Afghanistan: il missile Ninja USA che taglia il nemico senza esplodere

Afghanistan: il missile Ninja USA che taglia il nemico senza esplodere

Il missile Ninja che taglia il nemico anziché esplodere è l’arma utilizzata per il raid USA in Afghanistan contro il terrorismo.

Si chiama Ninja oppure “coltello volante” il missile degli USA pensato appositamente per ridurre i danni collaterali. Questo missile taglia e non esplode. Proprio per questo consente una maggiore precisione per le operazioni a distanza con drone e un minore effetto su ciò che è nei pressi dell’obiettivo.

Il missile Ninja o “coltello volante” è stato utilizzato dagli USA anche in Afghanistan per neutralizzare obiettivi a distanza, durante le operazioni contro l’organizzazione estremista islamica dell’Isis e in seguito alla presa di Kabul da parte del nuovo Governo talebano.

Qual è il missile Ninja degli USA in Afghanistan

Il nome ufficiale del missile Ninja targato USA è l’Hellfire R9X e si tratta di un’arma che si può sparare da un drone. Pare che sia stato proprio questo il missile utilizzato dagli Stati Uniti per colpire i due esponenti dello Stato Islamico nella zona vicino a Kabul, in Afghanistan. Si tratta di un’arma precisa, controllabile e letale.

A rendere nota la rivelazione è il Wall Street Journal, secondo le cui fonti gli obiettivi sono stati colpiti da questo missile che non presenta testata bellica, ma che è dotato di una serie di lame che si direzionano senza creare effetti collaterali indesiderati. Infatti, nella ricostruzione riportata della rappresaglia non ci sono state conseguenze per civili.

Caratteristiche tecniche dell’Hellfire R9X

L’Hellfire è, in generale, un’arma famosa per le prestazioni durante Desert Storm, quando ne vennero lanciati ben 5.000 in totale. Si tratta di un’arma a guida laser, capace di danneggiare modelli di carro armato. La variante rappresentata dalla versione R9X è una variante dell’Hellfire con testata cinetica e lame a scomparsa il cui obiettivo è quello di ridurre i danni collaterali di un attacco mirato verso uno specifico obiettivo.

Distribuito in segreto già dal 2017 è diventato un’arma ufficiale solo nel 2019 e l’esercito degli Stati Uniti è uno dei detentori di questo missile. Questa precisa variante dell’Hellfire è stata utilizzata nell’uccisione di Jamal Ahmad Mohammad Al Badawi, che fu accusato di essere il promotore durante l’attentato USS Cole del 2000 e anche della neutralizzazione di membri di spicco di Al Qaeda.

Un missile pensato per ridurre gli effetti collaterali

Proprio nella riduzione degli effetti collaterali per le incursioni contro il terrorismo risiede il motivo della creazione del missile Ninja, ossia l’Hellfire R9X. La sua introduzione in ambiente militare è avvenuta nel 2011, quando fu impiegato per la prima volta nello Yemen, in Siria e in altri luoghi di guerra.

La particolarità, appunto, è che non possiede testata bellica, ma solo una serie di lame che si aprono facilitando prima la perforazione del tetto di un mezzo militare per poi colpirne gli occupanti. L’esercito degli Stati Uniti fa largo uso dell’Hellfire R9X che viene tirato di solito da un Reaper.

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