Aurora Marinaro - 6 ottobre 2022
Chi saranno i ministri del governo Meloni?
I ministri di Giorgia Meloni: quali sono i possibili candidati del nuovo governo e a chi spetta la presidenza delle Camere.
In attesa della prima riunione delle Camere, che avverrà il 13 ottobre, arrivano i primi pronostici per capire chi saranno i ministri del governo Meloni. Dopo la votazione dei Presidenti delle Camere, infatti, saranno stabiliti tutti gli altri incarichi.
Sono molti i criteri di cui dovrà tener conto Giorgia Meloni prima di effettuare la sua scelta, alcuni dei quali non sono affatto un mistero. La leader di Fratelli d’Italia dovrà tenere sotto controllo in particolare il numero di senatori-ministri.
Il tasso di ministri scelto fra i senatori non può essere elevato, per evitare la mancanza della maggioranza in Aula in caso di assenze. Si tratta di un equilibrio piuttosto complicato, da ricercare soprattutto nell’assegnazione del ministero ai deputati.
La presidenza delle Camere
Per ciò che riguarda il Senato della Repubblica, Giorgia Meloni ha per ora tutti i numeri necessari per non avere preoccupazioni. Sono 112, infatti, i senatori di maggioranza centrodestra, ben 11 in più della maggioranza assoluta di 101.
Nonostante questo, rimane necessario evitare possibili problematiche, prevenendo eventuali opposizioni al governo Meloni. Per questa ragione per il ruolo di presidente potrebbe essere scelto Ignazio La Russa, proprio il co-fondatore di Fratelli d’Italia.
Nel caso in cui la futura Premier avrà la necessità di affidare il ruolo a un esponente dei partiti alleati, per mantenere saldi i rapporti politici instaurati, la scelta potrebbe invece ricadere su Roberto Calderoli della Lega.
In relazione invece alla Camera dei Deputati, nella quale il centrodestra ha ben 235 deputati, è molto probabile che la scelta per la presidenza spetti a un esponente della Lega, fra Giancarlo Giorgietti e Riccardo Molinari, anche se il leader del partito Salvini protende più per quest’ultimo.
Così come potrebbe succedere per il Senato, anche per la Camera potrebbe esserci un cambiamento nei piani di Giorgia Meloni, che la porterebbero quasi inevitabilmente alla nomina di Antonio Tajani di Forza Italia.
Per la necessità di ridurre il numero di ministri fra i senatori, sarà indispensabile scegliere in ogni caso un maggior numero di deputati, come Fabio Rampelli e Giovanni Donninzelli.
I ministri del governo Meloni: le previsioni
Basandosi sulla situazione politica odierna e passata, oltre che sulle necessarie scelte strategiche e ideologiche che dovrà fare Giorgia Meloni, è possibile individuare un pronostico abbastanza attendibile riguardo al nuovo governo, in particolar modo riguardo ai ministri con portafoglio.
Per il ministero della Famiglia la scelta potrebbe ricadere su Lavinia Mennuni, vincitrice del collegio Roma, oppure su Maria Teresa Bellucci, entrambe già impegnate per Fratelli d’Italia. La Mennuni secondo l’idea di Giorgia Meloni sarebbe più adatta a questo ruolo, nonostante Silvio Berlusconi desideri per lei il ministero della Sanità.
Il ministero della Giustizia potrebbe, invece, essere affidato a Carlo Nordio, sul quale Giorgia Meloni ha sempre espresso la sua decisa preferenza. Non si tratta comunque di un dato certo, in quanto d’altro canto c’è Matteo Salvini che desidera fortemente affidare il ruolo a Giulia Bongiorno.
Salvini vorrebbe poi per sé il ritorno al ministero degli Interni, fatto su cui la Meloni si è dimostrata in completo disaccordo. Una via di compromesso sarebbe rappresentata dall’istituzione come ministro degli Interni del suo ex capo di gabinetto, Matteo Piantedosi.
Resta la possibilità che il ruolo venga affidato ad Antonio Tajani, nel caso in cui Forza Italia risulti esclusa dalla presidenza delle Camere. Se Giorgia Meloni rimarrà decisa nelle sue intenzioni, Salvini dovrà acconsentire a occuparsi del ministero dell’Agricoltura, oltre alla carica di vice-premier.
Il ministero dell’Economia è conteso principalmente fra Domenico Siniscalco e Daniele Franco, già facente parte del governo Draghi. Un nome molto quotato è anche quello di Fabio Panetta, nonostante egli abbia ribadito il suo disaccordo.
Per il ministero della Difesa la nomina dovrebbe spettare ad Adolfo Urso, in competizione con Crosetto, anch’egli interno a Fratelli d’Italia.Anche la Lega ospita una sfida interna, per quanto riguarda gli Affari Regionali e in particolare la scelta fra Erika Stefani, Matteo Salvini o Roberto Calderoli.
Le Infrastrutture sono invece contese fra Edoardo Rixi, Lega Nord, e Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia. A breve verrà presa una decisione, anche in vista della riunione di Fratelli d’Italia avvenuta proprio per la formazione dell’esecutivo.
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