Armi russe nella centrale atomica ucraina: si rischia una nuova Chernobyl?

Armi russe nella centrale atomica ucraina: si rischia una nuova Chernobyl?

I russi hanno fatto di Zaporizhya il loro deposito di armi, mezzi blindati ed esplosivo.

Da marzo, l’impianto della centrale nucleare di Zaporizhya, la più grande d’Europa, è occupato dai soldati russi che ne hanno fatto il deposito del loro arsenale di armi e mezzi.

L’impianto si trova a cinque chilometri dalla linea del fronte sud e il direttore di Energoatom, l’agenzia nucleare ucraina, Petro Kotin è preoccupato che un attacco alla centrale potrebbe dare vita ad una nuova Chernobyl.

Gli ucraini potrebbero attaccare da un momento all’altro per cercare di riprendersi quella regione e liberare la centrale dall’assedio.

Armi russe nella centrale di Zaporizhya: quanto è alto il rischio

Il rischio che la centrale più grande d’Europa, con sei reattori, possa diventare la nuova Chernobyl c’è. Lo ha detto il direttore di Energatom Petro Kotin, prima tecnico e poi direttore della centrale.

I russi hanno trasformato Zaporizhya in una guarnigione, con mezzi blindati e lanciarazzi, usati per bombardare l’area, convinti che gli ucraini non risponderanno al fuoco per non colpire la centrale e provocare un disastro nucleare.

In un’intervista rilasciata a Repubblica, Kotin ha detto che gli operai ucraini controllano la sicurezza nucleare e il livello di radiazioni, ma fisicamente la centrale è sotto il controllo dei russi che non mancano di minacciare e torture i lavoratori, ritenuti oppositori di Mosca.

Ci sono cinquecento soldati russi che hanno portato dentro la centrale esplosivo e armi e nessuno sa come si comporteranno”.

Kotin ha anche raccontato di un episodio ad alto tasso di pericolosità. I russi, infatti, erano intenzionati a svuotare le vasche dell’acqua di raffreddamento, ma fortunatamente sono riusciti a dissuaderli.

Hanno sequestrato cento addetti all’impianto, inclusi due capi dipartimento, alcuni sono stati liberati ma della maggior parte non sappiamo ancora nulla. E più ne prendono e più aumenta il rischio di un incidente”.

La situazione nella centrale ucraina

La centrale di Zaporizhya viene usata dai russi per deposito di esplosivi, lanciarazzi e mezzi blindati.

Ci sono due grandi alloggiamenti per le turbine nei reattori uno, due e tre e ci sono grandi porte dove passa un binario che serve tutti e sei i reattori. Lì sotto hanno piazzato almeno quattordici veicoli pesanti, fra carri armati e blindati per il trasporto truppe”.

Insomma: una polveriera. Se un razzo dovesse colpire un reattore andrebbe ad intaccare la calotta di contenimento, ma un secondo, nello stesso punto, sarebbe fatale.

Il solo modo che gli ucraini potrebbero avere per liberare la centrale dal giogo russo sarebbe quello di: “circondare i soldati e aspettare che si arrendano o creare un corridoio per farli andare via”.

Ma prima usare gli Himars, i lanciarazzi americani in servizio dalla fine di giugno, “non sul terreno della centrale ma attorno, perché hanno una precisione tale da poter essere usati in queste circostanze”.

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