Distacchi e permessi sindacali, i sindacati scrivono al governo

Distacchi e permessi sindacali, i sindacati scrivono al governo

La Rete sindacale militare chiede al governo Meloni un provvedimento per distacchi e permessi sindacali. senza i quali non sono garantite autonomia e operatività.

Fonte immagine: Governo.it

Le associazioni sindacali si stanno mobilitando affinché l’ufficializzazione della rappresentanza sindacale sia seguita dagli interventi necessari per la piena operatività delle associazioni, soprattutto in vista delle trattative sulla contrattazione. In particolare, la Rete sindacale militare ha pubblicato un comunicato stampa - che trovate allegato - invitando il ministro della Difesa Crosetto e la premier Meloni a emanare un provvedimento provvisorio che estenda alle associazioni sindacali militari i permessi e i distacchi previsti dalla legge n. 46/2022.

Quest’ultima regolamenta proprio l’esercizio della libertà sindacale per le Forze Armate e di Polizia, delegando al governo i decreti di attuazione. La legge prevede infatti il diritto a distacchi e permessi sindacali per lo svolgimento dell’attività, che per il momento sono accessibili soltanto dai sindacati delle Forze di Polizia. L’intervento richiesto al governo è quindi fondamentale anche in termini di equità e parità di diritti di rappresentazione.

Permessi e distacchi sindacali, la richiesta della Rete sindacale militare

Antonio Tarallo, Segretario generale di USIC, ribadisce l’assoluta importanza della richiesta per garantire il funzionamento della trattazione:

La libertà sindacale non può fermarsi davanti alla mancanza di un provvedimento Governativo che ne disciplina le regolamentazioni. Tanto vale sui decreti distacchi e permessi ed altrettanto sul regolamento di attuazione alla Legge 46/2022.
Il nostro appello alla Meloni ed a Crosetto, unici veri interlocutori seppur a distanza, vuole significare che tutte le loro iniziative per velocizzare le aperture contrattuali delle FFPP ed FFAA non avranno alcun seguito senza i provvedimenti citati.

Il governo Meloni ha mostrato di tenere molto alla rappresentanza sindacale dei militari, per questo un intervento riguardante permessi e distacchi è ancora più fondamentale, dato che altrimenti le associazioni non saranno effettivamente operative. Lo ricorda Francesco Gentile, Segretario generale di ASPMI:

Adesso il tavolo della contrattazione può partire, d’altronde il Presidente del Consiglio nei giorni scorsi ha confermato che aspettava solamente il decreto sulla rappresentatività dei sindacati delle Forze Armate. Tuttavia, senza il provvedimento su distacchi e permessi c’è il rischio di una partecipazione parziale alle trattative da parte dei sindacati militari, non riconoscendo così al personale delle Forze Armate un’adeguata rappresentanza.

Guido Bottacchiari, Segretario generale di Amus Aeronautica, ha sottolineato in particolare la necessità di equi strumenti rispetto ai sindacati di polizia a ordinamento civile, proponendo una soluzione per un passaggio graduale:

Ci aspettiamo un provvedimento del Governo volto a determinare un plafond di risorse per distacchi e permessi delle neonate associazioni sindacali militari adeguato ad avere pari dignità rappresentativa dei sindacati di polizia ad ordinamento civile.
Ciò potrà avvenire anche in due fasi, una transitoria sino al 31 dicembre con le risorse derivanti dalla chiusura della Rappresentanza Militare e delle Licenze speciali, in attesa di vedere appostate nella prossima di bilancio la differenza necessaria a sostanziare gli stessi, ciò in analogia a quanto in passato fatto al momento della sindacalizzazione delle polizie.

Anche Antonino Duca, Segretario Generale di SAM, evidenzia la necessità di eliminare al più presto questa disparità:

Il decreto sulla rappresentatività ha cristallizzato le sigle che siederanno al prossimo tavolo contrattuale. La determinazione di distacchi e permessi è tra le prerogative di queste sigle. Non avere uno strumento di questo tipo, soprattutto con una contrattazione alle porte, crea uno squilibrio nel comparto difesa e sicurezza.

Oltre a quanto già detto, il provvedimento in merito a distacchi e permessi sindacali si pone come condizione necessaria all’autonomia delle associazioni e dunque nella loro stessa funzionalità. Questa è la “vera sfida” per le Forza Armate, sottolinea il Colonnello Francesco Cacace, responsabile della comunicazione di Sim Marina:

L’entrata in vigore del decreto sulla rappresentatività sindacale dei militari segna il passaggio dalla rappresentanza al sindacato, che permetterà di avere personale impiegato completamente alle attività sindacali, con l’accesso a maggiori strumenti rispetto a Cocer e Cobas e di conseguenza a una completa autonomia.

La ripartizione di distacchi e permessi è la vera sfida per le Forze Armate, che potranno cogliere questa iniziativa come un’opportunità o porsi in modo negativo e incrementando le tensioni. SIM Marina è però fiduciosa che la rappresentatività sindacale sarà vista per i suoi effettivi benefici, compresa l’eliminazione di possibili ingerenze reciproche, nell’interesse del personale e della Forza Armata.