Aurora Marinaro - 12 giugno 2024
Sindacati Forze Armate, finisce la licenza speciale ma niente distacchi e permessi
I rappresentanti delle APCSM non possono più usufruire della licenza speciale con l’entrata in vigore del decreto su distacchi e permessi, ma nemmeno di questi ultimi.
Con l’entrata in vigore del decreto-legge n. 61 del 9 maggio 2024 termina anche la licenza speciale per i dirigenti delle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari. Questo vuol dire che già da oggi per prendere parte alle attività sindacali, peraltro estremamente importanti in questa fase di contrattazione per il rinnovo di contratto, dovrà attingere da ferie e permessi personali.
Una situazione inconcepibile, che lede il lavoro delle APCSM ma soprattutto i diritti del personale militare, rischiando così di vanificare anche gli sforzi del ministro Crosetto proprio riguardo all’individuazione di distacchi e permessi sindacali. Il suddetto decreto, con alcune misure urgenti per l’operatività dei sindacati delle Forze Armate, prevede appunto questi istituti, motivo per cui con la sua entrata in vigore cessa di esistere la licenza speciale.
Nel frattempo, però, le amministrazioni non si sono attivate per attuare le disposizioni, mancando ad oggi tutti i passaggi burocratici necessari affinché i dirigenti delle associazioni possano usufruire di questi diritti. Un colpevole ritardo che rischia di pregiudicare l’attività sindacale o comunque svantaggiare in modo evidente i sindacati delle Forze Armate.
Termina la licenza speciale per i sindacati delle Forze Armate
Con il riconoscimento delle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari è stata introdotta come misura provvisoria una licenza speciale, che consentisse di prendere parte all’attività sindacale senza ledere i diritti dei lavoratori. In particolare, la legge n. 213/2023 ha previsto una licenza speciale con un limite mensile di 9 giorni, sempre compatibilmente con le esigenze di servizio, per un massimo di 7 rappresentanti per ogni associazione.
La stessa legge specifica anche che questa licenza potrà essere concessa soltanto fino all’entrata in vigore dell’apposito decreto e comunque non oltre il limite di 6 mesi dalla sua istituzione. Di conseguenza, i rappresentanti delle associazioni non possono più usufruire della licenza speciale dal 10 giugno 2024, per l’appunto il giorno in cui è entrato in vigore il decreto-legge dedicato.
Distacchi e permessi sindacali per le Forze Armate
Il decreto-legge Disposizioni urgenti in materia di associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, personale militare e civile del Ministero della difesa e operatività delle Forze armate dedica il primo articolo (su un totale di 5) proprio alla modalità di svolgimento dell’attività sindacale.
Come prima cosa, si prevedono distacchi e permessi nella seguente misura: un distacco ogni 4.000 unità di personale e un’ora annua di permesso retribuito ogni 2 unità di personale. Distacchi e permessi sono ripartiti tra le APCSM in modo proporzionale alla rappresentatività di ognuna.
Il decreto legge specifica l’esistenza di un’urgenza proprio per la partecipazione dei sindacati alla contrattazione per il rinnovo del contratto (triennio 2022-2024) del comparto Difesa e Sicurezza. Un’urgenza ribadita più e più volte anche dalla Rete sindacale militare e ben compresa proprio dal ministro della Difesa.
Nessuno può usufruire di distacchi e permessi
Nonostante tutti gli sforzi fatti in proposito, ad oggi i sindacati delle Forze Armate sono sprovvisti di distacchi e permessi. Per partecipare appieno alla contrattazione dovranno ricorrere ai permessi personali, con i conseguenti disagi. È inconcepibile trovarsi in queste condizioni, soprattutto visto che anche a livello normativo è stata data la giusta importanza alla questione, giungendo al decreto citato in tempi abbastanza rapidi.
Le amministrazioni non hanno evidentemente colto questa urgenza, visto che finché non verranno completati i passaggi burocratici necessari (tra cui i sistemi) i rappresentanti non potranno usufruire dei distacchi e permessi che vengono loro riconosciuti dalla legge. Non è certo una leggerezza, soprattutto visto che ci si trova nel pieno della contrattazione e si contribuisce a creare una certa disparità anche rispetto ai sindacati delle Forze di Polizia. C’è solo da sperare che ci sia una correzione quanto prima, che comunque non potrà cancellare i disagi di questi giorni.
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