Rinnovo contratto statali: cosa cambia da settembre

Rinnovo contratto statali: cosa cambia da settembre

Ecco tutte le novità in merito al rinnovo del contratto degli statali: cosa cambia da settembre e le discussioni in corso.

L’obiettivo è aumentare la busta paga degli statali, o almeno dei dipendenti del comparto delle funzioni centrali e questo entro un breve termine. Pare, poi, che già da settembre potranno esserci delle novità in merito.

In effetti, l’Agenzia per la rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni - nota con l’acronimo di Aran - sta accelerando i tempi con sindacati e Governo perché l’obiettivo possa trovare la sua realizzazione nel più breve tempo possibile.

Ecco cosa cambia da settembre nel rinnovo del contratto degli statali.

L’obiettivo: aumentare gli stipendi degli statali

Il punto da cui si parte è il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale del 10 marzo 2021.

Al momento, per i rinnovi degli statali sono sul tavolo 3,7 miliardi, inclusi i 400 milioni della Legge di Bilancio 2021; cifra che dovrebbe garantire un incremento del 4,07% della retribuzione, ossia circa 107 euro al mese.

Cosa cambia da settembre

Dai 3,7 miliardi, però, dovranno essere sottratti 575 milioni - secondo quanto riportano i sindacati - che saranno utilizzati per pagare l’indennità di vacanza contrattuale, l’elemento perequativo e i trattamenti accessori del personale militare e di Polizia e Vigili del Fuoco.

Il ché significa che la cifra dell’aumento in busta paga potrebbe variare tra gli 80 e i 100 euro al mese. Tuttavia, l’8 settembre ci sarà una riunione fondamentale per capire gli accordi tra sindacati, Aran e Governo.

I nodi da sciogliere per il rinnovo del contratto agli statali

Le questioni da discutere in merito ai rinnovi dei contratti agli statali sono diverse. In primo luogo ci sono il nuovo ordinamento professionale e lo smart working.

Nei percorsi di carriera nella Pubblica Amministrazione ci sarà, comunque, un forte cambio. Nascerà, infatti, la quarta area, ossia quella dedicata alle elevate professionalità, con stipendi adeguati e una struttura più simile a quanto avviene per i dirigenti.

Come funziona la quarta area della Pubblica Amministrazione

La quarta area ospiterà all’interno dei tecnici che saranno assunti con contratti a termine secondo il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

L’ingresso potrà avvenire anche attraverso progressioni interne e promozioni dirette senza necessità di partecipare a concorsi pubblici e senza necessità di possesso di titoli da concorso.

La questione dello smart working

La giornata lavorativa di chi è in smart working sarà divisa in tre fasi: una fase operativa, nella quale il lavoratore deve essere disponibile in via immediata; un’altra fascia di reperibilità tramite email o cellulare; e infine, una fascia di inoperatività che dura 11 ore consecutivamente.

Queste linee guida stanno essendo stipulate a tutela di chi lavora a distanza. Infatti, durante le ore di inoperatività, il lavoratore non potrà essere contattato dall’ufficio. Tutto questo nel dialogo per il rinnovo del contratto degli statali.