Marta Zanierato - 3 febbraio 2022
Le province più inquinate d’Italia: la classifica 2022
Emergenza smog 2022: ecco la classifica delle città più colpite dall’inquinamento atmosferico.
Le PM10 stanno soffocando le città. Stiamo parlando delle polveri sottili, particelle minuscole che costituiscono la cappa di smog che in questi giorni sta inquinando molte città italiane.
La causa principale è lo smog causato dai trasporti, ma ci sono altre fonti di cui preoccuparsi: infatti, le combustioni provocate dalle stufe, dai caminetti e dalle caldaie contribuiscono all’inquinamento atmosferico che è oggi protagonista di molti titoli di giornale e che sta preoccupando molti italiani.
In questa situazione, in cui non possiamo fare a meno di venire a contatto con l’aria inquinata, viene naturale chiedersi cosa fare per proteggersi dallo smog e dalle polveri sottili e cercare di preservare i nostri polmoni e la nostra salute.
Emergenza smog: ecco le città più colpite
Complice anche la prolungata assenza di precipitazioni e il mancato ricircolo d’aria, il problema dell’inquinamento atmosferico si estende anche al di fuori della Pianura Padana, la zona d’Italia che più di tutte è soggetta a questo tipo di contaminazioni.
Le città più colpite dall’inquinamento sono:
- Alessandria;
- Milano;
- Brescia;
- Lodi;
- Mantova;
- Modena;
- Torino.
Ma non sono solo questi i comuni coinvolti. Il problema si aggrava perché pochissime città rispettano i valori suggeriti dall’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) per il PM10 e il biossido di azoto.
La nuova normativa europea contro lo smog
Alle polveri sottili, che tendono a filtrare e a depositarsi con estrema facilità all’interno delle nostre case, si somma la presenza di altri agenti inquinanti:
- gas prodotti da combustioni;
- fumi di cottura;
- sigarette;
- formaldeide;
- composti volatili derivanti dall’uso di colle, vernici, smalti;
- vapori dispersi in aria da detergenti chimici aggressivi.
L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) ha calcolato che, a causa dello smog, ogni anno si registrano in Italia 34.000 decessi. Questo significa che l’aria tossica riduce di un anno e due mesi le aspettative di vita, perché va a contaminare l’apparato circolatorio, quello respiratorio e, a volte, anche il cervello.
Nel rapporto “Mal’aria di città”, Legambiente mette a confronto i dati dello smog di 102 città italiane con quelli suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che nei prossimi mesi diventeranno vincolanti dal punto di vista legale. Il mancato rispetto dei limiti previsti dall’Oms porterà all’avvio di ulteriori procedure d’infrazione per gli Stati membri inadempienti. Ad oggi, l’Italia ha attive tre procedure d’infrazione per PM10, PM2,5 e il biossido di azoto.
Come proteggersi dallo smog e dalle polveri sottili?
I polmoni sono il primo filtro dell’aria che respiriamo e se quest’aria è tossica, i microrganismi presenti al suo interno si depositano nel nostro apparato respiratorio per poi arrivare al sangue e successivamente al resto dell’organismo.
Ecco alcune semplici precauzioni da prendere, all’aperto e in casa, per proteggersi dalle micro polveri dello smog:
- evitare esposizioni prolungate all’aria aperta nelle ore di massima concentrazione inquinante;
- non fare attività fisica vicino ad aree soggette a traffico elevato;
- evitare “l’effetto canyon”. Soggette a tale effetto sono tutte quelle zone della città in cui alti palazzi o altre costruzioni cintano l’area impedendo il ricircolo dell’aria. In queste aree, quindi, la concentrazione di tossicità nell’aria è molto più elevata;
- in casa è importante arieggiare gli ambienti domestici e per non permettere all’aria inquinata esterna di appesantire quella di casa nostra, potrebbe essere utile aiutarsi con un purificatore d’aria.
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