Elsa Corniglio - 20 luglio 2021
Specnaz: perché sono tra le Forze Speciali migliori al mondo
Le Forze militari Specnaz che operano in territorio russo, sono una tra le forze speciali migliori al mondo: vediamo perché.
Specnaz è un termine usato per indicare in modo generico i corpi speciali sovietici, russi e anche di altri Paesi dell’ex Unione Sovietica.
Durante l’occupazione sovietica, le forze militari Specnaz furono utilizzate molto in Afghanistan e per proteggere le navi in zone minacciate dalla pirateria. Successivamente furono impiegate anche per la liberazione di ostaggi, in azioni contro il terrorismo, nella repressione di rivolte esplose nelle carceri e per contrastare gravi disordini nelle piazze oppure organizzazioni criminali indipendenti.
Con la loro importanza storica alle spalle, le forze militari Specnaz sono famose per essere considerate tra le migliori forze speciali presenti in tutto il pianeta: vediamo perché.
Il Servizio Segreto militare delle Forze Armate Specnaz
Il Servizio Segreto militare controlla 15 battaglioni a cui appartengono uomini forgiati nell’esercito federale russo per un totale circa 15.000 elementi. Questi numeri sono indicativi, dato che la consistenza numerica vera e propria del reparto è tenuta segreta, specialmente alcune sezioni.
I reparti dello Specnaz sono una delle unità di fanteria più specializzata e tra i loro compiti ufficiali vi è la ricognizione a lungo raggio, ma non solo: anche il sabotaggio, le operazioni contro i moti o le manifestazioni volte all’insurrezione, o il contrasto alla guerriglia interna rientrano nelle competenze degli Specnaz.
Oltre a tutto questo, le unità militari dello Specnaz sono utilizzate anche in supporto a normali missioni dell’esercito convenzionale russo.
Il Servizio Segreto civile e le Forze Armate Specnaz
Uno dei primi battaglioni Specnaz che fu posto sotto gli ordini del Servizio Segreto civile - più noto con l’acronimo di KGB - fu il famoso Gruppo Alfa, che fu fondato nel 1974.
L’obiettivo era quello di avere un’unità dell’esercito specializzata nella lotta al terrorismo interno, oltre che alla liberazione di possibili ostaggi da parte delle organizzazioni terroristiche. Le unità operative all’interno dello Specnaz erano più propriamente dei militari in appoggio alle operazioni segrete del KGB.
Dopo l’URSS, il reparto Specnaz passò sotto le dipendenze del servizio di sicurezza federale russo - noto con l’acronimo di FSB - pur mantenendo inalterati sia gli scopi, sia i ruoli.
Perché lo Specnaz è tra le forze speciali migliori al mondo
Non è difficile capire perché le Forze militari Specnaz sono considerate tra le migliori forze speciali al mondo, basti pensare solo all’importanza storica che ha avuto il Gruppo Alfa nel bel mezzo della Guerra Fredda, quando fu creato per colmare la necessità di avere soldati super addestrati che fossero pronti davvero a tutto e in grado di eseguire qualunque tipo di ordine fosse loro impartito.
Si tratta di unità disposte davvero a tutto, anche con metodi poco ortodossi. Si pensi, infatti, alla missione in Libano per salvare dei diplomatici russi rapiti da una comunità islamica locale. In quell’occasione, vennero identificati i rapitori islamici, lo Specnaz ne rapì i familiari e intimarono all’organizzazione islamica di restituire i diplomatici. Dopo questa operazione non ci furono ulteriori rapimenti verso i russi.
“Nessuna trattativa e nessuna pietà”
La parola d’ordine - potremmo dire il motto - dello Specnaz è sempre stata: “nessuna trattativa e nessuna pietà”.
Con un motto così esplicativo, gli Specnaz arruolano come personale soltanto gli elementi che risultano essere più duri e promettenti di tutte le scuole militari e per testarli, le prove a cui vengono sottoposti i papabili aspiranti sono dure al limite dell’immaginabile.
Ecco perché queste unità sono davvero pronte a tutto e capaci di fare qualunque cosa e in questa durezza risiede il motivo del loro essere considerate una delle Forze Speciali più forti al mondo. Addirittura, c’è chi si rivolge agli uomini dello Specnac con l’appellativo di “uomini d’acciaio” .
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