Giuseppe Cavo Dragone: chi è il nuovo Capo di Stato maggiore della Difesa

Giuseppe Cavo Dragone: chi è il nuovo Capo di Stato maggiore della Difesa

Il 19 ottobre il Consiglio dei ministri ha nominato il nuovo Capo di Stato maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone, che prendo il posto dell’uscente Enzo Vecciarelli.

Il nuovo Capo di Stato maggiore della Difesa è Giuseppe Cavo Dragone. L’Ammiraglio, non più “in servizio permanente”, prenderà il posto del Generale Enzo Vecciarelli.

Grazie a una norma varata dal Consiglio dei ministri, è stata innalza la soglia d’età per la nomina, consentendo così al Capo di Stato Maggiore della Marina di prendere il posto di Vecciarelli come Capo di Stato maggiore della Difesa.

Il Consiglio dei ministri, che sta nominando diverse nuove figure come quella di Luca Goretti nel ruolo di Comandante di Stato maggiore dell’Aeronautica militare, ha nominato Cavo Dragone per sostituire il Generale Vecciarelli alla fine del suo mandato triennale e non rinnovabile. Il momento delicato nel quale è avvenuto il passaggio prevede una ristrutturazione della Difesa e una ripiafinicazione finanziaria e tecnica alla quale è chiamato ora l’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.

Chi è il nuovo Capo di Stato maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone: biografia

L’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone è stato nominato Capo di Stato maggiore della Difesa, prendendo il posto del Generale Enzo Vecciarelli. Ma chi è Giuseppe Cavo Dragone?

Giuseppe Cavo Dragone è nato ad Arquata Scrivia, un piccolo comune in provincia di Alessandria in Piemonte, il 28 febbraio 1957. Dopo aver conseguito la maturità presso il liceo classico Andrea Doria, è entrato nell’Accademia Navale.

Nel giugno 1980 ha terminato il periodo accademico e, dopo un breve periodo a bordo della Fregata Orsa, è stato inviato presso le scuole di volo della U.S. Navy in Florida e nel Texas. Dopo un anno di corso ha conseguito il brevetto di pilota di velivoli ad ala fissa (multimotori a elica) e, dopo ulteriori sei mesi, quello di pilota di elicotteri.

Ha inoltre frequentato diverse altre scuole per specializzarsi, come la Scuola di Guerra a Livorno e l’Istituto di Stato Maggiore Interforze a Roma. Anche più avanti nella sua carriera ha continuato a studiare, frequentando la 56^ sessione dell’Istituto Alti Studi della Difesa.

L’Ammiraglio può vantare due lauree, una in Scienze della Difesa e Sicurezza, conseguita nel dicembre 2002 presso l’Università di Pisa e l’altra in Scienze Politiche presso l’Università di Trieste (2005).

Chi è il nuovo Capo di Stato maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone: carriera

Rientrato in Italia, dopo il periodo di formazione, nel settembre 1981 Giuseppe Cavo Dragone viene imbarcato come pilota di elicotteri AB-212 sul Cacciatorpediniere Ardito nelle acque del Libano. Rimarrà a bordo delle fregate come pilota, con l’incarico di Capo del Servizio Volo, fino all’agosto del 1987, quando assume il Comando, nel grado di Tenente di Vascello, del Cacciamine Milazzo con cui ha partecipato alla prima missione in Golfo Persico.

Al rientro dagli Stati Uniti, dove si è specializzato nella guida notturna e di aerei da combattimento, è stato destinato presso il Comando in Capo della Squadra Navale.

Viene anche ricordato per aver preso parte alle indagini preliminari sull’incidente del naufragio della Costa Concordia del 13 gennaio 2012, vicino alle coste dell’isola del Giglio. In quell’occasione l’Ammiraglio venne nominato “perito consulente del GIP” nonché Capo dello stesso Collegio Peritale.

Infine dal 22 giugno 2019 ha ricoperto l’incarico di Capo di Stato Maggiore della Marina, prima dell’attuale nomina come Capo di Stato maggiore della Difesa.

Le nuove sfide dell’Ammiraglio Cavo Dragone

Come per molti altri ruoli, quello del Capo di Stato Maggiore della Difesa arriva in un momento di grandi ristrutturazioni e cambiamenti. La sfida per l’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone sarà quella di pianificare le spese, ma soprattutto di programmare la parte tecnica in vista delle nuove sfide globali.

In un lavoro interconnesso tra le diverse componenti della Difesa, le nuove sfide saranno affrontate dai comandi Cor e Cos per l’attenzione ai domini del futuro, ovvero cyber e spazio.

Questi due aspetti, nuovi punti focali, sono essenziali nell’allargare la visione italiana nel contesto internazionale. Le nuove sfide sono sicuramente tecnologiche, ma anche umanitarie per via della fragilità e del rischio in determinate zone. Particolare attenzione saranno infatti poste nel Kosovo del Nord, nell’Afghanistan e tutto il medio Oriente, ma anche nel Nord dell’Africa.

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