Come diventare ambasciatore

Come diventare ambasciatore

Diventare ambasciatore e intraprendere la carriera diplomatica è un lungo iter che passa per studi e concorso pubblico. Vediamo tutte le tappe.

Diventare ambasciatore significa intraprendere una carriera diplomatica. Si tratta invero di una carica di alto prestigio sia a livello nazionale, sia internazionale.

Quello dell’ambasciatore è un lavoro di alta responsabilità che implica una profonda conoscenza del diritto, delle pubbliche relazioni e relazioni internazionali e di almeno tre lingue, oltre che la caratteristica indispensabile di avere propensione al cambiamento continuo ed essere pronti ad affrontare lunghi viaggi.

Per chi senta di rientrare all’interno delle inclinazioni utili alla professione di ambasciatore, certamente si tratta di una scelta ambiziosa; ma vediamo, in dettaglio, come diventare ambasciatore.

Come diventare ambasciatore

Il percorso di studi per diventare ambasciatore è davvero lungo e complesso: sono richieste, infatti, la laurea magistrale in determinate discipline, il master e anche il superamento di uno specifico concorso pubblico molto selettivo.

Bisogna essere disposti ad affrontare un lungo iter di studi per poter diventare ambasciatore e rivestire un ruolo diplomatico che potrebbe significare il dover avere un bagaglio culturale che spazia dall’economia, alla legge, alla politica internazionale.

Tra i requisiti base per diventare ambasciatore ci sono l’età (massimo 35 anni) e non avere pendenze penali, oltre che essere cittadini italiani.

Il percorso di studi adatto per diventare ambasciatore

Il primo passo per intraprendere questa carriera diplomatica è scegliere un iter di studi adeguato. In particolare, la laurea può essere presa in Giurisprudenza, in Scienze politiche o Relazioni internazionali, oppure in Economia o Scienze dell’Amministrazione.

Per quanto concerne le lingue, invece, è indispensabile conoscerne tre sia sullo scritto, sia sul parlato. Solitamente, le lingue più comuni e anche più parlate a livello globale sono l’inglese, il francese e lo spagnolo. Queste tre lingue sono indispensabili per superare il concorso pubblico.

Il percorso dopo la laurea

È pressoché impossibile che il percorso per diventare ambasciatore termini con l’ottenimento della laurea. Serve anche iscriversi a master o corsi di alta formazione specifici e funzionali al raggiungimento della carriera diplomatica.

Poi, oltre a master e corsi di alta formazione bisogna considerare che si deve passare il concorso pubblico, al quale comunque si può partecipare solo per tre volte. Questo concorso pubblico serve per entrare nell’ambito della diplomazia.

Come funziona il concorso pubblico

Il concorso pubblico prevede tre prove: una selezione iniziale, una prova scritta e poi l’orale.

La prova pre-selettiva prevede delle domande sulle discipline inerenti al settore, dei test sulle lingue straniere richieste e dei quesiti di logica. Per di più, bisogna redarre un articolo sia in italiano, sia in inglese e rispondere a un test a risposta multipla su quesiti generali al quale bisogna rispondere correttamente ad almeno ⅔ delle domande.

La prova scritta e l’orale

Chi supera la prova pre-selettiva, può accedere allo scritto e all’orale. Lo scritto verte su cinque materie:

  • Storia delle relazioni internazionali a partire dal Congresso di Vienna;
  • Diritto internazionale pubblico e dell’Unione europea;
  • Politica economica e cooperazione economica, commerciale e finanziaria multilaterale;
  • lingua inglese (senza dizionario, su temi di attualità nazionale e internazionale);
  • altra lingua straniera a scelta dal candidato tra spagnolo, francese e tedesco (senza dizionario).

La prova orale si concentra sulle materie delle prove scritte, oltre che Contabilità di Stato, Nozioni istituzionali di diritto civile e di diritto internazionale privato, Geografia politica ed economia internazionale.