Pensione anticipata: il blocco dell’adeguamento con le aspettative di vita vale anche per le Forze dell’Ordine?

Pensione anticipata: il blocco dell'adeguamento con le aspettative di vita vale anche per le Forze dell'Ordine?

Pensione anticipata: il Governo blocca i requisiti. Vale anche per le Forze Armate e di Polizia? Facciamo chiarezza.

Il decreto pensioni (di cui la bozza di testo è stata svelata in queste ore) oltre ad introdurre la Quota 100 e a prorogare l’Opzione Donna, blocca i requisiti per la pensione anticipata e per Quota 41. Per queste due misure, quindi, non si applica l’adeguamento con le aspettative di vita scattato il 1° gennaio 2019, per effetto del quale l’età pensionabile per la pensione di vecchiaia è salita a 67 anni.

A tal proposito in molti ci hanno chiesto se il blocco delle aspettative si applicasse anche per il personale delle Forze Armate e di Polizia. Ebbene, al momento questa ipotesi sembra da escludere: nel decreto apposito sulla riforma delle pensioni, infatti, non viene fatto alcun riferimento alla pensione anticipata per le Forze Armate, di Polizia e Vigili del Fuoco.

Pensione anticipata: cosa dice il decreto del Governo

Nel testo del decreto con cui il Governo intende attuare la riforma delle pensioni, precisamente nell’articolo 15, viene ridotta l’anzianità contributiva necessaria per l’accesso al pensionamento anticipato indipendentemente dall’età anagrafica.

Infatti, il Governo ha accolto le richieste presentate dai lavoratori sterilizzando, per la sola pensione anticipata, gli effetti dell’adeguamento con le aspettative di vita. Per maggiore chiarezza riportiamo quanto descritto nell’articolo 15 del decreto:

“L’articolo 24 - comma X - del decreto legge 201/2011 è sostituito dal seguente: ‘A decorrere dal 1° gennaio 2019 e con riferimento ai soggetti la cui pensione è liquidata a carico dell’AGO e delle formi sostitutive ed esclusive della medesima, nonché della gestione separata, l’accesso alla pensione anticipata è consentito se risulta maturata un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne’.”

Allo stesso tempo, però, il Governo reintroduce il meccanismo delle finestre mobili per la pensione anticipata: dalla maturazione dei suddetti requisiti alla decorrenza della pensione, infatti, devono trascorrere tre mesi.

Anche Quota 41 viene sterilizzata dagli effetti dell’adeguamento con le speranze di vita: i lavoratori precoci che soddisfano determinati requisiti, quindi, possono continuare ad andare in pensione indipendentemente dall’età anagrafica una volta raggiunti i 41 anni di contribuzione.

Pensione anticipata Forze dell’Ordine: requisito bloccato?

Nel testo del decreto, invece, non viene fatta menzione delle Forze Armate e di Polizia; d’altronde queste non sono state toccate dalla Legge Fornero e di conseguenza non c’era motivo per intervenire.

In questo caso i requisiti per il pensionamento anticipato nel 2019 sono aumentati di 5 mesi rispetto a quanto avveniva nel 2018, salvo nuove disposizioni da parte del Governo di cui al momento non abbiamo notizia.

Per andare in pensione nel 2019, in alternativa al raggiungimento dell’età ordinamentale, quindi, le Forze Armate, di Polizia e Vigili del Fuoco devono:

  • avere un’età anagrafica di 58 anni, oltre ad un’anzianità contributiva di 35 anni;
  • oppure, indipendentemente dall’età anagrafica devono aver maturato 41 anni di contributi.

Prima di concludere ricordiamo che non sempre al personale che intende ricorrere alla pensione di vecchiaia si applicano gli adeguamenti con le aspettative di vita.

Quando questo ha maturato 35 anni di contributi, infatti, può andare in pensione al raggiungimento del limite d’età ordinamentale al netto degli adeguamenti, rispettando però la finestra mobile di 12 mesi. Per saperne di più, vi consigliamo di leggere- Pensione Forze Armate e Polizia 2019: nuovi requisiti, cosa è cambiato dal 1° gennaio.

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