li sta compiendo, nemmeno di condannarli. Questo rappresenta un errore grave per il raggiungimento del risultato finale. Per ora non si sente di mandare messaggi ma ne riparleremo”

ha dichiarato all’Ansa il consigliere regionale lombardo di +Europa/Radicali Michele Usuelli.

Dal canto suo, Cospito ha deciso di proseguire lo sciopero della fame (sono 106 giorni), rinunciando ad assumere anche gli integratori.

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