Quanto guadagna Luigi Di Maio come inviato speciale dell’Ue nel Golfo Persico

Quanto guadagna Luigi Di Maio come inviato speciale dell'Ue nel Golfo Persico

Luigi Di Maio potrebbe essere nominato inviato speciale dell’Ue nel Golfo Persino. Ecco quando guadagnerebbe e quali sono i vantaggi diplomatici.

Luigi Di Maio sarà presto nominato inviato speciale dell’Unione Europea nel Golfo Persico. A sostenerlo sono diversi quotidiani italiani, tra cui Il Corriere della Sera che pare ricostruire un rapporto amichevole tra Di Maio e l’Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri la politica di sicurezza Josep Borrell che ha l’ultima parola sulla nomina. I tecnici lo hanno già raccomandato e manca solo il definitivo via libera per questo importante incarico. Un incarico che porterebbe Di Maio a guadagnare fino a 12.000 euro netti al mese, con tassazione agevolata e diverse altre coperture di spese.

Il ruolo di inviato speciale dell’Unione Europea nel Golfo Persico è un importante incarico e non era considerata scontata la nomina di Di Maio seguito al lavoro svolto nel periodo in cui è stato ministro degli Esteri. Il rapporto tra lui e Borrell, come sottolinea Il Corriere della Sera, è però ottimo e questo potrebbe portare alla nomina definitiva.

Si tratta di un ruolo creato appositamente per rispondere alle necessità dell’Europa di trovare forniture energetiche diversificate in seguito alla rottura dei rapporti commerciali e di fornitura con la Russia. Guardando verso il Medioriente è stato scelto proprio Luigi Di Maio, ex ministro degli Esteri il governo italiano, per trattare il prezzo del petrolio e del gas con i Paesi del Golfo Persico

Luigi Di Maio inviato speciale nel Golfo Persino: è quasi una sicurezza secondo alcuni

Manca solo il via libera di Josep Borrell per la nomina di Luigi Di Maio a inviato speciale dell’Unione Europea nel Golfo Persico. Giovedì scorso i tecnici dell’Unione Europea hanno approvato la nomina di Di Maio, raccomandandolo in seguito una serie di interviste e colloqui con i singoli candidati.

Mentre da Maurizio Gasparri (Forza Italia) arrivo un secco “no” alla nomina, con la necessità di designare un nome nuovo che rispetti l’attuale governo, in Europa non pare esserci lo stesso sentimento nei confronti del molto probabile nuovo inviato speciale. Secondo Il Corriere della Sera l’ok è assicurato dagli ottimi rapporti che intercorrono tra Luigi Di Maio e l’Alto rappresentante per la politica estera tre Unione Europea Josep Borrell.

Inviato speciale Ue: quanto guadagnerà Di Maio e cosa dovrà fare

La nomina di inviato speciale dell’Unione Europea per il Golfo Persico è una nuova nomina e per questo non esistono precedenti sul quale basare i guadagni futuri di Di Maio. Il Corriere della Sera però parla di circa 12.000 euro netti al mese, con diversi altri vantaggi. Tra questi la tassazione agevolata dell’Unione Europea e le coperture di tutte le spese, compreso lo staff. A questo si aggiunge anche lo status diplomatico, il relativo passaporto e l’immunità che l’essere diplomatico comporta.

Ma quali sono i compiti richiesti all’inviato speciale, probabile Di Maio, nel Golfo Persico? In seguito alla rottura dei rapporti commerciali per quanto riguarda la fornitura di gas con la Russia si è reso necessario variare le forniture di gas. In seguito al lavoro svolto come ministro degli Esteri per il governo Draghi, Di Maio potrebbe essere il nome tecnico capace di dialogare nel Golfo Persico su contratti e prezzi per le nuove forniture di gas.

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