Winston Reyes Manuel: la storia dell’omicidio della contessa Filo Della Torre

Winston Reyes Manuel: la storia dell'omicidio della contessa Filo Della Torre

Dopo appena 10 anni Winston Reyes Manuel, l’assassino della contessa Alberica Filo della Torre è uscito di prigione. Ha scontato la sua pena di poco meno di 20 anni (16 per la precisione) in anticipo, usufruendo di sconti di pena.

Le sue prime dichiarazioni sono state rivolte ai figli della contessa, ai quali ha chiesto il perdono. In risposta Manfredi Mattei, figlio di Alberica Filo della Torre e dell’imprenditore Pietro Mattei ha puntato il dito contro la giustizia.

Ci sono voluti venti anni per trovare il colpevole, venti anni di errori, omissioni e ritardi. Forse l’aspetto più interessante della storia dell’omicidio della contessa Filo della Torre è il fatto di non poter escludere mai, anche se può sembrare banale, un sospettato. Perché? Ecco la storia dell’omicidio.

Il colpevole era proprio il maggiordomo: il movente di Winston Reyes Manuel

Winston Reyes Manuel aveva lavorato come maggiordomo per la contessa Alberica Filo della Torre. “Aveva”, infatti era stato licenziato poco prima degli eventi che ora andremo a raccontare.

Il 10 luglio 1991 Winston Reyes Manuel era ritornato alla villa di Olgiata per chiedere alla contessa di poter tornare a lavorare da lei. Almeno queste sono state le dichiarazioni dell’uomo quando ha confessato l’omicidio, ormai con il fiato sul collo delle forze dell’ordine dopo 20 anni di ricerche.

Il movente dell’omicidio è stato il furto di gioielli da rivendere per fare dei soldi. Quasi subito era emersa la possibilità che fosse stato il maggiordomo a compiere l’omicidio e c’erano anche delle intercettazioni telefoniche a testimoniarlo. Eppure va ricordato questo dettaglio: nessuno ascoltò le intercettazioni per vent’anni.

Winston Reyes Manuel: venti anni di silenzio

Le indagini sul caso subirono diversi momenti di rallentamento, tanto da andare quasi incontro alla prescrizione. Fu solo grazie alla volontà e alla determinazione del marito Pietro Mattei che le indagini proseguirono e approdarono alla prova definitiva.

Venti anni dopo i fatti del 10 luglio 1991 le nuove tecnologie hanno permesso di analizzare il tessuto trovato intorno alla testa della contessa. Su questo infatti venne ritrovato il DNA di Winston Reyes Manuel.

Questo passaggio ha permesso di riscoprire le intercettazioni telefoniche, che sono state finalmente ascoltate e dalle quali è emerso uno scambio di informazioni sulla compravendita di gioielli, proprio quelli scomparsi dalla camera della contessa.

Dopo dieci anni: le scuse e la risposta dei figli

Winston Reyes Manuel è uscito da pochi giorni, dopo aver pagato per l’omicidio compiuto. Dalla prima intervista rilasciata per Rai 3 al programma “Chi l’ha visto”, in onda in anteprima questa sera, Reyes ha dichiarato che conosce il dolore dei figli della contessa Filo della Torre e che chiede perdono. La dichiarazione:

“Lo so benissimo che loro stanno soffrendo, ma non posso tornare indietro, non posso ridargli la felicità per la mancanza della loro madre, non smetterò di pregare per loro.

A queste prime dichiarazioni il figlio della contessa, Manfredi Mattei, ha commentato che l’uomo è uscito dopo appena 10 anni per un problema nel funzionamento della giustizia italiana.

“L’assassino di mia madre esce dopo soli 10 anni dalla sua condanna e ce ne sono voluti precedentemente 20 per trovare un responsabile - ha detto - La pena doveva essere l’ergastolo, e invece è praticamente già fuori”.

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