Concorsi pubblici, niente prove orali nel 2022: ecco per quali bandi

Concorsi pubblici, niente prove orali nel 2022: ecco per quali bandi

Sospesa la prova orale per snellire i concorsi pubblici e velocizzare le assunzioni dei vincitori presso le Pubbliche Amministrazioni. Vediamo nel dettaglio cosa prevede il decreto Milleproroghe.

Servono procedure concorsuali più semplici e veloci, questo perché bisogna affrettarsi ad assumere i vincitori delle prove e portare avanti i progetti del PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. 

Vediamo più nel dettaglio che cosa prevede il decreto previsto dal Governo.

Concorsi pubblici 2022: cosa cambia?

Nei suoi 25 articoli, il decreto Milleproroghe contempla estensioni e scadenze previste per il 2021 e le fa slittare al 2022.Giustizia, scuola, abilitazioni professionali, sanità, ma nel decreto Milleproroghe vengono presentati anche i piani per i concorsi pubblici del 2022.

Entra in vigore per la prima volta la normativa emergenziale del 1° aprile 2021. Le modifiche apportate ai concorsi pubblici 2022 prevedono una serie di nuove disposizioni, prima fra tutte l’abolizione della prova orale.  Fino al 31 dicembre di quest’anno, le pubbliche amministrazioni avranno il via libera per poter assumere coloro che avranno passato anche solo la prova scritta dei concorsi 2022.

Concorsi pubblici 2022 più semplici e veloci: perché?

Quella della sospensione della prova orale è una variazione aggiunta a quella che era già stata presa l’anno scorso. Infatti, un’altra novità rispetto ai classici concorsi, era che le prove potevano essere sostenute in sedi decentrate attraverso l’utilizzo di strumenti informatici e digitali. Quest’ultima variante era misura anti-Covid per poter garantire lo svolgimento delle prove in totale sicurezza.

Qual è invece il motivo dell’abolizione della prova orale?

Organizzare i concorsi 2022 sospendendo tale prova garantisce uno svolgimento dei concorsi più semplice e veloce, ed è una mossa finalizzata a sbloccare bandi di concorso per oltre 110mila posti di lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni. 

Ne aveva già parlato il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, che spiegava che gli obiettivi della riforma erano quelli di accelerare le procedure per consentire il prima possibile la copertura di oltre 100 mila posti di lavoro e quindi portare avanti i progetti del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Insieme alla misura anti-Covid sopra citata, quindi, tutto sembra effettivamente ridurre i tempi.

Le deroghe riguardano i concorsi già banditi nell’aprile 2021 (quando è entrata in vigore la normativa emergenziale), ma per i quali non è stata svolta ancora nessuna attività, e i concorsi 2022 ancora da bandire.

Concorsi pubblici 2022: quali non prevedono la prova orale

Quindi sarà fino al 31 dicembre che sarà sufficiente la prova scritta per poter procedere all’assunzione dei vincitori, la prova orale sarà soltanto a discrezione di ogni bando.

Vediamo quali sono i concorsi per cui non è prevista la prova orale:

  • Concorso Ripam, 2293 diplomati;
  • Concorso Ordinario Scuola Secondaria;
  • Concorso docenti educazione motoria;
  • Concorso docenti religione cattolica, 5116 posti;
  • Concorso Inps, 385 posti;
  • Concorso Ispettorato del Lavoro, 1249 assunzioni;
  • Concorso Ufficio del Processo, 1000 funzionari;
  • Concorso Ministero Giustizia, 5410 posti;
  • Concorso Regione Sicilia, 1024 posti;
  • Concorso Regione Puglia, 721 assunzioni;
  • Concorso Regione Calabria, 456 posti.

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