Polizia Penitenziaria, la realtà è diversa da quella raccontata dal Governo

Polizia Penitenziaria, la realtà è diversa da quella raccontata dal Governo

Davvero il Governo ha aumentato gli organici della Polizia Penitenziaria? L’OSAPP smentisce le dichiarazioni del sottosegretario alla Giustizia.

Nei giorni scorsi il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, ha dichiarato che dall’insediamento del Governo Meloni la Polizia Penitenziaria ha ottenuto un potenziamento di oltre 7.000 agenti.

Ma è davvero così? Un fact checking arriva dall’OSAPP (Organizzazione sindacale autonoma Polizia Penitenziaria), secondo il quale le dichiarazioni del sottosegretario Delmastro sono del tutto fuorvianti.

Altro che incremento dell’organico, la Polizia Penitenziaria è sottodimensionata

Un problema di sottodimensionamento del personale della Polizia Penitenziaria persiste ancora oggi. La situazione è critica, come dimostrano i numeri: dal 2021 a oggi sono 5.452 gli agenti che hanno cessato il servizio mentre solo 3.737 sono quelli assunti da concorso pubblico.

Non c’è stato quindi alcun aumento, anzi: un disavanzo effettivo di 1.716 unità che sta comportando un serio problema al funzionamento delle carceri italiane.

E la situazione non è destinata a migliorare: il prossimo giugno, infatti, entreranno in servizio 1.867 agenti, mentre 1.500 andranno in pensione. Le prospettive per il 2025 sono ancora più inquietanti, con un previsto impoverimento organico delle sedi penitenziarie dal Nord al Sud del Paese. A conferma che le dichiarazioni di Delmastro sono perlopiù propaganda che tuttavia non attacca tra chi vive le difficoltà del comparto ogni giorno.

Il problema delle carceri italiane, la denuncia di OSAPP

Questa situazione è destinata a produrre ulteriori disagi, disservizi e a compromettere la sicurezza nelle carceri.

A tal proposito, il segretario generale dell’OSAPP, Leo Beneduci, ha criticato aspramente le dichiarazioni del sottosegretario alla giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, sottolineando che questa visione non rispecchia una realtà dove persiste ancora la regola di bandire concorsi per l’assunzione di personale solo in base alle carenze che si sono verificate due anni prima.

Inoltre, è stato criticato il piano del governo di individuare 7.300 posti detentivi aggiuntivi per contrastare il sovraffollamento penitenziario, senza affrontare adeguatamente la carenza di personale.

Beneduci ha infine espresso la sua preoccupazione per il grave aumento dei suicidi nelle carceri italiane, definendo “lacrime di coccodrillo” le reazioni delle autorità governative.

Polizia Penitenziaria, inaccettabili condizioni di lavoro

Il personale della Polizia Penitenziaria, incaricato di sorvegliare, prevenire e garantire condizioni di legalità nei penitenziari, è sottoposto ogni giorno a pressioni insostenibili. Molto spesso, vengono negati loro ferie e riposi, e sono costretti ad affrontare turni lavorativi estenuanti, di oltre 10 ore consecutive.

OSAPP ha messo quindi in luce una realtà preoccupante e trascurata dal Governo italiano. La carenza di personale all’interno della Polizia Penitenziaria mina la sicurezza delle carceri e compromette il rispetto dei diritti umani dei detenuti.

È urgente che le autorità affrontino questa crisi organizzativa con soluzioni concrete e tempestive.