Limite contanti 2022: si cambia di nuovo

Limite contanti 2022: si cambia di nuovo

Un meccanismo in auge da tempo e che doveva continuare anche quest’anno viene invece ostacolato da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Che cosa cambierà?

Il tetto ai contanti è un tema che divide ancora una volta la maggioranza.

Lo scorso gennaio, infatti, il limite massimo è arrivato a soli 1.000,00 euro, ma Forza Italia e Lega, insieme a Fratelli d’Italia, hanno votato per mantenere il tetto a 2.000,00 euro

In che cosa consiste il tetto massimo sui pagamenti

Il meccanismo che imponeva limiti all’uso del denaro contante è un’eredità del governo Pd-M5S che riporta ai tempi dell’esecutivo di Mario Monti.
 
Il limite di 999,99 euro per l’utilizzo dei contanti era applicato a ogni tipologia di pagamento che avveniva tra una persona fisica, o giuridica, e l’altra. Dunque, acquistare un bene d’importo superiore a tale limite avrebbe significato un tracciamento del denaro in questione.
 
Ridurre il limite massimo dei pagamenti in contati, almeno secondo chi ha approvato la norma, avrebbe permesso di frenare lo spread e di tracciare con più dettagli l’andamento dell’economia, e ciò avrebbe garantito maggior introiti per lo Stato.
 
Anche i prelievi o versamenti in banca erano controllati. Era possibile, per esempio, prelevare o versare dal proprio conto corrente o libretto di risparmio cifre superiori al limite imposto, ma solo se il trasferimento in denaro non riguardava altre persone, e se la cifra prelevata veniva spesa in più soluzioni anziché in una sola.
 
Per quanto riguarda il pagamento o l’incasso in contanti, uno studio commerciale di Roma ammette che:
 

  • a fronte della richiesta di una somma superiore al limite di legge era possibile pagare parte in contanti e parte con altri strumenti di pagamento tracciabili, purché il trasferimento in contanti risultasse inferiore alla soglia (999,99 euro);
  • a fronte di una fattura unica per la vendita di un bene il cui importo invece fosse superiore a 999,99 euro, era possibile accettare il versamento di denaro contante a titolo di caparra a patto che fosse inferiore alla suddetta soglia.

Milleproroghe: cosa cambia riguardo i pagamenti in contanti

La riduzione dell’importo massimo dei pagamenti in contanti da 2.999,99 euro a 1.999,99 euro venne applicata a partire dal 1° luglio 2020 e la sua validità era prevista fino al 31 dicembre 2021.
 
Il 1° gennaio di quest’anno, invece, era prevista la riduzione da 1.999,99 euro a 999,99 euro. Ma le cose sono cambiate.
 
La modifica approvata in commissione alla Camera rivede l’entrata in vigore della riforma: non si parla più del 1° gennaio 2022, ma del 1° gennaio 2023
 
Vittoria! Grazie a un emendamento di Fratelli d’Italia il tetto all’utilizzo del contante viene riportato da subito a 2.000 euro”, dice Giorgia Meloni.
 
Quando il Milleproroge entrerà in vigore si tornerà dunque alla soglia dei 2.000,00 euro e questo vuol dire che si potranno effettuare pagamenti in contanti fino 1.999,99 euro senza incorrere in sanzioni. 

Non è d’accordo Giuseppe Conte, che ammette:
 

“Quella della Destra è una mossa che finisce per favorire l’economia sommersa. In un Paese con circa 100 miliardi annui di evasione non si dovrebbero costruire scorciatoie per il malaffare, ma nuove strade, nuove scuole, nuovi ospedali proprio con le risorse recuperate da circuiti illegali."