Cosa sta succedendo tra Stati Uniti e Corea del Nord

Cosa sta succedendo tra Stati Uniti e Corea del Nord

Cosa sta succedendo tra gli Stati Uniti e la Corea del Nord tra missili balistici e l’imminente minaccia nucleare.

Gli Stati Uniti e la Corea del Sud non hanno tardato a rispondere all’ennesima minaccia di Kim Jong-un, rispondendo con le stesse armi. Nella giornata di ieri, infatti, la Corea del Nord ha sparato un missile balistico capace di sorvolare il Giappone, provocando immediatamente lo stato d’allerta. In risposta gli Stati Uniti e la Corea del Sud hanno lanciato missili terra-terra nel mar del Giappone.

La minaccia della Corea del Nord

Il 4 ottobre l’esercito della Corea del Nord ha testato un missile balistico a grado intermedio (IRBM) che ha sorvolato il territorio giapponese, percorrendo quasi 4600 km in una ventina di minuti. Il Governo si è allertato e alle 00:29, ora italiana, ha avvertito i cittadini chiedendo loro di evacuare le strade e porsi al rifugio negli edifici o nel sottosuolo.

Dopo una mezzora, il Primo Ministro giapponese ha confermato pubblicamente l’avvenimento in un tweet e la Guardia Costiera ha dichiarato che il missile sembrava già essere caduto in mare, invitando comunque le navi a tenere distanze di sicurezza da qualsiasi oggetto in caduta.

La risposta degli Stati Uniti e della Corea del Sud

L’ultimo lancio della Corea del Nord fa parte di una lunga serie di provocazioni da parte di Kim Jong-un, il quale in quest’anno ha lanciato ben 42 missili durante 23 esercitazioni, di cui 5 soltanto negli ultimi 10 giorni.

I precedenti test balistici prevedevano una itinerario differente, con un volo programmato per evitare il sorvolo dell’arcipelago giapponese. Questa volta la Corea del Nord ha deciso di intensificare la minaccia, ricordando alle città nipponiche di essere sotto tiro in qualsiasi momento.

Gli Stati Uniti hanno deciso di rispondere e dimostrare le proprie capacità, lanciando dopo un paio d’ore dall’esercitazione di Kim Jong-un almeno 4 missili terra-terra. Sia gli Stati Uniti che la Corea del Sud, infatti, hanno lanciato due missili balistici a corto raggio contro bersagli simulati. La Corea del Sud, invece, ha lanciato separatamente un missile Hyunmoo-2.

Il presidente del Consiglio di sicurezza nazionale statunitense, John Kirby, si è espresso con fermezza: gli Stati Uniti non intendono stare a guardare di fronte a questa nuova minaccia, considerata una grave violazione del diritto internazionale.

L’ambasciatrice statunitense Linda Thomas-Greenfield ha confermato la richiesta della riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. La riunione si terrà questa sera alle 21, ora italiana, per decidere le conseguenze dell’attacco nordcoreano.

Nonostante i ministri degli Esteri di varie nazioni appoggino completamente la presa di posizione americana, è molto improbabile che riescano a dissuadere Kim Jong-un dal suo intento. La Corea del Nord era già stata sottoposta a un pesante pacchetto di sanzioni, il quale non ha sortito alcun effetto.

Kim Jong-un: la Nord Corea resterà una potenza nucleare

Il lancio missilistico sopra il territorio aereo giapponese fa presagire una drammatica escalation, inclusa la possibilità sempre meno remota di un’esercitazione nucleare.

Gli analisti del Csis, Center for Strategic and International Studies, hanno rilevato un’attività sospetta che fa presagire un’espansione delle esercitazioni nucleari coreane. Impossibile prevedere le intenzioni di Kim, il quale potrebbe star utilizzando una distrazione strategica.

Di certo non è considerabile la rinuncia alle armi nucleari, come giurato dallo stesso Kim di fronte alle Nazioni Unite. Washington perde ogni speranza attuale per la denuclearizzazione ma non ha intenzione di arrendersi e accettare la Nord Corea come una minaccia nucleare.

Una situazione che richiede equilibri delicati, sia a livello estero che a livello interno. L’opinione pubblica statunitense è molto attenta a ogni nuovo sviluppo, in attesa delle nuove disposizioni delle Nazioni Unite.

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