Alessandro Meluzzi: chi è il noto criminologo

Alessandro Meluzzi: chi è il noto criminologo

Alessandro Meluzzi è più volte apparso in diversi programmi televisivi, di stampo sia Rai sia Mediaset; ma chi è il noto criminologo italiano?

Alessandro Meluzzi, il noto criminologo, ha collaborato per diverse trasmissioni Rai - come Uno Mattina, Domenica In, L’Italia sul 2 e Rai Parlamento - e molti programmi targati Mediaset - Mattino Cinque, Pomeriggio Cinque, Domenica Live, Quarta Repubblica e Quarto Grado.

Meluzzi è stato anche consulente della difesa di Rudy Guede e intorno alla sua figura ci sono diverse posizioni controverse. Egli ha assunto, infatti, posizioni cristiane conservatrici contro l’aborto, il matrimonio omosessuale e l’eutanasia; ed è stato oggetto di forti critiche per aver diffuso un fotomontaggio in cui la scritta “Arbeit macht frei” presente sul cancello di Auschwitz, veniva sostituita con “Andrà tutto bene”.

Chi è Alessandro Meluzzi

Alessandro Meluzzi è uno psichiatra, politico, religioso e saggista, famoso per essere un noto criminologo italiano.

È nato a Napoli, da famiglia originaria di Rimini e da ragazzo ha frequentato il Liceo Classico, prima di recarsi a Torino, dove si è laureato in Medicina e Chirurgia, presso l’Università degli Studi, prendendo la specializzazione in Psichiatria. Dopo la specializzazione, Alessandro Meluzzi ha lavorato come ricercatore presso il laboratorio di Henri Laborit, un neurofisiologo, a Parigi.

In seguito, ha conseguito la laurea in Filosofia presso il Pontificio ateneo Sant’Anselmo di Roma e, al momento, risiede ad Albugnano, un comune italiano in provincia di Asti, in Piemonte.

L’attività politica

Attivista col Partito Comunista Italiano e poi col Partito Socialista Italiano, Meluzzi diviene candidato alla Camera dei deputati dal Polo delle Libertà nel 1994, poi aderisce a Forza Italia, che lascia nel 1998 per aderire all’Unione Democratica per la Repubblica (UDR).

Nel 2000, fonda i Cristiano Democratici Europei, insieme a Stefano Pedica. Si tratta di un movimento di ispirazione centrista che prende luogo per la prevalenza nel Lazio e che aderisce all’Unione Democratici per l’Europa.

Nel 2003 abbandona la Massoneria, di cui faceva parte, e nel 2019 aderisce a Fratelli d’Italia e diventa console onorario del Paraguay. Oggi, Meluzzi si dichiara sostenitore del leader russo Vladimir Putin che definisce “l’ultimo argine della civiltà europea”.

La religione e l’attività clericale

Da piccolo, Alessandro Meluzzi voleva diventare un religioso francescano o rosminiano.

Nel 2007, viene consacrato diacono della Chiesa cattolica greco-melchita di rito bizantino, nelle Chiese sui iuris orientali. Viene poi allontanato dal clero cattolico a causa della passata adesione alla Massoneria, fino a un definitivo allontanamento dalla Chiesa di Roma, avvenuto dopo il 2011.

Avvicinatosi alla Chiesa ortodossa, Meluzzi diviene presbitero ortodosso della Chiesa ortodossa italiana autocefala, che non è tuttavia riconosciuta da alcuna istituzione religiosa ed è considerata irregolare e scismatica. In data 6 novembre 2015, si autoproclama arcivescovo d’Italia di questa Chiesa, col nome di Alessandro I.

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